Il DIRITTO CANONICO regolamenta le attività di una chiesa cristiana
i diversi scismi hanno portato allo sviluppo di diversi procedimenti legislativi, interpretativi e giudiziali tra le diverse confessioni. In questa pagina annoto in riferimento alla chiesa cattolica.
[Pagina senza pretese di esaustività o imparzialità, modificata 15/05/2024; col colore grigio distinguo i miei commenti rispetto al testo attinto da altri]
Pagine correlate: diritto, giustizia amministrata;
↑2023.11.07 <avvenire> 40 anni fa nasceva il nuovo codice di diritto canonico: promulgato il 25 gennaio del 1983, il Codex iuris canonici riformato entrò in vigore il 27 novembre dello stesso anno. La canonista Boni: «Fu il frutto maturo delle acquisizioni del Concilio»
↑2023.10.25 il Sinodo correggerà il divieto di benedire le coppie gay formulato dalla Santa Sede nel 2021.03.16, sdoganerà tale benedizione <avvenire> che però non deve necessariamente diventare una norma. Come disse Fr1 in risposta ai dubia «non è opportuno che una Diocesi, una Conferenza Episcopale o qualsiasi altra struttura ecclesiale abiliti costantemente e ufficialmente procedure o riti per ogni tipo di questione, poiché tutto ciò che fa parte di un discernimento pratico davanti ad una situazione particolare non può essere elevato al livello di una norma» perché questo «darebbe luogo a una casuistica insopportabile» Amoris laetitia 304
↑2023.02.01 ricevo da NC estratto da “Il Regno – attualità 16/2021 p.501”: Geraldina Boni, docente di Diritto canonico presso l’Università di Bologna, esplora il difficile rapporto di papa Fr1 con il diritto canonico: (G. Boni, La recente attività normativa ecclesiale: finis terrae per lo ius canonicum? Un’attività normativa per certi versi frenetica, mossa dall’intento riformatore del pontefice, ma che fin dall’inizio ha suscitato sorpresa e crescenti critiche nella canonistica, sia per i suoi contenuti sia per gli aspetti formali che la caratterizzano, ovvero la scarsa trasparenza delle procedure adottate, quasi sempre in deroga alle stesse regole stabilite dal Codice di diritto canonico, la formulazione spesso approssimativa delle norme, che di frequente costringe a successivi interventi correttivi, e le ricorrenti lacune nella tutela dei diritti fondamentali dei fedeli. [CzzC: diffidai di molte pagine de Il Regno che graffiavano il Magistero di GP2° e B16; non ho ancora maturato il convincimento di confidare].
↑2021.06.04 <vaticannews> l cardinale Reinhard Marx si "dimette" per il fallimento della Chiesa nella lotta alla pedofilia. <ilgiornale> la riforma del VI libro del diritto canonico, che esclude l'eventualità di ordinare "sacerdotesse", era stata annunciata il giorno prima della "ritirata" di Marx. Ricordiamo che Fr1, mentre iniziava il Sinodo tedesco che quell'eventualità contemplerebbe assieme alla benedizione delle coppie lgbt, aveva scritto 2019.06.29 una lettera al popolo tedesco sulla tentazione dei cambiamenti “rammendi” destinati ad una revisione "rivoluzionaria" della dottrina cristiana.
↑2021.06.01 <corriere or asianews> Vaticano, il Papa modifica il Codice di diritto canonico: scomunica immediata a chi ordina una donna sacerdote. [CzzC: delusi Luigi Sandri, Cettina Militello, il sinodo tedesco &C?] Con la Costituzione apostolica «Pascite gregem Dei» Francesco ha modificato alcune sanzioni di diritto canonico. L’abuso sessuale e la pornografia diventano «delitti contro la vita, la dignità e la libertà dell’uomo» Il 12Gen <iodonna> titolava Il Papa dice sì alle donne sull’altare (ma già si poteva): nel motu proprio Spiritus Domini il Papa istituzionalizza ciò che avviene per prassi: i ministeri del Lettorato e dell'Accolitato accessibili da entrambi i sessi.
↑2021.01.11 <vatican agensir google> papa Fr1 con motu proprio cambia il Codice di Diritto canonico rendendo istituzionale quanto già avviene per prassi: l’accesso delle laiche al servizio della Parola (lettorato) e dell’altare (accolitato). Alberto Melloni twitta:«i ministeri istituiti non eran più ordini minori da "Ministeria quaedam" di Paolo VI, 1972. Sono di fatto esercitati da donne dal 1964... Temo che il punto del motu proprio fosse ridire il no (o nein) di all'ordinazione delle battezzate». [CzzC: il Melloni ha twittato la sua ermeneutica di rottura con un "Temo" che la firma e con un "nein" allusivo a quel Ratzinger che ispirò la ferma chiarezza di Gp2 in materia]
↑2018.05.15 <patmos> La questione del permesso della Comunione ai protestanti è di competenza del Diritto Canonico, ma la materia è vincolata dalla dogmatica sacramentaria e dall’ecclesiologia, mentre il Cardinale Walter Kasper [CzzC: intervistato da Tornielli <stampa>] sembrerebbe non tenere conto di questi vincoli, finendo con l’avallare eresie luterane.
