IL REGNO, testata inneggiante alla virtù della disobbedienza (oggi meno che contro GP2°, forse ...)

nel 1989 ospitò la lettera dei 63 teologi e studiosi, lettera con i punti sui quali i contestatori facevano leva per ignorare o ridimensionare l'autorità del Pontefice: per protestantizzare?

<wikipedia> iniziò ad uscire a Bologna nel 1956 per iniziativa di un gruppo di religiosi dehoniani che negli anni successivi, a partire da questa rivista, fecero nascere il Centro editoriale dehoniano (CED). Nel 2015 si parlò di cessazione delle pubblicazioni, ma invece continua (anche con SettimanaNews / dehoniani?)

Luigi Accattoli fu condirettore del Regno prima di passare nella nascente Repubblica di Scalfari.

[Pagina senza pretese di esaustività o imparzialità, modificata 13/08/2023; col colore grigio distinguo i miei commenti rispetto al testo attinto da altri]

Correlati: Scuola di Bologna, Dehoniani, Leitmotiv L3; ermeneutica di rottura, Tradizionetradizionalismo

 

2023.08.13 leggo da fb che padre Louis Bouyer avrebbe detto: il cattolico degli anni 30 e 40 si proponeva la conquista; dopo la guerra ha ripiegato sulla testimonianza; con i preti operai ha tentato la presenza; dopo il CV2° ha scoperto il dialogo; poi ha cominciato a dire che voleva limitarsi ad accompagnare e adesso teorizza la necessità dell'assenza, così il cerchio serio si è chiuso finendo nel nulla. [CzzC: non son certo che siano parole integrali di Louis Bouyer, ma suppongo che egli capisse bene i rischi dell'ermeneutica di rottura, anche perché prima di divenire cattolico era stato ministro luterano, e nel 1972 fu tra i fondatori della rivista Communio; ritengo che oggi incombano più di allora i rischi della nostra protestantizzazione; leggo SettimanaNews (exRegno) illuminare il Schillebeeckx di Concilium e decantare la riabilitazione del teologo Andrés Torres Queiruga per «riformulare e ripensare la fede nel paradigma della modernità»]

 

↑2023.02.01 ricevo da NC estratto da “Il Regno – attualità 16/2021 p.501”: Geraldina Boni, docente di Diritto canonico presso l’Università di Bologna, esplora il difficile rapporto di papa Fr1 con il diritto canonico: (G. Boni, La recente attività normativa ecclesiale: finis terrae per lo ius canonicum? Un’attività normativa per certi versi frenetica, mossa dall’intento riformatore del pontefice, ma che fin dall’inizio ha suscitato sorpresa e crescenti critiche nella canonistica, sia per i suoi contenuti sia per gli aspetti formali che la caratterizzano, ovvero la scarsa trasparenza delle procedure adottate, quasi sempre in deroga alle stesse regole stabilite dal Codice di diritto canonico, la formulazione spesso approssimativa delle norme, che di frequente costringe a successivi interventi correttivi, e le ricorrenti lacune nella tutela dei diritti fondamentali dei fedeli. [CzzC: diffidai di molte pagine de Il Regno che graffiavano il Magistero di GP2° e B16; non ho ancora maturato il convincimento di confidare].

 

↑2022.05.23 <ilfoglio> cita alcuni teologi progressisti (Massimo Faggioli, Thomas Bremer e Regina Elsner, Kristina Stöckl) che hanno pubblicato su Il Regno una lettera di dissenso a Fr1, per accusare il Vaticano di alimentare equidistanza tra Putin e Kiev [CzzC: per attaccare il Papa brandiscono il §2309 del catechismo sulla guerra giusta (“serie possibilità di successo” e non portare a “mali o disordini più gravi del male che si propone di eliminare”), a mio avviso dandosi la zappa sui piedi perché non vediamo ancora l'Ucraina vincere con successo la guerra contro Putin, mentre i mali che stanno accadendo sono assai più gravi di quelli che ci si proponeva di eliminare]

 

2021.11.01 Traggo da Il Regno: Una nazione, una legge: nella nuova Costituzione della Nigeria siano tolti i riferimenti alla sharia: lo chiedono i vescovi cattolici. «Per assicurare la pace e l’unità della nazione si deve porre fine allo status di cui gode l’islam nella nostra Costituzione, imposto in via di fatto».

 

↑2015.07.17 <laNazione>: dopo 60 anni chiude il Regno assieme a "settimana" e "Musica e assemblea". [CzzC: falso annuncio: il Regno non chiuderà. Riguardo a tale rivista appresi di assonanze in ermeneutica di rottura di alcune pagine dehoniane da alcuni membri del mio CPP ante 2010: me le riportavano plaudenti come profetiche; diedero protestanti e laceranti dimissioni nel 2013]

 

↑2010.03.11 estraggo da Noi siamo chiesa alcune voci che raccoglie sotto il titolo di CRITICA TEOLOGICA

- 11/03/2010 Concilio e anarchia secondo Benedetto XVI: dal Medioevo al CV2° quasi mille anni in 30 righe...

- 02/03/2010 Finalmente il Concilio va su Internet! L'articolo di Padre Lorenzo Prezzi su Il Regno 4/2010

- 16/02/2010 A proposito degli abusi e degli scandali dei Gesuiti in Germania

- 11/02/2010 Bertone in Polonia: più spazio ai laici e sinodalità per tutti. Ma sarà vero?

- 10/02/2010 Melloni docet mentre il rito antico imperversa; il fumo delle polemiche nasconde le decisioni?

- 08/02/2010 Burrasche? Vaticane?

- 08/02/2010 Di nuovo sull'aborto e sulla scomunica obbligatoria. È questo il problema dei problemi di oggi?

- 16/01/2010 L'arcivescovo di Firenze ha usato il "sabato" e la legge invece del Vangelo. Ma anche dal punto di vista della legge canonica l'intervento di Betori è  del tutto contestabile. Con Santoro è stata usata un'arroganza simile, mutatis mutandis, a quella di Ruini nel caso Welby

 

1989.05.15 La lettera dei 63 teologi e studiosi (tra i firmatari anche Paolo Prodi) appare in “il Regno-Attualità” n. 10 di oggi: i punti su cui i contestatori fanno leva per ignorare o ridimensionare l'autorità del Pontefice sono così sintetizzabili ... continua qui notando quante firme dalla scuola di Bologna