IL SENSO RELIGIOSO, inteso con realismo, ragionevolezza, moralità
l'ipotesi della rivelazione come avvenimento cui la natura del cuore è originariamente aperta.
<wikipedia>: è un saggio di don Luigi Giussani, il primo volume del PerCorso, opera in tre parti, nella quale don Giussani riassume il suo itinerario di pensiero e di esperienza e che rappresenta la base, sviluppata in quarant'anni di insegnamento, della sua proposta educativa.
[Pagina senza pretese di esaustività o imparzialità, modificata 16/11/2024; col colore grigio distinguo i miei commenti rispetto al testo attinto da altri]
Pagine correlate: il cuore dell'uomo, felicità, fede e ragione, educazione; CL
↑2023.11.07 il <video.yt♫> dell’incontro all’Università Cattolica di Milano dedicato al podcast “Il senso religioso”, con le lezioni di don Luigi Giussani tenute per gli universitari a Milano tra il 1978 e il 1985. Evento con Mario Calabresi, Antonella Sciarrone Alibrandi e monsignor Mario Delpini.
↑2023.05.26 <cl.it> Gli appunti dalla presentazione de "Il senso religioso" con Irene Elisei, Javier Prades e Davide Prosperi a Milano lo scorso 2 maggio: prendere sul serio con tutta la propria ragione e tutta la propria umanità quel desiderio di senso, quella tensione all’infinito che ogni uomo sperimenta e si trova addosso.
↑2023.05.03 <cl> prefazione di Bergoglio al libro "Il senso religioso" di Giussani. «Chi sono? Perché la presenza del male? Cosa ci sarà dopo questa vita?». Sono domande che scaturiscono dalla esigenza di senso che da sempre urge nel cuore dell’uomo nelle varie culture: dalla risposta a tali domande non censurate dipende l’orientamento da imprimere all’esistenza. È ragionevole porsi queste domande, "ragionevole – forziamo l’espressione –, ma non raziocinante", parliamo di una ragione che non si esaurisce nel metodo scientifico o filosofico; un ragionevole che, per arrivare alla conoscenza, esercita il vivere insieme una compagnia vivace che, attraverso molteplici esperienze e segni, permette di arrivare a quella che Giussani chiama «certezza morale - esistenziale», che suscita stupore: solo nell’incontro si placa la mia sete. [CzzC: bello anche questo commento di Costantino Esposito, ma avrei preferito che distinguesse tra razionale e ragionevole come ha fatto Bergoglio].
↑2021.11.20 sabato h20:30 "Il senso della vita e la malattia grave: dialogo sulle domande esistenziali ed estreme di ammalati e sofferenti". <yt> Web-incontro con don Vincent Nagle condotto dal dott. Paolo Moscatelli della chirurgia generale APSS_TN. Link zoom sul sito del CcRebora.
↑2021.04.05 Anche nella fisica più avanzata «Non c'è mai stato un punto di arrivo, cerchiamo l'assoluto e Dio». Agnoli intervista lo scienziato Lucio Rossi che lavora al Cern ed è stato nella squadra del Bosone di Higgs. [CzzC: continua qui con keys scienza, fisica, dubbio sistematico, ricerca il senso, senso religioso, essenza del umano, Albert Einstein, pensiero debole]
↑2019.05.04 da NC ricevo un messaggio con oggetto "un modo per credere senza fede" e allegato un articolo "che circola a Lugano" dal titolo "Ma può esistere una spiritualità atea?" di André Comte-Sponville che dialoga con il teologo Pablo d’Ors sul tema della fede e della religione uscito sul #5 di Vita e Pensiero: «non credo in alcun Dio ... ma sono fedele ... », articolo già commentato ad es da <La Stampa 2018.11.14> titolando "a chi non ha fede resta la fedeltà"; mentre lo stesso Pablo d'Ors ha precisato su <OssRom2018.11.21>, distinguendo tra religione e spiritualità; [CzzC: io inviterei a comprendere il senso religioso con ragionevolezza; la mia fede è un grazie a Dio che si rivela come fatto accaduto e presente, cui la natura del cuore dell'uomo è originariamente aperta; il che cercando dialogo e collaborazione con tutti gli uomini di buona volontà, compreso il suddetto ateo che «si differenzia dai cristiani solo perché che per me la storia si arresta al Calvario, invece per i cristiani la storia continua tre giorni in più fino alla Resurrezione»; collaborazione anche con quelli che postulano un'etica senza trascendenza e il pluralismo delle vie di salvezza, persecuzioni permettendo].
