In un unico numero di VT 2010.09.26n37 triplice inno alla teoglib

VT#37

1) dedica l'intera pagina 9 a M.Barros «teologo della liberazione»: l'energia d'amore una visione di comunione col cosmo l'osmosi con la natura è un bisogno insopprimibile, una prerogativa dello spirito (innominati lo Spirito santo e la Chiesa di Cristo con Pietro )

2) Cattani osanna M. Barros, «noto esponente della TdL per la sua ricetta naturale di vincere la paura

3) il Cristelli setacente don: «siamo ancora lontani da quella "Chiesa dei poveri" auspicata dal Concilio e prefigurata dalla TdL in America Latina. Stridono fortemente ancora in IT la permanenza del Vaticano come Stato con tutti i suoi poteri ..

Interloquii in merito con la redazione del settimanale diocesano.

[Pagina senza pretese di esaustività o imparzialità, modificata 01/12/2024; col colore grigio distinguo i  miei commenti rispetto al testo attinto da altri]

Pagine correlate: dissenso, ermeneutica di rottura, Leitmotiv, catechesi confondente; TeoEcologia ben altro che la Laudato si’

 

↑2010.09.26 <VT#37>

1) VT#37 inneggia alla TdL (1). L'intera pagina 9 dedicata a M.Barros «teologo della liberazione», «per vincere la paura.. occorre un progetto.. una stella che ti guida nella notte... che è la spiritualità, religiosa o laica è secondario.. Barros ha chiamato"l'energia d'amore" una visione di comunione col cosmo... «L'osmosi con la natura è un bisogno insopprimibile, una prerogativa dello spirito.. nella sua contemplazione, nell'intatto stupore che sempre suscita quando la si incontri con occhi e cuore disponibili e "fanciulli"». [CzzC: altro che salvezza portata da Cristo, Caritas in veritate, bisogno di Dio, stupore dell'incontro con Cristo qui innominato]

2) VT#37 inneggia alla TdL (2). P. Cattani nel discettare pure lui sul "vincere la paura", osanna M. Barros, «noto esponente della TdL, ...che, senza tanti giri di parole, senza tanti psicologiosmi inconcludenti, ha affermato con la semplicità di una sapienza antica.., che il primo passo x liberarci dalla paura è allontanare la solitudine. Con qualcuno accanto abbiamo meno paura». [CzzC: con qualcuno qualsiasi? Altro che il «non abbiate paura, aprite le porte a Cristo» di GP2°, aborrito dai fans TdL perché ci aiutò a ben discernere in merito a loro non banali derive; non a caso un fan nostrano della Tdl e di Barros sostiene e insegna che il papato di GP2° sia stato così distruttivo per la chiesa che non basteranno 20 anni per ripararne gli errori].

3) VT#37 inneggia alla TdL (3): il Cristelli, setacente don, riesce ad inneggiarvi perfino scrivendo un articolo bonario sul viaggio del papa in GB; facendosi aiutare da G.Zizola, sprizza il solito "in cauda venenum" con «siamo ancora lontani da quella "Chiesa dei poveri" auspicata dal Concilio e prefigurata dalla TdL in America Latina. Stridono fortemente ancora in IT la permanenza del Vaticano come Stato con tutti i suoi poteri ...». Segnalai ad un dirigente di VT lo stridore di cotanto profetico squillo di tromba: ebbi questa risposta «ma non credo che Cristelli scriva solo idiozie», al che replicai: «se Lei volesse sottintendere che “solo no” ma “qualche volta sì”, non potrei impedirglielo, ma non fa parte del mio lessico aggettivare in quel modo i fratelli di fede, men che meno i sacerdoti, nemmeno quando non si prefiggono don. Don Cristelli è tutt’altro che idiota e l’ho avuto stimato professore: la sua è lucida consonanza allo stesso suddetto pensiero [della TdL], direi consonanza profetica, stando a quanto ci disse di lui nella nostra chiesa don Paul Renner (in risposta a un TdL-fan che gli chiedeva chi fossero oggi i profeti) "il Vescovo precedente [Sartori] ci stava parlando di profeti avendo ancora in mano la pistola fumante per averne appena fatto fuori uno" sottintendendo il Cristelli tolto dalla direzione di VT; lo trovo lucido come allora».

 

↑2003.06.07 traggo da cdbChieri/adista <adista> eucaristia: comunione o atto di esclusione? Lettera aperta del monaco Marcelo Barros a GP2°: con commenti molto critici sull'ultima enciclica papale, "Ecclesia de Eucharistia". Il monaco benedettino p. Marcelo Barros, noto teologo della liberazione brasiliano, è priore del Monastero dell'Annunciazione a Goiás Velho, nello Stato brasiliano di Goiás.