TRA IL DIRE E IL FARE C’È DI MEZZO IL DOMANDARE: appresi tale aforisma da un grande maestro di fede

e lo trovo ripetutamente vero in tante occasioni della vita, perfino emerso in una seduta di selezione del personale (quando la madre donò alla figliaX ingrata la libreria che invece la figliaY grata, amante dei libri, presumeva a sé destinata, Y protestò con la madre che le rispose: «ma cara, non sapevo che la volessi tu, non me l’hai mai chiesta, X sì»).

[Pagina senza pretese di esaustività o imparzialità, modificata 31/05/2024; col colore grigio distinguo i miei commenti rispetto al testo attinto da altri]

Pagine correlate: conoscenza della verità con carità in dialogo con misericordia e perdono, correzione fraterna

 

2016.10.gg aprii questa pagina desolato nel vedere tanta sofferenza da deterioramento rapporti tra persone collaborative, che incitai, invano, a farsi avanti col rapportatore deteriorato almeno con una domanda così “ti chiedo per favore di spiegarmi per quale ragione hai iniziato ad evitarmi”; negli stessi giorni annotai la pagina “soffrire e tacere” per lo stesso motivo: non paia una contraddizione.

 

↑2017.05.05 <cl, radio>: Lepori: «è disumano vivere senza domanda dell'infinito». La vocazione, la vita monastica e la responsabilità. In un'intervista a El Mundo, l'abate generale dei cistercensi, padre Mauro-Giuseppe Lepori parla di sé. E della bellezza «capace di rigenerare il mondo»

 

↑2013.01.14 Caro NC, spiego perché ti pongo domande in aiuto al discernimento di tue allusioni, memore che tra il dire e il fare c’è di mezzo il domandare

 

↑2012.10.21 Se tra il dire e il fare c’è di mezzo il domandare, chiedo ad AM chi sarebbe che, dovendo servire, risulta il più servito: trassi da Notiziario 21/10/2012 parrocchiale e risposi alla domanda postaci dall’autore della riflessione, chiedendogli contestualmente aiuto a ben intendere e discernere il suo intendimento