REDUCTIO AD HITLERUM: favorire, provocare, indurre un avversario a commettere crimini onde appaia come Hitler
oppure far apparire che li abbia commessi: il secondo caso sarebbe costruibile con false flag, false accuse e inganni mediatici; il primo caso potrebbe accadere come ordito (ad es. illudere Saddam di poter invadere impunemente il Kuwait? Abbaiare ai confini della Russia?)
Nell'uno e nell'altro caso l'obiettivo della reductio in titolo sarebbe quello di
- far escludere il criminalizzato dal campo politico o sociale o internazionale, cambiare il suo regime, oppure
- crearne un'immagine così mostruosa che possa legittimarne l'eliminazione anche cruenta come "male necessario" (Gheddafi?),
- far scordare per compenso la gravità di eventuali crimini compiuti dall'orditore della reductio in titolo.
Anche taluni accanimenti persecutori ideologicamente colorati potrebbero essere ispirati dalla tentazione in titolo, ma sono più eclatanti i casi cruenti: ad es. bombe nucleari contro il Giappone, eliminazione di Saddam, di Gheddafi e guerra per abbattere Assad; anche le provocazioni Nato in Ucraina che hanno scatenato il Putin dissennato?
[Pagina senza pretese di esaustività o imparzialità, modificata 18/12/2024; col colore grigio distinguo i miei commenti rispetto al testo attinto da altri]
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↑2022.11.23 <tgcom24> risoluzione del parlamento europeo "Russia stato terrorista". Si astiene la delegazione del Movimento 5 stelle dicendo che "è l'ora di alzare i toni della pace" e che il testo "messo ai voti a Strasburgo porta nella direzione opposta". Zelensky: bene così, Mosca va isolata.
↑2022.07.04 <Rovelli.fb, alzogliocchiVersoIlCielo, ciaconlus ildubbio lapressa> Carlo Rovelli, fisico teorico italiano stimato a livello internazionale (docente universitario in Francia presso l’ateneo di Aix-Marseille; nel 2019 è stato inserito nella lista dei 100 migliori pensatori del mondo («Global Thinkers») dalla rivista Foreign Policy, grazie al suo saggio L'ordine del tempo) dissente dai discorsi dominanti sulla guerra in Ucraina detestando l'ipocrisia dell'Occidente: Mi aggiungerei al coro SE ogni volta l’Occidente aggiungesse “E io Occidente quindi mi impegno a non fare mai più nulla di simile in futuro, come ho fatto in Afghanistan, in Iraq, in Libia, a Grenada, a Cuba, a Belgrado, Algeria, Palestina, e in tanti altri paesi. Lo abbiamo fatto ma ora che lo fanno i Russi ci rendiamo conto di quanto sia doloroso, non lo faremo più”. [CzzC: concorderei con il SE di Carlo Rovelli, ma aggiungendo che l'accanimento di Putin nel far massacrare civili sta superando la soglia della reductio ad hitlerum]
↑2022.04.15 anche Saddam Hussein cadde nel tranello che gli fece credere di poter impunemente invadere e sottomettere uno stato confinante in pochi giorni: fu l'inizio della sua fine, fu ridotto ad Hitlerum. <editorialedomani iltempo Sel.Lucarelli> l'incitamento «sii coraggioso come l’Ucraina!» potrebbe essere un'operazione di war-branding per spingere altri stati ad entrare in guerra? Si sta cercando di convincerci ad arruolarci moralmente, magari in vista di decisioni importanti del nostro paese rispetto all’ipotesi di un maggiore coinvolgimento in un possibile conflitto mondiale?
↑2022.04.10 <farodiroma> Moni Ovadia: basta inviare armi, bisogna fermare la guerra. Anche se devo la vita all’Armata Rossa, perché senza di loro sarei probabilmente morto passando per un camino, preferisco vivere nella finta democrazia italiana, che poi è un’oligarchia, che nella Russia di Putin. E, se vivessi là, sarei in carcere già solo per il fatto che difendo i diritti degli omosessuali. Eppure credo che Putin non sia Hitler e non sia un pazzo: certo, sta facendo una guerra – di per sé un’atrocità – e dovrebbe smettere, ma penso sia stato a lungo provocato ... Zelensky non ha reso un buon servizio agli ucraini: se hai vicino a te un colosso ringhioso, non gli fai i dispetti. A meno che lui sia asservito agli Usa, cosa di cui sono convinto.
↑2022.03.22 Libere idee in libero dibattito/Ucraina di Luca Ricolfi su <repubblica> Il meccanismo che non ci lascia discutere liberamente, senza accusarci reciprocamente di stare dalla parte sbagliata, fu scoperto e studiato nei primi anni '50 dallo psicologo sociale americano Leon Festinger: viene chiamato "riduzione della dissonanza cognitiva"; il bisogno di coerenza interna della mente umana è così forte da generare meccanismi di correzione radicali, autoinganni, la renitenza a prendere atto dei dati di realtà. Abbiamo bisogno di pensare che il mondo delle vittime sia senza ombre, e che quello dei carnefici sia del tutto privo di umanità (reductio ad Hitlerum). Ogni spiegazione del male ci appare un'offesa al bene, e il bisogno di sentirci dalla parte del bene ci impedisce di vedere i nostri limiti. Se può essere vero, come scrisse Primo Levi, che "comprendere è quasi giustificare", è altrettanto vero che spiegare il male (che è cosa ben diversa dal comprenderlo) è essenziale per evitare il suo ripetersi.
↑2017.12.12 <yt>: Diego Fusaro: cosa accadde in Serbia nel 1999; il bombardamento "umanitario" di Belgrado azionato dall'imperialismo USA-NATO che si millanta legittimo col trucco della criminalizzazione dell'avversario, una reductio ad Hitlerum come la definì Leo Strauss «bisogna che ci sia un nuovo Hitler in modo che siano possibili nuovi bombardamenti umanitari, presentati come male necessario, sul modello di Hiroshima»; non a caso l'Espresso uscì in copertina <google> con Milosevic baffettato e chiamato Hitlerosevic