MANIFESTA7: grossi interrogativi su costi/benefici di questa manifestazione spesata con …

con generoso denaro pubblico in Trentino e non solo: assai significativa questa foto di via Mazzini a Rovereto_TN tappezzata di uteri a bandiera: e se ci fosse stata una eterodirezione da potenti matrici del mainstream?

[Pagina senza pretese di esaustività o imparzialità, modificata 29/10/2023; col colore grigio distinguo i miei commenti rispetto al testo attinto da altri]

Pagine correlate: efficientare pubblica dipendenza; spending review, Rovereto tappezzata di uteri

 

2015.09.10 Difesa laica della dignità della persona, che è ben più di una scimmia nuda: appelliamoci al residuo lumicino di ragione per contrastare il montante individualismo trascina a bestialità.

 

2008.04.15 www.giornalesentire.it -Note legali

http://www.giornalesentire.it/2008/aprile/257/manifesta7inchiaro-scuro(piuscurochechiaro).html

Manifesta 7 in chiaro-scuro (più scuro che chiaro)

(Rovereto, ottobre 2008) - Stando al TG3 della Rai Manifesta 7 andava "benino" come dichiarava il TG regionale lunedì 29 luglio. Circa 4000 i visitatori nei primi 10 giorni. Non era stato specificato quanti sono i paganti (15 euro a ticket), nessuna inchiesta successiva per sapere come è andata davvero. Solo il gelo del silenzio. Imbarazzati anche i politici che si aspettavano un bel traino promozionale pre-elezioni. La stampa nazionale  è stata più esplicita e ha parlato di flop. Luca Beatrice lo aveva scritto subito su Libero, lo ha riconfermato qualche mese dopo.

La kermesse europea dell'arte, ha fatto parlare più dei luoghi in cui è ospitata che dei suoi contenuti. Quattro le sedi: Fortezza, Bolzano, Trento e Rovereto.  Alla ex-Peterlini - spesso desolatamente vuota - e nel centro storico ci sono ancora i festoni raffiguranti (CzzC uteri) gli organi genitali femminili (un omaggio alla donna è stato detto) che danno il benvenuto a ospiti e turisti. Qualcuno si chiedeva se gli artisti che firmano la 'installazione' avrebbero avuto il coraggio di essere così politically correct da fare prima o poi anche un omaggio all'uomo. Ci hanno pensato i commercianti esponendo mutande e banane, provocatoriamente. "Le lavatrici in piazza Duomo possono lavarle" dissero, rivendicando il gusto della provocazione anche alla categoria dei commercianti e non solo a quella degli artisti o dei loro curatori.

La stampa naturalmente non è restata inerme a parte qualcuno  che per distinguersi faceva capire di aver invece...capito tutto censurando chi compie visite sommarie. Ma anche un artista del calibro di Daniele Galliano, intervistato da SENTIRE, confermava il vuoto. Un vuoto peraltro profetizzato alla vigilia dal critico Philippe Daverio.

Ci era sembrato malizioso quella volta, ma aveva ragione. E le critiche più feroci sono venute anche da Exibart che non è stata tenera con le scelte di Adam Budak a Rovereto, il quale citando Rosmini, Depero, Rella nel suo speech inaugurale si era detto onorato di lavorare in una città dai grandi contenuti. Lui non sembra averne portati.

 

L'accoglienza della stampa era stata subito 'freddina'. Dal Sole 24 ore al quotidiano Libero, il quale ha definito con termini molto espliciti le scelte di Manifesta, ricordandone i difficili trascorsi (flop artistici oltre che finanziari), ma anche il denaro pubblico (trentino) speso per la manifestazione di quest'anno. Al proposito Alessandro Franceschini su L'ADIGE ricordava la battuta: "Manifesta 7 è una mostra itinerante perché non la vuole più nessuno". Sulla stessa lunghezza d'onda il settimanale Vita Trentina che ha insistito sui costi con una rapida inchiesta.

Vittorio Sgarbi all'uscita della sua visita a Fortezza ha fatto l'elogio... della Fortezza. Interpellato su quel che vi aveva visto 'dentro', è stato lapidario. "Non ricordo nulla" ha detto.

 

Circa le entrate (15 euro il ticket per le 4 mostre) nessun dato ufficiale solo silenzio. E anche i curatori non si vedono più in giro. Alla Manifattura Tabacchi non si nota un via vai: molti di più gli addetti che i visitatori. Il circo della stampa se ne è andato quasi subito e chi aveva i parallel events e alla vigilia di Manifesta si sentiva al settimo cielo ora arranca.

Ma va anche detto che gli eventi sul territorio sono stati assolutamente interessanti e a volte assai di più della stressa Manifesta 7, che per tutta l'estate ha avuto una strada in salita.

L'avevamo scritto subito: ciò che propone Manifesta 7 aiuta la gente ad avvicinarsi all'arte contemporanea o ad allontanarsi? In alcuni casi può proprio ottenere questo secondo effetto, complice la scarsezza di apparati e il full-english-fluently al quale il visitatore è costretto in un momento in cui il contemporaneo può sembrare così informale, simbolico e criptico da scoraggiare il pubblico allo sforzo di comprensione.

Né si è provveduto dopo le prime critiche della stampa. SENTIRE ha eletto come vincitrice per originalità e bellezza il PAVIMENTO DI POLVERE di Igor Eskinja e gli eventi  di assoluta qualità messi in atto per dare il saluto a Manifesta 7: ci riferiamo alle mostre di Formato Arte, Desiato e Galliano a Trento (promosse da due gallerie private) ma anche alla bellissima mostra "Collettivamente" promossa ad euro zero dalla Biblioteca Civica di Rovereto con artisti locali di indubbia capacità: lo scultore Bruchetti, i pittori Turella, Angelini, Caracristi e Zuani.

