Björn Ulvaeus, leader del complesso musicale degli Abba, tra i FINANZIATORI della campagna pubblicitaria per negare esistenza di Dio
Secondo questi «umanisti» si dovrebbe cancellare ogni simbolo religioso che potrebbe essere ritenuto offensivo da chi non crede in Dio. Quindi via la croce dalla bandiera svedese. Una protesta contro la campagna degli atei viene dalla Finlandia dove una persona ha denunciato il testo al Consiglio etico nazionale ritenendolo offensivo nei riguardi dei fedeli islamici.
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↑2009.07.25 Traggo da <Avvenire.
Proteste a seguito della campagna sui bus che vuole negare l’esistenza di Dio STOCCOLMA. …La campagna pubblicitaria è finanziata con donazioni private, la maggiore delle quali viene dal miliardario leader del complesso degli Abba, Björn Ulvaeus.
Questi è fra i fondatori del movimento 'Humanisterna' (Gli umanisti) che vorrebbe far credere agli svedesi di rappresentare i valori umani in opposizione al volere onnipotente di un Dio che non esiste. Ma il significato stesso della parola è stato travisato.
Infatti, nel Dizionario Generale redatto dall’Accademia di Svezia, alla voce 'Humanist' si legge, in traduzione: persona la cui istruzione consiste soprattutto in materie legate all’uomo quale essere culturale. L’ateismo non c’entra per nulla. Ma, secondo questi «umanisti» si dovrebbe cancellare ogni simbolo religioso che potrebbe essere ritenuto offensivo da chi non crede in Dio. Quindi via la croce dalla bandiera svedese che, insieme con quelle danese, norvegese, finlandese e islandese, venne a suo tempo ispirata al sentimento religioso dei rispettivi popoli. E tutto ciò con il beneplacito dei razzisti (che in Svezia sono molti) e degli xenofobi del partito 'Sverigedemokraterna' che, sostituendo alla croce la stella di David e la mezzaluna ed indicando in questi simboli l’assurdità di una sudditanza religiosa nella bandiera, trovano un argomento in più nella loro lotta agli immigrati. La maggioranza degli svedesi (96%) si ribella all’idea di togliere la croce dalla loro bandiera gialloblu anche se moltissimi di loro (74%) hanno confessato di non aver mai fatto caso alla presenza della croce sul vessillo. L’unica protesta contro la campagna degli atei viene dalla Finlandia dove una persona ha denunciato il testo al Consiglio etico nazionale ritenendolo offensivo nei riguardi dei fedeli islamici. Quindi, per ora, la difesa della fede religiosa nei Paesi nordici è affidata ad un musulmano.
Francesco Saverio Alonzo