↑2017.09.11 <querculanus>: un motu proprio modifica il can. 838 del Codice di diritto canonico, riguardante le rispettive competenze di Santa Sede, Conferenze episcopali e Vescovi diocesani nell’ordinamento della liturgia. La Santa Sede rinuncia alla recognitio delle traduzioni, tenendola solo per gli adattamenti: ora traduzioni secondo criteri locali?
↑2016.11.24 <AMValli>: Nel diritto canonico la Chiesa prevede la scomunica per chi si rende responsabile di un peccato molto grave; la persona è esclusa dalla comunione con tutti gli altri fedeli e non può né ricevere né impartire i sacramenti. È come se la madre Chiesa dicesse al figlio che ha sbagliato: a causa di ciò che hai fatto, sei fuori. Anzi, meglio ancora: ti sei messo fuori da solo, resta lì per un po’ e medita su ciò che hai fatto. Non c’è contraddizione con la misericordia? A volte, come sanno i genitori, il massimo della misericordia consiste proprio nel far capire al figlio la gravità di ciò che ha commesso. Altrimenti si cade nel relativismo e nell’indifferentismo morale, che è il male più grande, perché elimina dall’orizzonte umano la possibilità di valutare la qualità morale di un atto, e così facendo mortifica la libertà e conduce l’uomo a essere schiavo di se stesso.
↑2014.02.06 ONU tenta di criminalizzare la Santa Sede. Il rapporto del Comitato Onu per i diritti del fanciullo presentato ieri a Ginevra ripropone la gogna per la Santa Sede, rea ancora una volta (a giudizio del rapportante), di non aver fatto abbastanza sulla questione degli abusi sessuali su minori commessi da esponenti del clero: è vero che la Chiesa è stata deturpata dai peccati di alcuni suoi figli e dalla cecità di alcuni pastori, ma della purificazione impressa da un Papa inflessibile nell'affrontare i mali della "santa meretrice" non hanno voluto tener conto le 16 pagine di burocratese redatte da 18 esperti capitanati dalla pastora luterana norvegese Kirsten Sandberg. Perché? Come pretesto per interferire (diritto della forza), nella politica della Santa Sede cui il rapporto chiede di modificare il diritto canonico in materia di aborto, contraccezione e identità di genere. [CzzC: fanno pagar caro a Bergoglio l’ardire con cui da Vescovo invocò il principio di precauzione per dubitare della opportunità di legalizzare gli uteri in affitto per i gay]
↑2010.01.13 leggo da noi siamo chiesa: verso la parrocchia del terzo millennio
- don Walter Fiocchi†2014: una parrocchia delle comunità di base, che si preoccupa più del bisogni della gente sul territorio che non della vita interiore, con un parroco non gerarca, in una Chiesa non più clericale, non più istituzione archeologica o museale, ma fatta da "cristiani adulti"
- don Michele Stabile: gli interventi recenti del magistero enfatizzano il ruolo del ministro ordinato fondandolo sull'Eucaristia, rafforzando nuovamente una visione del ministero in termini di potere gerarchico, clericale, paternalistico, con sacralità dei ministri, con un codice di diritto canonico che varrebbe più della scrittura, con fedeli che hanno bisogno di affidarsi a qualcuno, un clericalismo che confina con l'integralismo; occorre sciogliere il celibato;
- don Paolo Farinella (grondante odio politico): cara Adista, i vescovi non hanno il coraggio di scelte innovative e la maggior parte dei preti è ancora intrisa della teologia della sostituzione, impegnati in processioni, campi estivi e catechismo a scadenza; piani pastorali che servono solo per la vanagloria dei vescovi i quali scelgono persone "use ad ubbidir tacendo", fedeli sudditi acritici del parroco; occorre sciogliere il celibato e dare il sacerdozio alle donne; i movimenti ecclesiali possono essere una maledizione, il parroco non deve appartenervi; condivido l'opzione preferenziale per i poveri.
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↑1996.11.01 Casale, vescovo di Foggia: “Sì' alle donne cardinale Perché' no? E nella logica delle cose che le donne possano essere chiamate a contribuire alla vita della Chiesa anche nelle forme più alte, per esempio accedendo al cardinalato”. [CzzC: non mi pare che il diritto canonico escluda questa possibilità in modo irriformabile, ma non ti pare che la tua fuga in avanti, anziché pro bomum ecclesiae (non sarebbe una priorità), sia piuttosto pro ideologia sottesa ai tuoi Leitmotiv per ridurre la cattolicità alla democraticità protestante addomesticata dalla cultura dominante?]
↑1986.mm.gg Il cardinale Martini consacra sacerdote per la Diocesi di Milano Vito Mancuso all’età di soli 23 anni (estraggo da qui) con la prevista dispensa ottenuta dalla Santa Sede per l’età (minima 25 per il Codice di Diritto Canonico). Solo un anno dopo Vito Mancuso chiede di essere sospeso dal sacro ministero e Martini cerca di farlo riprendere dalla crisi inviandolo a studiare presso Bruno Forte [la cristologia liberale di B.Forte sarebbe discutibile]. Sette anni dopo Mancuso ottiene la dispensa dal celibato e si sposa.