La fiducia nei sedicenti prodotti OMEOPATICI non è provata dal metodo del doppio cieco: sarebbe creduloneria
quand’anche il prodotto avesse efficacia scientificamente provata, non sarebbe definibile letteralmente omeopatico
<wikipedia>: la validità dell'omeopatia non è dimostrata mediante esperimenti o ricerche.
[CzzC: quando ho a che fare con la salute mia e dei miei cari, mi fido essenzialmente della medicina ufficiale che propone farmaci e terapie con efficacia provata scientificamente, quindi col metodo del doppio cieco laddove possibile, in assenza del quale la diffidenza sarebbe quantomeno un primo efficace gradino di prevenzione. Ragioni di mercato lasciano definire omeopatici anche alcuni prodotti terapeutici che hanno efficacia provata scientificamente, ma, guarda caso, questi sono dei veri farmaci nell’accezione scientifica del termine, dotati di molecole efficaci che non operano con il "principio di similitudine del farmaco - similia similibus curantur” millantato dall’omeopatia: sono sedicenti omeopatici solo perché il termine fa vendere di più, come i prefissi eco e bio; se l’efficacia millantata da quelli che operano solo col suddetto principio venisse sottoposta alla prova del doppio cieco, credi che apparirebbero differenze significative rispetto ai placebo?]
[Pagina senza pretese di esaustività o imparzialità, modificata 13/06/2024; col colore grigio distinguo i miei commenti rispetto al testo attinto da altri]
Pagine correlate: razionalità, metamedicina, medicina alternativa, creduloneria sgamata dal doppio cieco; eco&bio
↑2024.06.08 <foglio> come sbugiardare certe "misure" sciorinate dagli adepti della biodinamica in viticoltura; quale sarebbe un metodo scientifico per mettere davvero alla prova il cornoletame, ammesso di buttare a mare chimica e fisica che ci dicono che una diluizione omeopatica non può funzionare? Metodo del doppio cieco fin dal campionamento, ed essere pronti a rigettare come ciarpame tutto ciò che non trova vera conferma in esperimenti controllati come si deve
↑2023.04.22 già sapevamo che in India esiste un ministero dell'Ayurveda, Yoga, Naturopatia, Unani, Siddha e Omeopatia (medicine alternative?); sapevamo che colà la sanità rischia il caos dopo che è stata sdoganata la prescrizione dei sedicenti «farmaci allopatici» ma ora il governo vuole addirittura <asianews> concedere un visto speciale per gli stranieri che volessero venire in India per sottoporsi a trattamenti ayurvedici-tre dosha [CzzC: la cui efficacia non mi pare che sia provata dal metodo del doppio cieco; e, guarda caso, l'India rimuove Darwin dai libri della scuola dell'obbligo: un altro passo verso l'oscurantismo scientifico?]
↑2023.03.16 <ilfoglio> rischi per la democrazia nel caos delle pseudoscienze: bene la cancellazione di un evento sull'omeopatia che si sarebbe dovuto tenere nel dipartimento di Farmacia dell'Università di Catania, ma si riaccendono i dubbi sulla democraticità della scienza. [CzzC: il metodo scientifico non ha bisogno del criterio di maggioranza per giustificarsi; anche la democrazia dovrebbe affermare certi punti fermi a prescindere dal criterio di maggioranza]
↑2016.11.19 <salute>: "I farmaci omeopatici non funzionano": in America ora è obbligatorio scriverlo sulle etichette
↑2015.03.12 <repubblica>: "I farmaci omeopatici sono del tutto inefficaci". Report del principale ente di ricerca australiano che, dopo aver analizzato 225 ricerche, è arrivato alla conclusione che la 'medicina dolce' non cura alcuna malattia. Ma sedicenti esperti italiani bocciano il report: "Ignorati tutti gli studi che dicono il contrario ...In Australia spesso l'omeopatia non è in mano ai medici come da noi" [CzzC: forse i nostri “esperti” si riferiscono a farmaci detti omeopatici ma di fatto operanti con molecole farmacologiche ordinarie; altrimenti mi verrebbe da sospettare che si tratti di medici che confidano nell’omeopatia ma magari diffidano dei vaccini, quindi contagiabili dalla creduloneria più che rigorosi col metodo scientifico: pro dea pecunia più che pro verità razionale?]
↑2010.05.16 <corriere>: Omeopatia: per i medici inglesi è quasi stregoneria e non merita copertura del Servizio Sanitario Nazionale. [CzzC: per rispetto del budget del SSN occorre misurare con rigore scientifico l'efficacia dei farmaci ammettibili a contributo; l'inevitabile soglia che occorre introdurre nella scala delle priorità porta ad escludere comunque alcuni farmaci efficaci, figurarsi quelli che sono poco più di un placebo (vedi la famosa cura Di Bella)].