GUSTAVO RAFFI Gran Maestro del GOI SI RIVOLGE A DAN BROWN per cercare insieme un pezzo di VERITÀ

- «è solo un romanzo ma è bello cercare insieme un pezzo di verità» [CzzC: bel concetto della ricerca della verità se vien condotta con un romanziere per simpatia di occultismo ...]

- «Abbiamo invitato Dan Brown per un confronto aperto su 'Il Simbolo perduto' e la vera sapienza della Massoneria». [CzzC: bel concetto di sapienza ... ].

Traggo da ERASMO nov-dic2009.

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Pagine correlate: massoneria, GOI, verità

 

↑2009.12.11 <youtube>: Il Codice Da Vinci: Bugie di Brawn sull'ebraismo, la Bibbia e altro. Il veleno della bugia è insinuato con abilità quasi diabolica, per far perdere il senso della vera storia di Gesù e della Chiesa.

 

↑2009.09.gg "Dan Brown salga al Vascello per stanare il simbolo": invito del Gran Maestro Gustavo Raffi allo scrittore americano: "solo un romanzo ma è bello cercare insieme un pezzo di verità" [CzzC: bel concetto della ricerca della verità se vien condotta con un romanziere per simpatia di occultismo ...]

La richiesta è già partita, la risposta non dovrebbe tardare. "Abbiamo invitato Dan Brown per un confronto aperto su 'Il Simbolo perduto' e la vera sapienza della Massoneria". [CzzC: bel concetto di sapienza ... ].

 

2009.12.gg CzzC: traggo da ERASMO nov-dic2009

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Anno X - Numero 19-20-21 15 novembre -15 dicembre 2009

"Dan Brown salga al Vascello per stanare il simbolo"

Invito del Gran Maestro Gustavo Raffi allo scrittore americano: "solo un romanzo ma è bello cercare insieme un pezzo di verità" [CzzC: bel concetto della ricerca della verità se vien condotta con un romanziere per simpatia di occultismo ...]

La richiesta è già partita, la risposta non dovrebbe tardare. "Abbiamo invitato Dan Brown per un confronto aperto su 'Il Simbolo perduto' e la vera sapienza della Massoneria". [CzzC: bel concetto di sapienza ... ].

In un'intervista all'ADNKRONOS Gustavo Raffi, Gran Maestro del Grande Oriente d'Italia spiega che lo scrittore americano, autore del nuovo romanzo thriller pubblicato in Italia da Mondadori, potrebbe presto salire al Vascello, la villa con squadra e compasso collocata nel verde romano di Porta San Pancrazio, sede di Palazzo Giustiniani, che con i suoi 21mila membri è la più grande comunità massonica italiana. "La nostra - spiega Gustavo Raffi - è sempre una casa di vetro, aperta al dialogo e al confronto con tutti. Siamo uomini del dubbio e sappiamo quanto è bello cercare insieme ad altri un pezzo di verità da portare all'alba. Qualche volta possiamo farlo anche in modo simpatico e questa è una di quelle occasioni". "Nel nuovo romanzo di Dan Brown - aggiunge l'avvocato ravennate, al terzo mandato alla guida del Grande Oriente - la Massoneria è infatti la spina dorsale della narrazione. [CzzC: e ti pareva ... ]. La Massoneria americana in primo luogo, anche come 'pietra' fisica, ma a essere presa in considerazione è poi in realtà un pezzo dell'itinerario di bellezza vissuto dalla fratellanza universale". "Certo - nota Raffi -nelle pagine de 'Il simbolo perduto' non mancano inesattezze che balzano subito agli occhi di un iniziato. Ma si tratta 'solo' di un romanzo, non di un testo sacro. E tuttavia al di là dell'atmosfera di mistero che nella scenografia dell'avvincente thriller circonda l'istituzione, la traccia percorsa dal tefronto, maestri nell'arte del taglio della pietra e nella pratica della tolleranza. Questo - ricorda il numero uno di Palazzo Giustiniani - è anche il motivo per il quale ogni anno migliaia di giovani bussano alle porte del nostro Tempio per intraprendere il fraterno cammino di chi conosce le fatiche della storia e la verità di quell'Ordo ab chao, l'ordine che viene dal caos, [CzzC: inventano un’inversione del processo naturale di continuo aumento dell’entropia! Da fisico mi sentirei di dire che, rispetto a questa invenzione, perfino la scienza direbbe che sarebbe più plausibile credere nella venuta di Dio sulla Terra con Cristo, non frutto del caos, venuto per sostenere con la vita salvata il contrasto all’aumento fisiologico dell’entropia dell’universo ... ] che è anche una spia testuale, quasi un ritornello, del simbolo perduto e alla fine ritrovato".

