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modificato 10/03/2017 |
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Unimondo.org partner di Oneworld e suo archivio notizie(ad es 2013.12, 2013.11, ...) |
Correlati: informazione, comunicazione, illuminata cultura dominante, verità e menzogne strumentali |
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Pagina senza pretese di esaustività o imparzialità: contrassegno miei commenti in grigio rispetto al testo attinto da altri. |
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Unimondo.org nacque a Trento (come partner di Oneworld) nel 1998, 50° della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, per ospitare un'informazione che mettesse al centro i valori riconosciuti dalle Nazioni Unite come fondamento della convivenza umana, dando voce a coloro che sono spesso ignorati dai grandi media: creare un sito che superasse il ristretto ambito degli addetti ai lavori e diventasse un punto di riferimento più allargato su temi come la pace, il disarmo, il rispetto dei diritti umani, lo sviluppo, la democrazia, la giustizia sociale, la tutela dell'ambiente. [CzzC: ammiro e condivido il suddetto intento (qui ben dichiarato da Alberto Conci, un suo esponente), ma leggendo le priorità amplificate da Unimondo.org e da Oneworld, noto qualche distrazione e negligenza nell’evidenziare pesanti violazioni dei diritti umani configurate ad esempio - cruentemente nel Sud-est del mondo sulla pelle di innocenti cristiani, perseguitati anche in palese violazione dell’Art.18, annientati a migliaia soprattutto dall’integralismo islamico, foraggiato pure da emirati e califfati ben ammanicati con la finanza speculativa dei nostrani potentati; - incruentemente dalle nostre parti, ma con perfidie legislative promosse dai medesimi potentati che conculcano il diritto all’obiezione di coscienza (Art.18) e la libertà di contribuire al bene comune col proprio credo anche nell’educazione (Art.26) e nella sussidiarietà. Pertanto mi chiedo se il galleggiamento di certe priorità piuttosto che altre in Unimondo sia dettato dalla necessità di contrastare le violazioni effettivamente più eclatanti dei diritti umani o se debba assecondare anche linee guida della cultura dominante manovrata dai medesimi potenti. Forse esagero a temere che in Unimondo residui - poca la fregola di pubblicizzare la vecchia linea di Pax Christi contro la Nato: è singolare che oggi quella linea non attacchi più la Nato e il Dal Molin: forse perché oggi è inciuciata con turco-wahhabiti diasporatori di cristiani? - ben più estro nel megafonare la strada di quel Gino di Emergency che si batte per soffocare le scuole paritarie cattoliche, il tutto col sostegno di qualche insegnante di religione, di padre Alex e del Cattani che sul settimanale diocesano, non sapendo come meglio contrastare il mantra dei valori non negoziabili, cavilla che la libertà di educazione non sarebbe una questione pesante come quella dell’aborto. Qui di seguito alla data 25/12/2013 annoto le priorità dei diritti umani che quel giorno lessi evidenziate sulle home pages di Unimondo.org e di Oneworld, tanto ignare di ben più pesanti violazioni dei diritti umani, da indurmi a porre alcune domande ad Alberto Conci in aiuto al discernimento della pubblicità dei due siti fatta dal noto catechista di religione cattolica.] |
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25/12 |
In FBK il 10/12 si festeggiò il 15° anniversario di Unimondo con Peter Armstrong e Anuradha Vittachi (fondatori di Oneworld) e il direttore Piergiorgio Cattani. Sulla home page di Unimondo, assieme alla lodevole referenza del messaggio del Papa per la Giornata della pace, osservo le seguenti due priorità: - Alex Zanotelli: Che Natale celebra l’Italia? “le urla dei trecento periti in mare il 3 ottobre a Lampedusa, le urla dei quarantamila immigrati morti nel Mediterraneo che è diventato ormai un cimitero tutto questo è il risultato di una legislazione...