IL BUCO DELL’OZONO è particolarmente esteso sopra i Poli, Antartico più dell’Artico
È un fenomeno intermittente che solitamente presenta un massimo tra metà settembre e metà ottobre e che fu innescato dall’uso di sostanze come i clorofluorocarburi (cfc – freon), usati per decenni come fluido refrigerante nei cicli frigoriferi a compressione, prima di essere banditi dal protocollo di Montréal (1987) come principali responsabili del buco dell’ozono, eccetto che negli usi per cui non si possono trovare gas sostitutivi.
[Pagina senza pretese di esaustività o imparzialità, modificata 08/11/2024; col colore grigio distinguo i miei commenti rispetto al testo attinto da altri]
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↑2023.10.10 <agi> sopra l'Antartico il buco dell'ozono ormai è tre volte più esteso del Brasile (26M km²): è normale osservare fluttuazioni nelle dimensioni del buco che tipicamente raggiunge un massimo nelle regioni polari tra metà settembre e metà ottobre. Lo scorso gennaio avevamo fatto una previsione ottimistica sul riassorbimento del buco dell'ozono, e invece con il rilievo di fine settembre ha toccato la superficie maggiore dall'inizio delle osservazioni (anni ’70). Forse a causa della eruzione del vulcano Hunga Tonga nel gennaio 2022?
↑2012.03.28 Entro il 2050 L’ARIA INQUINATA SARA’ IL PRIMO BIG KILLER secondo l’ultimo rapporto dell’Ocse: 3,6M di morti / anno / mondo (contro <1M adesso). Oggi solo 2% popolazione urbana vive con pm10 <20µg/m³, mentre il 70% ne subisce >70µg/m³. L’ozono nelle città raddoppierà le proprie vittime dalle 385k/anno a >800k/anno, soprattutto in Asia. Ossidi di zolfo +90%, azoto +50%, gas serra +50%.