TDAH o ADHD Sindrome da deficit di attenzione e iperattività
<Wikipedia>: ADHD (Attention-Deficit/Hyperactivity Disorder): è un disturbo del comportamento caratterizzato da inattenzione, impulsività e iperattività motoria che rende difficoltoso e in alcuni casi impedisce il normale sviluppo e integrazione sociale.
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↑2013.07.08 <passaparola(linkNon+efficace)> I francesi la chiamano TDAH (Trouble Déficitaire de l’Attention avec o sans Iperactivité) più nota con l’acronimo inglese ADHD (Attention Deficit Hyperactivity Disorder) è la sigla della sindrome da deficit di attenzione e iperattività.
E’ una delle più frequenti malattie neuropsichiatriche più diagnosticata tra i bambini. Quasi la metà delle consultazioni nei reparti di neuropediatria sono dovuti a problemi di concentrazione, deficit dell’attenzione, della percezione e dello sviluppo psicomotorio.
E’ un problema neurologico che interessa il bambino fin dai primi mesi di vita, che si protrae nell’infanzia, nell’adolescenza e nell’età adulta. Gli adulti saranno influenzati da disorganizzazione associata e impulsività sia nell’ambito lavorativo sia in quello privato.
A volte sarà presente anche una difficoltà a gestire l’intensità delle loro risposte emotive e questa iperattività esterna lascia il posto a un nervosismo interno.
In ragione dei sintomi da affezione da TDAH e degli impatti sociali, i pazienti soffrono anche di scarsa autostima.
LE CAUSE DEL TDAH
Non se ne conoscono le cause esatte, ma si sa che una componente ereditaria è responsabile in molti casi mentre raramente può essere anche di origine sintomatica, per esempio: prematurità, sofferenza neonatale o malattie neurologiche precoci d’origine infettive tipo la meningite encefalitica.
Per spiegare la TDAH gli scienziati avanzano l’ipotesi che le ridotte quantità di neurotrasmettitori cerebrali rallenterebbero la trasmissione dei messaggi intercellulari.
Degli studi sul funzionamento del cervello su persone affette da TDAH hanno messo in evidenza un cattivo funzionamento delle zone responsabili del controllo o dell’inibizione di certi comportamenti.
VALUTAZIONE
Tutte le persone che hanno difficoltà a concentrarsi o che si muovono molto, non soffrono necessariamente di TDAH. La valutazione e la diagnosi si fa grazie a un colloquio clinico, nel corso del quale il medico ricercherà dei sintomi specifici da TDAH e valuterà gli impatti sulla vita quotidiana del paziente.
TRATTAMENTO
E’ essenziale che il paziente e i suoi familiari comprendano la diagnosi, sovente solo il fatto di capire da già sollievo.
Un supporto di psicoterapia può essere proposto. Di grande aiuto quelle cognitive e comportamentali.
Quando i sintomi da TDAH sono ritenuti in stato avanzato, saranno proposti dei trattamenti farmacologici.
I farmaci sono generalmente ben tollerati, gli effetti secondari più frequenti si limitano alla mancanza d’appetito e, alcune volte, a difficoltà ad addormentarsi la sera, ma sono sempre reversibili dopo la sospensione della terapia. Nella letteratura scientifica non esiste nessun caso di effetti secondari gravi o di una forma di dipendenza dovuta ai farmaci.
dott. ROBERT THILL HEUSBOURG, neurologo e psicoterapeuta
Presidente del TREFFPUNKT ADHS
TDAH Trastorno por déficit de atención con hiperactividad
El trastorno por déficit de atención con hiperactividad (TDAH) es un síndromeconductual.2 Es un trastorno muy prevalente que, según estimaciones, afecta entre un 5 % y un 10 % de la población infanto-juvenil,3 4 siendo unas 3 veces más frecuente en varones.2 Se han demostrado diferencias entre diversas áreas geográficas, grupos culturales o niveles socioeconómicos. Representa entre el 20 % y el 40 % de las consultas en los servicios de psiquiatría infanto-juvenil.2
Se trata de un trastorno del comportamiento5 caracterizado por distracción moderada a grave, períodos de atención breve, inquietud motora, inestabilidad emocional y conductas impulsivas. Tiene una respuesta muy alta al tratamiento, aunque se acompaña de altas tasas decomorbilidad psiquiátrica. Según el Manual diagnóstico y estadístico de los trastornos mentales (DSM-IV): «Habitualmente, los síntomas empeoran en las situaciones que exigen una atención o un esfuerzo mental sostenidos o que carecen de atractivo o novedad intrínsecos (p. ej., escuchar al maestro en clase, hacer los deberes, escuchar o leer textos largos que no son de sus gustos, o trabajar en tareas monótonas o repetitivas)». Este «trastorno» se identificó primero en la edad infantil. Sin embargo, a medida que mejor se comprendía, se fue reconociendo su carácter crónico, ya que persiste y se manifiesta hasta después de la adolescencia (es difícil modificar comportamientos que ya están tan arraigados si antes no ha habido pautas correctoras de crianza). Los estudios de seguimiento a largo plazo han demostrado que entre el 60 % y el 75 % de los niños con TDAH continúa presentando los síntomas hasta su adultez.6
Históricamente, este trastorno ha recibido distintas caracterizaciones e innumerables denominaciones, lo que dificulta las consultas de la literatura especializada 7 (ver cuadro). Cabe agregar que la sigla inglesa ADHD (Attention-Deficit Hyperactivity Disorder) se usa ampliamente para referirse a este síndrome.
ADHD
Mi perdoni Wikipedia se estraggo: ADHD (Attention-Deficit/Hyperactivity Disorder), è la sigla della sindrome da deficit di attenzione e iperattività.
Il Disturbo da deficit d'attenzione ed iperattività (ADHD) è un disturbo del comportamento caratterizzato da inattenzione, impulsività e iperattività motoria che rende difficoltoso e in alcuni casi impedisce il normale sviluppo e integrazione sociale dei bambini. Si tratta di un disturbo eterogeneo e complesso, multifattoriale che nel 70-80% dei casi coesiste con uno o più altri disturbi (fenomeno definito comorbilità). La coesistenza di più disturbi aggrava la sintomatologia rendendo complessa sia la diagnosi sia la terapia. Quelli più frequentemente associati sono il disturbo oppositivo-provocatorio e i disturbi della condotta, i disturbi specifici dell'apprendimento (dislessia, disgrafia, ecc.), i disturbi d'ansia e, con minore frequenza, la depressione, il disturbo ossessivo-compulsivo, il disturbo da tic, il disturbo bipolare.
Per la normalizzazione del comportamento di alcuni pazienti iperattivi e con deficit d'attenzione si sono rivelati efficaci, unitamente a terapie comportamentali, a cambiamenti dello stile di vita e ad interventi psicoterapeutici anche trattamenti con farmaci contenenti metilfenidato o atomoxetina. Ma critiche sono state mosse sull'uso di questi medicinali.
L'8 marzo 2007 l'Agenzia Italiana del Farmaco ha autorizzato l'uso di tali presidi terapeutici anche in Italia. I farmaci devono rientrare nell’ambito di un programma di terapia multimodale monitorato dal Registro nazionale tenuto dall'Istituto Superiore di Sanità..
In Italia gli adolescenti e i bambini in cura, all'aprile 2010 sono circa 1600 (dato cumulativo).