 

Ci è andato anche il critico d'arte Philippe Daverio. Proprio nel giorno dell'inaugurazione ha lasciato la Biennale Europea per una capatina al Mart per render loro omaggio, di ritorno da una veloce passeggiata nei padiglioni della ex-Peterlini e della Manifattura Tabacchi. E si è complimentato.

L'impressione è che quello che sta fuori Manifesta sia molto più interessante.

Impressione che molti addetti si stanno scambiando tra loro neanche tanto sottovoce. Vanno infine registrati gli effetti collaterali. Minimi si dirà, ma pur sempre effetti. Come il taglio dell'antico e poderoso glicine che fioriva alla ex-Peterlini. "Uno scandalo" diceva all'inaugurazione della mostra in Biblioteca il direttore Gianmario Baldi. "Me lo sarei volentieri portato in giardino e sono certo che molti come me lo avrebbero fatto a gara per adottarlo".

 

Il fotoreporter Fulvio Fiorini ha commentato: "...con quel che è costata e con la nullità che presenta - almeno a Rovereto - sarebbe stato molto meglio dirottare quei soldi verso i lavoratori che sono stati licenziati dalla Manifattura Tabacchi. Un anno fa, quando oramai si sapeva che la fabbrica era spacciata, si lavorava già alla futura Manifesta. Dico allora che si sarebbe potuto fare uno sforzo e garantire qualche anno di lavoro a tanti lavoratori lasciati per strada".

(C.P.)

 

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http://www.manifesta7.it/  biennale di arte contemporanea sparsa nel territorio trentino, tra le città di fortezza, Bolzano, Trento e Rovereto, dal 19 luglio al 2 novembre.

 

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http://www.lastampa.it/redazione/cmsSezioni/spettacoli/200808articoli/35590girata.asp

11/8/2008 (21:4) - IL CASO

"Non capisco l'arte contemporanea"  L'outing del ministro della Cultura: faccio finta, ma non trovo la bellezza

TORINO

Che fatica capire l’arte contemporanea. Lo dice il ministro dei Beni culturali Sandro Bondi, che in una intervista al settimanale Grazia, spiega di voler promuovere e sostenere nuovi artisti, ma rivela: «Faccio fatica a trovare segni di bellezza nell’arte contemporanea: se visito una mostra faccio come molti, cioè fingo di capire. Ma sinceramente non capisco».

«Coltivo la mia spiritualità con molta fatica e molte contraddizioni.- dice il ministro - Viviamo in un’epoca priva di spiritualità e, dunque, di bellezza. Come Ministro sono determinato a custodire e conservare tutto il valore artistico che ci viene dal passato. Ma vorrei anche riuscire a promuovere e sostenere nuovi artisti. Faccio fatica a trovare segni di bellezza nell’arte contemporanea: se visito una mostra faccio come molti, cioè fingo di capire. Ma, sinceramente, non capisco».

 

Da Blog http://gamberorotto.com/miscellanea/sandro-bondi-un-poeta-ai-beni-culturali/

"Pensa, cara Angela, che il Bondi ha appena passato una settimana di vacanze dalle mie parti, e con l’occasione, tra altre amenità, ha avuto modo di bollare come uno «spreco di denaro» ed un «flop» manifesta7, biennale europea di arte contemporanea. Perché? «Faccio fatica a trovare segni di bellezza nell’arte contemporanea: se visito una mostra faccio come molti, fingo di capire».

In molti effettivamente non dispongono degli strumenti per capire l’arte contemporanea. Molti se ne fregano, altri se ne dispiacciono, altri ancora ne menano vanto, ed uno di costoro è ministro dei Beni Culturali."

 

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http://comunicatostampadolomiti.wordpress.com/2008/08/18/ortisei_manifesta7/

Ortisei: manifesta7  Agosto 18, 2008 di comunicatostampadolomiti

Articolo trovato sul portale del http://iltempo.ilsole24ore.com/

BOLZANO: PROTESTANO CITTADINI, RIMOSSE A ORTISEI STATUE GIUDICATE SCONCE

Bolzano, 16 ago. - (Adnkronos) - E’ polemica ad Ortisei, in Val Gardena, dove gli abitanti della cittadina, turisti e rappresentanti del clero del luogo hanno protestato contro l’esposizione in piazza di diverse sculture bronzee, opera di artisti locali. Le opere, secondo i contestatori sono apparse ”troppo accurate” nel rappresentare particolari anatomici che generalmente vengono coperti. La questione e’ stata risolta anticipando la rimozione delle statue, che ora verranno probabilmente [CzzC: solo dopo ottobre, a fine mostra] esposte in ambienti chiusi.

 

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http://www.lavocedelnordest.it/articoli/2008/08/19/779/bondi-boccia-manifesta7

Cultura

Bondi boccia Manifesta7

Merano - "Come amministratori pubblici - precisa il ministro - dovremmo avere più attenzione a come si spendono i soldi pubblici, dato che la manifestazione è costata più di tre milioni di Euro"

Per il Ministro dei Beni Culturali Sandro Bondi, l'evento "Manifesta, per ora è solo un autentico flop". Ne parla da Merano dove in questi giorni si trova per un periodo di ferie.

La discussa biennale di Trento e Bolzano è di nuovo al centro dell'attenzione per i costi e per i suoi contenuti.

Il problema riguarda l'arte contemporeanea nel suo complesso "che non può essere sempre e solo mera provocazione".

Una presa di posizione che in piena campagna elettorale per  le elezioni provinciali, è destinata sicuramente a far discutere il Trentino Alto Adige.

di redazione@lavocedelnordest.it   19/08/2008