CARITÀ MATERIALE, SPIRITUALE, INTELLETTUALE: discernimento

[CzzC: intendevo con questa proposta di pubblicazione su ComInCamm favorire un discernimento rispetto all’affermazione del numero precedente “Consci che la Carità è Dio”. Ma il mio testo qui presente risultò troppo lungo ed acconsentii che venisse ridotto per motivi di spazio, anche perché ...

- il senso di quanto intendevo precisare è stato comunque ripreso da quel dulcis in fundo “Antonio Rosmini direbbe loro: bravi maestri di Carità, maestri di carità anche spirituale e intellettuale, perché educate, insegnando a discernere e a non cadere nella tentazione di vedere solo la carità materiale”;

- la riduzione mi ha forse evitato un errore per eterogenesi dei fini – vedi mio 6° agreement]

[Pagina senza pretese di esaustività o imparzialità, modificata 11/10/2021; col colore grigio distinguo i miei commenti rispetto al testo attinto da altri]

Pagine correlate: Carità; Caritativa; Deus caritas est, Leitmotiv L7; vuolsi neutralizzare il volontariato cattolico?

 

2011.11.15 Un grazie dal Sud Sudan - un insegnamento ed un incoraggiamento: articolo pubblicato su Comunità in cammino di novembre. [CzzC: citai MBILI nella bozza di articolo che avevo predisposto un mese prima, dalla quale capirai cosa intendo per Deus caritas est, non viceversa]

Carità materiale, spirituale, intellettuale: discernimento.

   Il nostro grande concittadino beato A. Rosmini, gran maestro di DISCERNIMENTO oltre che di carità (colui cui il Papa, mentre gli approvava il disegno dell’Istituto della carità, disse che la volontà di Dio per lui era quella di "scrivere libri") catechizzava la necessità della carità spirituale ed intellettuale oltre che di quella puramente materiale.

   Proprio a Rosmini, di cui il 18/11 ricorre il 4° anno della beatificazione, mi andò il pensiero quando lessi la lettera che Mons. Rudolf Deng Majak (Vescovo di Wau presidente della Conferenza episcopale sudanese) scrisse ad un’associazione caritativa roveretana (MBILI amici del Sud Sudan), che aiuta la sua diocesi, [CzzC: tolgo per spazio il logo della Diocesi di Wau in inglese ed arabo] a sostenere colà la promozione della dignità umana e la libertas ecclesiae per il BENE COMUNE, lettera che riassumo in corsivo.

Carissimi amici, questi ultimi mesi hanno segnato radicalmente la storia del nostro Paese, che il 9 luglio 2011 ha festeggiato la raggiunta indipendenza, realizzando il suo sogno di libertà attraverso un percorso doloroso; ma anche la strada che si è ora aperta davanti a noi presenta molte difficoltà: tutti, la popolazione, le istituzioni, le chiese, le organizzazioni della società civile, devono impegnarsi a contribuire e a lavorare per il BENE COMUNE; priorità assoluta è quella di favorire l'unità nel Paese e prevenire ogni tipo di violenza di natura etnica o tribale. A questo scopo la Chiesa Cattolica ha avviato una nuova campagna di PREGHIERA e azione dal titolo "Sud Sudan, una nazione da tutte le tribù, lingue e popoli". Per molto tempo ancora avremo bisogno di sostegno prima di poter raggiungere la vera autonomia. Vi ringrazio per la VICINANZA in questo momento storico per la nostra gente. Che Dio vi benedica e vi protegga. Mons. Rudolf Deng Majak - Vescovo di Wau - Sud Sudan.

   Per capire che tipo di linea pastorale abbia questo vescovo, il riassunto non basta: sentite cosa dice di lui Rose, una ugandese che dedica la sua vita alle donne malate di AIDS: «Ho pensato che il problema che c’è in Africa è il problema che c’è in Europa, la mancanza di fede... e ti chiedi: ma che cosa fa contento l’uomo? Nel rispondere penso a un volto incontrato al Sinodo, R.D.Majak vescovo di Wau perché, ogni volta che si parlava, ci rimandava al fatto che senza Dio non è possibile nulla: “Senza di Lui non faremo nulla”, ci ripeteva sempre».

   La suddetta lettera fu recapitata ai nostri concittadini di MBILI da suor Martinelli e fu scritta il giorno prima che morisse improvvisamente Mons. Cesare Mazzolari, vescovo di Rumbek (Sud Sudan), grande artefice di DISCERNIMENTO pacifico e incisivo: «Non chiudete né la vostra mano, né la mente o il cuore al popolo nascente e sfidato del Sud Sudan».