↑2019.04.04 <filosofiaescienza> da un post di Francesco Agnoli/2022.09 traggo un riassunto delle risposte date dal fisico Lucio Rossi.
Chi è veramente religioso si pone le domande di senso (ad es. qual è il nostro destino?); la fede è sì certezza, ma di quella mai paga, il che accade anche nella scienza, pur se fede e scienza hanno domini diversi: l'una si pone più il come, l'altra il perché.
Il Mistero è l’intuizione che c’è una realtà che ne implica un’altra, il che accade anche nella natura delle leggi fisiche; la via della conoscenza è inesauribile, e, se riconosciuta e accettata, conduce all’Infinito: in questo senso il Mistero è amico dell’intelligenza, la stimola, non va contro la ragione, ma la spinge ad intuire, ad ammettere un oltre come aveva ben chiaro un filosofo scienziato come Blaise Pascal [CzzC: qui un riassunto più esteso; vedi anche Blaise Pascal e i giovani del 68]
↑2016.03.16 <news.va>: La fede cristiana non è un’idea ma la vita - Intervista al Papa emerito Benedetto XVI
↑2015.01.23 <CMC/video> Parigi e un mondo in guerra: la scelta tra senso religioso e ideologia: conferenza con Samir Khalil e Stefano Alberto.
↑2011.01.26 INVITO alla presentazione del libro. Per tutto il 2011 Il senso religioso sarà il testo della «Scuola di comunità», la catechesi settimanale degli aderenti al movimento, giovani e adulti, in tutto il mondo.
Tradotto in 19 lingue, Il senso religioso è il libro più noto di don Giussani, che a partire dalla prima edizione del 1957 è stato dall’Autore arricchito nel corso delle successive ristampe, fino all’edizione attuale della Rizzoli.
Il senso religioso rappresenta il primo dei tre volumi del “PerCorso”, che comprende All’origine della pretesa cristiana e Perché la Chiesa. In essi don Giussani ha messo a frutto un’intera esistenza spesa a mostrare la pertinenza della fede alle esigenze della vita, in un impegno educativo che ha formato migliaia di persone in tutto il mondo, e il cui carisma continua a incontrare e a coinvolgere tanti attraverso l’esperienza di Comunione e Liberazione.
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«La formula dell’itinerario al significato ultimo della realtà qual è? Vivere il reale.
L’esperienza di quella implicazione nascosta, di quella presenza arcana, misteriosa dentro l’occhio che si spalanca sulle cose, dentro l’attrattiva che le cose risvegliano, […] come potrà essere vivida, questa complessa e pur semplice esperienza, questa esperienza ricchissima di cui è costituito il cuore dell’uomo, che è il cuore dell’uomo e perciò il cuore della natura, il cuore del cosmo? Come potrà essa diventare potente? Nell’impatto con il reale. L’unica condizione per essere sempre e veramente religiosi è vivere sempre intensamente il reale. La formula dell’itinerario al significato della realtà è quella di vivere il reale senza preclusioni, cioè senza rinnegare e dimenticare nulla. Non sarebbe infatti umano, cioè ragionevole, considerare l’esperienza limitatamente alla sua superficie, alla cresta della sua onda, senza scendere nel profondo del suo moto» (da Il senso religioso).
↑1994.05.gg da Cristianità #229 maggio 1994 (di Massimo Introvigne) <academia.eu>: L'Opus Dei e il movimento anti sette: penetrare lo spirito e l'azione della lotta condotta contro un istituto cattolico di perfezione, attraverso cui s'intende colpire il modo tradizionale di essere uomini religiosi