«Sul clima rapporto sbagliato». Pachauri se ne va dall’Onu

CzzC: Sono propenso a credere, pur senza eccessivi allarmismi, che siamo in un periodo di riscaldamento globale del pianeta e continuerò a crederlo finché vedrò diminuire i nostri ghiacciai ... continua]

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↑2010.08.31 traggo da Avvenire pag.14

  NEW YORK. Il capo del Gruppo Intergovernativo dell’Onu sui cambiamenti climatici, l’indiano Rajendra Pachauri, ha rimesso il mandato agli Stati membri dopo esser stato criticato per avere commesso «deplorevoli errori» preannunciando tre anni fa la scomparsa prematura dei ghiacciai dell’Himalaya.

  Rispondendo a una domanda sulle sue possibili dimissioni Pachauri ha dichiarato che «la questione deve essere discussa da tutti i governi del mondo» nel corso della riunione in ottobre dell’Ipcc a Pusan in Corea del Sud. Le dichiarazioni di Pachauri coincidono con la pubblicazione di un rapporto commissionato dal gruppo di esperti premio Nobel per la pace assieme all’ex vicepresidente Al Gore: pur riaffermando la realtà del riscaldamento del pianeta, i “revisori” dell’operato dell’Iccp guidati dallo scienziato di Princeton, Harold Shapiro, hanno suggerito che l’organismo deve riformarsi radicalmente al suo interno per evitare di commettere nuovi errori. Il rapporto 2007 (oltre tremila pagine e che citava oltre diecimila saggi scientifici) aveva annunciato la scomparsa dei ghiacciai himalayani entro il 2035: era stato sbugiardato da esperti del Wwf indiani che ne avevano ricondotto le affermazioni a un’intervista a un professore indiano, Syed Hasnain, pubblicata dalla rivista “New Scientist” nel 1999 ma mai comprovata scientificamente. La gaffe si era rivelata un boomerang per i difensori del clima: aveva portato acqua a chi sostiene che le Cassandre dell’effetto serra basano le loro affermazioni su dati emotivi, non su solide ricerche scientifiche. Lo stesso Pachauri lo scorso gennaio aveva ammesso che le previsioni sui tempi di scioglimento dei ghiacciai dell’Himalaya del 2007 erano state «un deplorevole errore collettivo» ma si era all’epoca rifiutato di rassegnare le dimissioni. Il gruppo delle Nazioni Unite sul clima deve fare previsioni «solo quando ci siano prove sufficienti», si legge nel rapporto appoggiato dalle Accademie delle Scienze di un centinaio di Paesi.