NEL THRILLER L'ELOGIO DELLA TOLLERANZA MASSONICA MA IL CODICE VERO VA CERCATO NELLA VITA

Per Raffi ha ancora ragione l'autore del thriller di 604 pagine quando ricorda che la Massoneria può essere un dono per la società perché "permette - citazione testuale del libro, spiega il Gran Maestro del Grande Oriente d'Italia - la coesistenza di fedi diverse al suo interno. [CzzC: salvo irridere i cattolici che ‘sti tolleranti additano come papa-succubi ...] 'Un'apertura mentale non da poco', dirà il protagonista Robert Langdon, professore di simbologia, in un'epoca in cui popoli di culture diverse arrivano a uccidersi per stabilire qual è la definizione migliore di Dio. [CzzC: un’apertura mentale non da poco se fosse vera e sincera; ma se fosse tale, i massoni avrebbero dirottato almeno una parte dell’acrimonia anticattolica verso i regimi più intolleranti al riguardo, come Cina, Nord Corea, stati della sharia: a quest’ultimi, onde possano esercitare il diritto di uccidere abiuri e blasfemi in onta all’art18 della nostra dichiarazione universale dei diritti umani, è stata sublimata una loro dichiarazione dei diritti umani; nei proclami e nelle riviste dei massoni non leggi che velate allusioni a questi delitti contro il diritto di coesistenza di fedi diverse; pertanto mi vien da supporre non solo che ‘sti massoni siano forti coi deboli e deboli coi forti, ma anche che i suddetti regimi liberticidi siano loro ben visi quantomeno finché aiutano a contrastare i papa-succubi].  Ecco perché, aggiungerà il cacciatore di simboli e codici segreti, la tradizione di tolleranza della Massoneria [CzzC: che mi par di veder smentita da noti Leitmotiv anticattolici] 'mi sembra assolutamente encomiabile'. Essa accoglie uomini di tutte le razze, di tutti i colori e di tutte le fedi e propugna una fratellanza spirituale che non discrimina in alcun modo". Così massone nel libro è Peter Solomon, il misterioso custode della piramide del mistero, simbolo sempre incompiuto dell'illuminazione, ma lo sono anche altri personaggi che si muovono sotto il sigillo della fenice a due teste con il numero 33 sul petto, il tradizionale simbolo del massimo grado della Massoneria".

"E a suo modo - sottolinea Raffi - la vera Massoneria deve sempre difendersi, con la verità dei percorsi, dai 'Mal'akh' di turno, ovvero dai personaggi che vorrebbero carpirne il segreto con la forza o a buon mercato, [CzzC: invece i cattolici non devono difendersi da chi vuol carpirne il segreto, ma da chi li perseguita perché lo spifferano, Cristo stesso come additato e vissuto dal magistero petrino, volendo che chiunque lo conoscesse per il senso e la felicità del vivere che ne deriva] come indica anche il romanzo di Dan Brown, collegando l'oscuro uomo tatuato alla menzogna delle credenze costruite sull'odio o sulla noia". Ma oltre all'invasato che non ha compreso il vero messaggio dei discepoli di Hiram, ci sono altri rimandi da decodificare tra lettere e cifre, segni da cogliere nella pietra come nella ormai proverbiale corsa contro il tempo di Langdon, stavolta all'interno della Rotonda del Campidoglio, a Washington".

Ma, mette in chiaro Raffi, "il codice vero occorre cercarlo nella vita, [CzzC: e qui gli do ragione] declinando le cifre di una laicità che si mette al servizio della verità [CzzC: e qui direi invece «declinando le cifre di una libertà che si mette al servizio di una verità incontrata e riconosciuta in un volto-parola-e-vita concreti»].

È questo il sale della Loggia: l'ottimismo di credere - stavolta sì lo diciamo pienamente e anche con simpatia con Dan Brown - che 'l'ora più buia è quella prima dell'alba'. Ma è pur sempre un'ora di passaggio, aggiunge la Massoneria di ogni tempo e di ogni storia, perché la luce sta per arrivare i nella storia". [CzzC: cantasse anche lui con la commozione della comprensione “l’aurora risplende di luce, ...”]

Non a caso, a Peter che nel testo chiede a Langdon perché i massoni posino sempre la pietra angolare di un edificio a nordest, il professore di simbologia ad Harvard replica deciso: "Perché l'angolo nordest è' quello che riceve i primi raggi del sole al mattino". [CzzC: e i cattolici costruivano le chiese con l’abside rivolto a Betlemme – Gerusalemme, prima che architetti filo-massoni non ne stravolgessero l’uso, come colui che progettò la chiesa della mia parrocchia].

 

↑2009.09.17 Avvenire p30 (di Massimo Introvigne): Dan Brown ai piedi della massoneria anche quando parrebbe appuntarla (ma coi guanti di velluto): la ricerca di libertà dell’America è partita dal convincimento che i principi che governano la vita politica e sociale sono intimamente collegati con un ordine morale, basato sulla signoria di Dio Creatore, “fondati sulla legge di natura e sul Dio di questa natura”. DB fa passare invece quello gnostico-massonico come ethos fondante le origini dell’ethos USA, ma il Papa in America ha svelato il gioco di chi presenta maliziosamente le origini degli Stati Uniti come soltanto massoniche per legittimare un’emarginazione del cristianesimo dalla vita politica di oggi. A questo gioco possono contribuire anche i romanzi ...

 

↑1996.10.gg di Massimo Introvigne <academia/Cristianità#258> Rennes le Château: mistificatori e mistificazioni sul Graal. Dalle leggende di un paesino dei Pirenei, Rennes le Château, su un presunto tesoro cataro è nata, nel secolo XX, una gigantesca mistificazione pseudo-esoterica secondo cui nella località pirenaica sarebbero stati trovati documenti che «provano» l’esistenza di discendenti diretti e fisici di Gesù Cristo all’opera nella storia attraverso una misteriosa società segreta, il Priorato di Sion. Benché sia da tempo ben noto che si tratta di documenti assolutamente falsi, libri venduti in milioni di esemplari in tutto il mondo continuano a diffondere, in chiave anticattolica, il presunto «segreto del Graal» di Rennes le Château.