...Notiamo che R.D.Majak parla di campagna di PREGHIERA oltre che di azione e non chiede esplicitamente soldi, ma VICINANZA; notiamo che il Vescovo Mazzolari parlava di MENTE oltre che di mano: mi parrebbe di sentire A.Rosmini dire loro: bravi maestri di Carità, maestri di carità anche spirituale e intellettuale, perché educate, insegnando a discernere e a non cadere nella tentazione di vedere solo la carità materiale.

Quelli dell’associazione MBILI mi conoscono perché ho portato aiuti materiali da spedire in Sud Sudan (rif. x magazzino 0464 432626 - 338 1091143), ma so bene che essi, con suor Martinelli, con i vescovi del Sud Sudan e con Rosmini, mentre cantano ubi caritas et amor Deus ibi est, sanno benissimo per CHI operano anche quando facessero carità solo materiale, sanno CIÒ che abbiamo di più caro (vedi risposta dello starets in “Il dialogo dell’Anticristo” di Vladimir Solov’ev) e CIÒ primariamente insegnano sapendo che con questa educazione costruiscono il vero BENE COMUNE, la salvezza dell’uomo. Anche per l’uomo europeo ci chiederemmo con Rose? Non a caso il termine EDUCAZIONE fu tanto caro a Rosmini e non a caso la CEI considera tra i progetti prioritari LA SFIDA EDUCATIVA e la NUOVA EVANGELIZZAZIONE.

Peraltro i vescovi del Sud Sudan non si scandalizzerebbero se trovassero scritto da qualcuno di noi che «la Carità è Dio», ma suppongo che gli farebbero un po’ di carità intellettuale alla maniera di Rosmini, insegnandogli che «Dio è Carità» e che scambiare soggetto con predicato potrebbe a volte indurre in errore non solo grammaticale. Forse si sorprenderebbero un po’ di più per quest’altra catechesi nostrana «Nel giudizio (finale) non si fanno questioni di preghiere, di riti, di pedaggi pagati al precetto festivo, non si accampano meriti derivanti dalla partecipazione a pellegrinaggi o alla recita delle novene. Il criterio è del tutto concreto, pratico, materiale», ma ci raccomanderebbero di usare verso questi catechisti solo un’umile e pacifico tentativo di correzione fraterna, mai ricorrendo ad acrimonie simili a quelle che certi fratelli sedicenti profeti, seritenenti migliori interpreti del Concilio Vaticano II, usano all’indirizzo dei fedeli che seguono il medesimo Concilio con la guida del Papa e discernono l’«ermeneutica della riforma nella continuità» rispetto all’«ermeneutica della rottura», per usare le parole del Papa.

   Se all’epoca di Rosmini ci fosse stata la radio, egli l’avrebbe usata ampiamente per aiutarci nel suddetto DISCERNIMENTO, facendo gran carità intellettuale ad orientamento di quella materiale: non a caso, in un Sud Sudan dove per far fronte alla povertà qualcuno convoglierebbe tutte le risorse in carità materiale, il Vescovo R.D.Majak sta facendo partire “Radio Voice of Hope” (Voce di speranza), la nuova emittente radiofonica della Diocesi di Wau, un progetto realizzato all’interno del “Sudan catholic radio network”: il segnale radio della nuova emittente – che coprirà i villaggi nel raggio di circa 90 km dalla sede – dovrebbe essere in grado di raggiungere circa 800mila persone, in un territorio diocesano che conta 1,5 milioni di fedeli. Per il momento trasmettono una sola ora al giorno, dalle sei alle sette di sera, realizzando due bollettini informativi in inglese e arabo”. C’è bisogno di parola che educhi, sostenga, aiuti a comprendere la Fonte del vero BENE COMUNE (a proposito, proprio adesso apprendo che Suor Martinelli è felice per i progressi fatti a livello ospedaliero e per la scuola infermieri di Wau), educazione che aiuti a discernere pacificamente tra buoni maestri ed altri che, magari anche senza malafede, mettono a rischio il BENE COMUNE: discernere non è sempre facile, la confusione è più facile, ma da questa al relativismo il passo è breve, e ancor più breve è il passo tra il relativismo e la violenza: attenti dunque soprattutto ai maestri di odio, senza definirli tali però, perché altrimenti odierebbero viepiù, direbbe Rosmini.

Un abbraccio fraterno in Cristo ai lettori di Comunità in cammino che invitiamo a prepararsi ad essere tampinati da me e dagli altri fiduciari del Notiziario per la campagna abbonamenti 2012 che attiveremo ad inizio dicembre.

CzzC.

 

[foto del Vescovo Mazzolari  + foto1 e foto2 della festa per la raggiunta indipendenza]