ISLAMISMO che SCEMPIA TESORI DI ARTE e CULTURA cristiana e non solo cristiana
Vedi scempio turco del patrimonio culturale e artistico cristiano a Cipro, in Anatolia, in Siria, ... Sorvoliamo sugli islamisti pazzi che distrussero il museo di Mosul, Hatra, Palmira, Buddha distrutti dai Talebani, limitiamoci pure allo scempio azionato da islamismo di stato alleato di un complice Occidente.
[Pagina senza pretese di esaustività o imparzialità, modificata 15/01/2025; col colore grigio distinguo i miei commenti rispetto al testo attinto da altri]
Pagine correlate: scempi napoleonici
↑2025.01.13 <google> La distruzione del patrimonio culturale in Medio Oriente fu in parte intrapresa nei primi secoli anche da certi cristiani (vedi l’oratore pagano Libanio, che scrisse all’imperatore Teodosio nel 386 in difesa dei templi siriani attentati da monaci e da qualche vescovo. In realtà gli imperatori romano-cristiani emanarono diversi provvedimenti contro la distruzione dei templi e delle statue pagane, purché i primi fossero chiusi e le seconde non fossero più oggetto di culto. L’élite romano-cristiana, abituata a celebrare i grandi artisti greci, non poteva accettare facilmente la distruzione delle loro opere e aveva trovato una “soluzione” trasferendole dai templi, dove erano venerate, a luoghi pubblici, trasformandoli così da simulacri ad ornamenti delle città, ammirati solo per il loro valore artistico. [CzzC: furono ben diverse certe altre “sensibilità” artistiche” ad esempio degli Ottomani di ieri e di oggi, scontati ISIS e Talebani].
↑2018.03.23 <asianews fides> Afrin, raid aerei turchi devastano il sito cristiano <fb> di Brad patrimonio Unesco, che ospita diverse chiese e monasteri bizantini e tombe del periodo romano. Distrutti molti edifici fra i quali la tomba di san Marone (fondatore dei Maroniti) e la chiesa di san Giuliano. Esperto siriano: nemmeno l’invasione mongola aveva provocato simili danni. [CzzC: attenzione, notizia successivamente smentita <asianews> Vescovo di Aleppo: la tomba di san Marone non è stata distrutta, i siti cristiani patrimonio dell’Unesco sono salvi, sono state bombardate “solo alcune case”. Scrivo per errata corrige ad AsiaNews].
↑2015.07.20 <fattoq>: 41 anni fa l’invasione turca di Cipro, “aggressione illegale” per i greci, “operazione di pace" per i turchi. A Cipro oggi ci sono 4 eserciti: cipriota ufficiale, turco-cipriota, turco e britannico, più i caschi blu dell’Onu: è la più lunga disputa europea del dopoguerra. In ambiente Onu chiamano la questione cipriota “cimitero dei diplomatici” perché fino ad oggi, nessuno è riuscito a venirne a capo. [CzzC: altrimenti sarebbe stata bombardata come la Serbia; da lì iniziò lo scempio turco del patrimonio culturale e artistico cristiano a Cipro]
↑2010.05.27 <video>: dramma culturale nella parte di Cipro occupata dai Turchi: museo bizantino di Nicosia dal 1982 tenta di salvare qualcosa dalla devastazione.
↑2008.08.24 <meeting google>: distruzione e saccheggi nei monumenti cistiani della Cipro occupata dai Turchi. smantellamento di monasteri, trasformazioni di chiese in stalle, atti vandalici, e furti di icone e vasellami. A questi report è stata conferita una certa validità quando le icone bizantine delle chiese nelle aree occupate (per esempio la collezione Hadjiprodromou) sono state localizzate in magazzini d’arte dell’ Europa dell’ovest e in America.
↑2006.12.07 <mondogreco>: Simposio a Bari: "L’Arte Bizantina di Cipro. Un patrimonio da salvare". Quando nel 1974 le truppe turche invasero l’isola di Cipro, nessuno si sarebbe mai immaginato che a distanza di trent’anni stessimo qui a fare i conti con l’immensa razzia di opere d’arte trafugate, icone staccate brutalmente dalle Chiese e vendute sul mercato nero.
↑1974.07.20 <wikipedia>: la Turchia invade Cipro come reazione al colpo di Stato militare cipriota che aveva deposto il presidente arcivescovo greco-ortodosso Makarios con lo scopo di ricongiungere il territorio cipriota con la madre patria greca (enosis). [CzzC: inizia l’embargo della Turchia contro il governo di Nicosia e lo scempio del patrimonio artistico culturale cristiano nell’est dell’isola occupata dai turchi].
↑1860.06.30 ≈d <foto.fb> del 1860 della stupenda cinta muraria fronte mare della città di Salonicco (Grecia) risalente all’epoca bizantina. Le mura furono demolite dalla notoria “sensibilità artistica” degli Ottomani, esplicata anche di recente nella Cipro da loro occupata.