[CzzC: questa sarebbe una connessione di causa effetto smentibile perfino dalla sociologia marxista tifata da Alex, la quale raccomanda l’opportunità di leggi dissuasive della immigrazione irregolare (fatto salvo il rispetto dell’asilo politico) proprio per diminuire i suddetti morti in migrazione, il cui numero sarebbe proporzionale alla frequenza dei carichi umani su precari traghetti ben più che alla gravità e frequenza dei provvedimenti a carico degli irregolari approdati] che va dalla Turco-Napolitano che ha creato i CIE, alla Bossi-Fini che ha introdotto il crimine di - clandestinità e ai decreti dell’allora ministro degli Interni, Maroni, che trasudano di razzismo leghista. Possiamo riassumere il tutto con una sola parola: Razzismo di Stato. Come mai la Conferenza Episcopale Italiana sia rimasta così silente davanti a un tale degrado umano? Come mai la massa delle parrocchie e delle comunità cristiane non ha reagito a tante barbarie?”. [CzzC: caro Padre Alex, tornerei a scriverti come nel 2008 per chiederti se ancora non ti sei accorto di quanto ti fai mal-usare dai nemici della Chiesa cattolica, strumentalizzando contro noi italiani i morti che non siamo riusciti a salvare dal naufragio, mentre taci sulle migliaia di innocenti deliberatamente massacrati (magari solo perché cristiani) da fomentatori di migrazioni, con la complice tolleranza dei paesi civili che lucrano sui petroldollari dei regimi armatori dei massacratori. Analoga domanda porrei anche a te, Alberto Conci.]. - Ungheria, se il nazionalismo valica i confini. Quando un anno fa il Presidente ungherese firmava la nuova costituzione, scritta in tempo record dal governo del premier Viktor Orban, solo un manifestante andò a protestare davanti a Palazzo Sandor, il Quirinale ungherese, mentre il resto del Paese attendeva di sperimentare gli effetti concreti della Carta. Era una costituzione che avevamo descritto come autoritaria, illiberale e nazionalista, soprattutto nei suoi passaggi relativi alla limitazione dei poteri della Consulta, al controllo governativo sui media e anche al nuovo nome dello Stato, da Repubblica ungherese a Ungheria ... . In Europa molti speravano che il tempo avrebbe logorato il governo nazionalista guidato da Orban, .... Orbàn invece è ancora saldamente al potere e pare godere della stima della maggioranza dei suoi concittadini... [CzzC: ti chiedo, caro Alberto, se ritieni che la fregola critica di Unimondo contro la costituzione ungherese sia alimentata solo da una seria preoccupazione per la violazione dei Diritti umani (in tal caso ti chiederei quale sarebbe l’Articolo della dichiarazione più violato dalla tale costituzione) o se anche Unimondo non sia a rimorchio di una certa illuminata cultura dominante dei potentati europei che non riuscirebbe ad imporre all’Ungheria l’ideologia di gender e la violazione del diritto all’obiezione di coscienza su temi eticamente sensibili, come riesce ad imporla altrove] |
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25/12 |
Sulla home page di Oneworld, osservo le seguenti tre priorità: PAKISTAN: I timori sulla sicurezza frenano il lavoro di soccorso ai terremotati - [CzzC: se questa fosse l’eloquente primaria notizia pakistana da far galleggiare in home page, ti chiederei, Alberto, se non ti parrebbe più eloquente il silenzio su innocenti trucidati per la famigerata legge sulla blasfemia; siccome il Pakistan è assai più potente delle sue fragili vittime, non sarà che anche su Oneworld galleggi più facilmente il diritto della forza che la forza del diritto?] INDIA: lancia
regime pensionistico per i lavoratori del Golfo AFGANISTAN: secondo la ONG Emergency i ricoveri connessi con la guerra sono calati del 50% rispetto allo scorso anno. [CzzC: se questa fosse l’eloquente primaria notizia afgana da far galleggiare in home page, ti chiederei, Alberto, se non ti paresse più eloquente il silenzio sullo scempio di risorse anche umanitarie compiuto dalla mafia afgana e sui bambini col campanellino abusati da vecchi e nuovi padroni del regime; ma se premesse pubblicizzare l’Emergency che piace all’amico Gino, sfegatato contro il sostegno pubblico alle scuole paritarie cattoliche, non sarà che anche in Oneworld ed affini mesti la sua ideologia di parte, perfino trascurando violazioni di diritti umani scomode da difendere perché la loro difesa disturberebbe la brillantina e gli affari dei soliti potenti?] |