NATALIA LEVI GINZBURG: se fossi un’insegnante, vorrei che nella mia classe non venisse toccato il crocifisso

è l'immagine della rivoluzione cristiana, che ha cambiato il mondo; così scriveva su l’Unità 1988.03.22.

Dicono che il crocifisso deve essere tolto dalle aule della Scuola .. A me dispiace che il crocefisso scompaia ... Mi sembra una perdita. Se fossi un insegnante, vorrei che nella mia classe non venisse toccato... II crocifisso non genera nessuna discriminazione. Tace. È l'immagine della rivoluzione cristiana, che ha sparso per il mondo l'idea dell'uguaglianza fra gli uomini fino allora assente. La rivoluzione cristiana ha cambiato il mondo. Vogliamo forse negare che ha cambiato il mondo?

Testimonianza ricordata anche in <vita, libero, ilfattoq uccr riscossac>

Natalia Ginzburg è annoverata tra gli intellettuali ebrei.

[Pagina senza pretese di esaustività o imparzialità, modificata 27/11/2024; col colore grigio distinguo i miei commenti rispetto al testo attinto da altri]

Pagine correlate: crocifissi nei luoghi pubblici; religione e laicità; radici cristiane; laicismo; in Uk ammessi tribunali islamici e velo ma vietato crocifisso al collo; presepefobia

 

2015.12.03 <Sgarbi.fb> la Natività disegnata da Piero della Francesca, un monumento della ragione; la Natività nella Cappella degli Scrovegni, e in altre grandi opere d’arte: possiamo essere felici di tanta bellezza, noi e anche altri di religione diversa: la grandezza della nostra religione è l’umanità di Gesù, Dio sceso in terra per diventare uomo; celebriamo questa persona che ci ha reso amici, che ha trasformato l’«homo homini lupus» in «homo homini deus». Buon Natale a tutti: dobbiamo a Gesù Cristo la nostra liberà, l’uguaglianza, l’indipendenza della donna, la bellezza, tutto.

 

2009.11.05 <fattoq> Marco Travaglio: dipendesse da me, il crocifisso resterebbe appeso nelle scuole. E non per le penose ragioni accampate da politici e tromboni di destra, centro, sinistra e persino dal Vaticano ... Gesù Cristo è un fatto storico e una persona reale, morta ammazzata dopo indicibili torture, pur potendosi agevolmente salvare con qualche parola ambigua, accomodante, politichese, paracula. Da duemila anni è uno “scandalo”, l’immagine vivente di libertà e umanità, di sofferenza e speranza, di resistenza inerme all’ingiustizia, ma soprattutto di laicità (“date a Cesare quel che è di Cesare e a Dio quel che è di Dio”) e gratuità [CzzC: continua in M.Travaglio alla data: cita anche di Natalia Ginzburg]

 

↑2009.11.05 <libero>: Il Crocifisso rappresenta tutti: a lezione da Natalia. Ieri, approfittando di un viaggio a Roma ho avuto modo di leggere il testo integrale della sentenza della Corte europea dei diritti dell'uomo che esaminando il ricorso presentato dalla signora Soile Lautsi, di Abano Teme, ha stabilito che l'esposizione del crocifisso in classe è atto discriminante e violento. La sentenza la trovate qui, leggetela, vi renderete conto della pochezza intellettuale e morale delle 15 paginette firmate da Sally Dollé Francoise Tulkens. Anche il dibattito che è seguito alla decisione della Corte non è stato esaltante e alto ...

 

↑2009.11.02 Per la CEDU, Corte europea dei diritti dell'uomo di Strasburgo, la presenza dei CROCIFISSI nelle aule scolastiche costituisce "una violazione dei genitori ad educare i figli secondo le loro convinzioni" e una violazione alla "libertà di religione degli alunni". Il Governo presenta ricorso e la vincerà vedi 18/03/2011. BERSANI: «Penso che in questo delicato campo il buon senso finisce per essere vittima del diritto ... e che un'antica tradizione come quella del crocifisso non possa essere offensiva per nessuno».