Traggo da Avvenire 30/12/2009 pag 37 –  botta & risposta

«Non spetta a noi dichiarare Rahner non ortodosso»

 Caro Direttore, ho letto l’appunto di Rosso Malpelo di venerdì 4 dicembre in cui si 'presenta' il professor De Mattei in modo a mio parere scorretto. Le chiederei la cortesia di girare a Gianni Gennari l’articolo che le allego che, tra molti altri, discute e critica l’insegnamento di Karl Rahner e lo fa fin dal 1966. Soggiungo che se il professor De Mattei critica, magari ferocemente, i lavori di Rahner, è legittimato a farlo; anche dubitando dell’ortodossia di Rahner, che fu certamente un teologo di moda, ma forse non altrettanto certamente un teologo ortodosso; anche se migliaia di cattolici, vescovi compresi, forse papi e, nel mio piccolo, anch’io, abbiamo letto e studiato ( direi ahimè) Rahner cavandone ora luce (poca), ora stimoli, ora dubbi, tanti dubbi... qualcuno (solo qualcuno?) seminato per mero narcisismo culturale, e... sempre, dicasi sempre, con forti emicranie causate dal vezzo del teologo di rendere complicate le cose semplici, alla faccia dell’insegnamento di Cristo, della Chiesa e anche dei Concilii, compreso il Vaticano II, nonché della saggezza contadina di quell’uomo buono e grande che fu Giovanni XXIII... In ogni caso sia lodato Gesù Cristo che ha detto: «Ti benedico, o Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai tenuto nascoste queste cose (il Vangelo, ndr) ai sapienti e agli intelligenti e le hai rivelate ai piccoli. Sì, o Padre, perché così è piaciuto a te». Buon lavoro, e cari saluti e auguri di buon Natale. don Achille Bolli

 

Risponde Gianni Gennari

Caro don Bolli, ho letto con attenzione sia il suo messaggio che l’articolo allegato, e resto di una convinzione per me chiara: si può dissentire da questo o quel teologo, ma affermare pubblicamente che quello tradisce la fede, la fede della Chiesa, è compito del magistero dei Pastori e in particolare del Papa. Che Rahner sia stato un teologo discusso e discutibile, è fuori discussione, come ogni altro teologo, ma sostenere che neghi la fede significherebbe dare quantomeno dell’imprudente a tutti coloro con i quali ha lavorato e scritto, compreso un certo Joseph Ratzinger che ha collaborato con lui per anni e anni. La tesi del 'cristianesimo anonimo', più che 'invisibile', dice solo – a mio giudizio – che il Signore da sempre ha le sue vie, misteriose e gratuite, per salvare tutti gli uomini, anche quelli che per ragioni ovvie – di tempo, di luogo, di storie personali – non hanno potuto dare un nome alla verità salvifica che è solo Gesù Cristo. Dire che via ordinaria di salvezza è la Chiesa è ovvio e naturale, ma va riconosciuto che ordinaria non vuol dire maggioritaria. Oggi solo un miliardo sono cattolici, e spesso solo di nome, e gli altri? Tutti dannati? Tutti all’inferno? Già san Paolo, ai Romani, dichiara che chi non ha conosciuto Dio, ma ha adempiuto alla legge praticando giustizia e diritto è salvato, ovviamente da Cristo, in modo per noi misterioso. Ed è stato Pio XII che ha sostenuto nella 'Mystici Corporis' che alla Chiesa appartiene un corpo visibile di coloro che le sono incorporati dai sacramenti, ma anche un’anima, composta da tutti gli uomini giusti e di buona volontà, salvati sempre da Cristo salvatore, in modo per noi misterioso. Del resto nel 'descendit ad Inferos' del Credo da sempre anche i Padri della Chiesa hanno visto la salvezza dei giusti che hanno preceduto nella storia l’avvento del Signore Gesù... Da ultimo: vale la pena di ricordare che san Paolo non dice «guai a voi se non vi annuncio il Vangelo » , ma « guai a me se non vi annuncio il Vangelo». La necessità assoluta della evangelizzazione e dell’annuncio missionario è salvezza soprattutto per chi annuncia ed evangelizza, poi anche degli evangelizzati, ai quali, in mancanza dei 'servi inutili', sarà lo stesso Padrone della messe a offrire la salvezza, sempre nel suo Figlio Gesù Salvatore... Perché pensare che Rahner negasse la realtà storico- salvifica della Chiesa cattolica, quando manifesta opinabilmente il disegno misericordioso della volontà salvifica universale, che è dottrina biblica ed ecclesiastica, dai Vangeli al Vaticano II? Il professor de Mattei è liberissimo di criticare Rahner, ma non di dichiararlo eretico e negatore della fede, e ovviamente viceversa. Tutto qui, con stima e amicizia.