i VALORI come espressioni della moralità, ma di quale moralità?

Quale moralità se perfino l'unico valore cosiddetto non negoziabile viene negletto e da molte parti perseguitato?

<wikipedia> i valori si originano dalla realtà sociale e politica (organizzazione, leggi, economia, tradizioni, Weltanschauung prevalenti) di una collettività e quindi mutano nel loro percorso storico. I valori morali costituiscono l'oggetto dell'etica che indica i criteri che permettano all'uomo di giudicare i comportamenti propri e altrui. Le norme e i valori morali possono essere oggetto anche della morale ma mentre questa considera le norme e i valori come dati di fatto (condivisi da tutti?), l'etica, oltre a condividere questo insieme, contiene anche la riflessione speculativa su norme e valori.

Per il cristiano la radice dei valori è Cristo-Dio: CONTINUA IN SEGUITO DEL SOMMARIO

[Pagina senza pretese di esaustività o imparzialità, modificata 08/11/2024; col colore grigio distinguo i miei commenti rispetto al testo attinto da altri]

Pagine correlate: relativismo etico, cultura dominante che preferisce la funzionalità alla finalità, lo spirito del mondo che brandisce liberté-egalité dimentico della fraternité tacciata di oscurantismo; «cielo stellato sopra di me, ...», dissentire, correzione fraterna

 

2024.11.08 <provitaefamiglia google> Manifesto valoriale presentato da Pro Vita & Famiglia onlus, Associazione Family Day e Associazione Nazionale Famiglie Numerose in “Umbria per una Regione a misura di Famiglia”: il Manifesto elettorale impegna i firmatari, se eletti, a svolgere le loro funzioni in accordo con i valori delle associazioni su sei fronti:

- la difesa della vita dal concepimento alla morte naturale;

- il sostegno e il rafforzamento delle politiche per la famiglia;

- il contrasto all’utero in affitto;

- la promozione della libertà educativa dei genitori;

- lo stop a finanziamenti pubblici a iniziative che portano avanti l’ideologia gender e Lgbtqia+;

- il contrasto all’iper-sessualizzazione e all’iper-digitalizzazione dei minori.

 

↑2024.07.03 ho ascoltato Mattarella e Zuppi/CEI che a Trieste hanno aperto la 50ª♫ edizione delle settimane sociali cattoliche: «una democrazia della maggioranza sarebbe per definizione una insanabile contraddizione, … occorrono LIMITI alle decisioni della maggioranza, nel senso che non possano violare i diritti delle minoranze e IMPEDIRE che possano diventare, a loro volta, maggioranze». [CzzC: capiamo il buon senso di queste affermazioni, che però - prese alla lettera - si presterebbero a fraintendimenti: qui spiego perché, e aggiungo che il fraintendimento si potrebbe evitare mettendo come LIMITE quei VALORI (a partire dalla libertà di coscienza) «da proteggere anche rispetto al criterio di maggioranza», come precisò Papa Benedetto XVI al Reichstag, citazione che sarebbe stata assai pertinente per l’occasione; ma colà ci sono promoter che applaudono il pulpito del Melloni che palesò dissenso più verso quel Papa che verso i partiti che mirano a diventare maggioranza coalizzandosi coi partiti intentati ad abolire il diritto all’obiezione di coscienza. Negletta la Dottrina Sociale della Chiesa?]

 

↑2023.11.23 <huff, google> Lucetta Scaraffia ritiene Fr1 una catastrofe in Europa e nel mondo: lo critica per la “autoreferenzialità”, per la “ambiguità” davanti alle guerre e all'antisemitismo, ... "È un Papa che odia i valori dell'Occidente. Emerge in maniera sempre più evidente il suo essere anti-occidentale e soprattutto anti-americano. Così facendo, dimentica che l'Occidente è l'unica parte del mondo che ha cercato, seppur in modi limitati e insufficienti, di realizzare i valori della Chiesa[CzzC: ma che ha anche cercato di soffocarne la presenza pubblica, talvolta perfino in complicità silenziosa con sanguinari persecutori]

 

↑2022.08.29 mons. Paglia <yt> ha definito “pilastro della nostra vita sociale” la legge 194/1978; non dissentirei dalle parole del vescovo alla maniera di <centrostudilivatino, timone, nbq, tempi>, perché convengo che tale definizione possa essere vera magari solo da un punto di vista laico e che non possa essere un «giudizio di valore» universale, ma deve essere riconosciuto vero anche dalla ragionevolezza dei cattolici il fatto che sia «praticamente impossibile abolire la 194 in quanto elemento ormai strutturale della legislazione in materia». In tema di aborto battiamoci per la difesa del diritto all'obiezione di coscienza e per il diritto della gestante ad essere più aiutata se desiderasse conservare il concepito; pariamo gli inganni di chi volesse indire un nuovo referendum abrogativo della 194.

 

↑2022.01.19 <repubblica> boom di Pentecostali in America Latina; nati negli USA, hanno oggi 600 milioni di adepti in tutto il mondo [CzzC: cbdi: forse Repubblica scambia ilo numero dei Pentecostali con quello degli evangelici+evangelicali nel mondo]. <mf> Bolsonaro si è fatto ribattezzare pentecostale; si dice che «La Chiesa cattolica ha optato per i poveri e i poveri hanno optato per i pentecostali» e per la dottrina della prosperità; ". <aleteia> in America Latina, i cattolici diminuiscono e aumentano pentecostali ed evangelicali. Perché? Dopo il CV2° si è privilegiata un’azione pastorale rivolta al sociale con un vago discorso sui valori e si sono trascurate le dimensioni dottrinale, mistica e spirituale della religione.

 

↑2020.10.20 <vatican stampa google> l’incontro internazionale per la paceNessuno si salva da solo - Pace e Fraternità”, promosso dalla Comunità di Sant’Egidio, alla presenza del Papa. Tra i partecipanti il Patriarca Bartolomeo I assieme a rappresentanti di islam, ebraismo, buddismo [CzzC: anche sikh e indu. Trovo notevole il discorso di Al-Tayyeb di Al Azhar (che aveva firmato con Fr1 il documento di Abu Dhabi 2019) in riferimento alla globalizzazione che ha fatto strame dei valori umani innalzati dalla religione, emarginata e additata causa di estremismo da quell'ateismo e da quelle filosofie mondane e materiali che sono riuscite ad oscurare ciò che implicano i messaggi celesti, ossia il bene, l’amore, la pace; notevole il riferimento alla decapitazione terrorista del professore: un “terrorista che non rappresenta la religione di Maometto, dal quale l’Imam si dissocia pubblicamente, così come da una “ideologia falsa e perversa”, pur ribadendo “che insultare le religioni e abusare dei simboli sacri sotto lo slogan della libertà di espressione, rappresenta una forma di ambiguità intellettuale e un esplicito appello all'immoralità”. Mi sa che la pace e la dignità umana siano promosse ben più dai leaders religiosi che da quelli laicisti: i have a dream]

 

2019.06.12 <corriere> Luc Montagnier, scienziato agnostico che crede nei miracoli; nel libro di Harrouard il Nobel per la medicina a confronto con il monaco Michel Niaussat su religione, valori e assistenza. E sui miracoli, come quelli di Lourdes: «Ritengo che quando un fenomeno è inspiegabile, ed è accertata la buona fede, non serve a nulla negarlo. Molti scienziati fanno l'errore di rifiutare ciò che non comprendono, ma io non condivido tale atteggiamento e cito spesso le parole dell'astrofisico Carl Sagan: "L'assenza di evidenza non è l'evidenza dell'assenza"

 

↑2019.04.19 Nell’ambito della proposta formativa della diocesiTN "Comunicare comunità", 6 video tutorial sul tema "Chiesa e comunità. Laboratori di comunicazione integrata" realizzati da don Marco Sanavio, già direttore dell'Ufficio diocesano comunicazioni sociali di Padova e attuale docente all' Istituto Universitario Salesiano di Venezia e Verona. Qui il link al primo video con 6 termini chiave dal testo di CardioMarketing di Patrizia Menchiari: ascolta, coinvolgi, racconta, delizia (stupisci), impara, orienta; quante vote la ns comunicazione è strumentale piuttosto che essere un coinvolgimento personale che ci permette di condividere valori e farne terreno fertile per coltivare relazioni?

 

↑2018.10.23 <sbs> Il multiculturalismo? La via peggiore all'integrazione. "Non c'è fede che tenga - Manifesto contro il multiculturalismo" è il titolo provocatorio dell'ultimo libro di Cinzia Sciuto, filosofa e editrice di MicroMega: l’approccio multiculturalista, adottato dai governi di sinistra, e dall’immigrazionismo, si basa sull’accettazione acritica delle diverse culture, da tutelarsi “a priori”, anche senza entrare nel merito dei valori e dei principi che rappresentano. Questo atteggiamento di "non interferenza" è particolarmente ingiusto nei confronti delle donne che vengono lasciate a se stesse all'interno di certe culture che violano i loro diritti. Se si considera l’avanzata dei governi populisti di destra, che si è verificata nella maggior parte dei paesi occidentali e non solo, appare chiaro che la visione multiculturalista ha spinto la gente ad abbracciare l’approccio identitario delle destre che si basa sulla protezione della propria cultura e dei simboli che la caratterizzano (per esempio, il crocifisso in classe) ed il rifiuto del “diverso”, vissuto come una minaccia per i propri valori.

 

↑2018.10.13 <cl.ABC> Carrón: Chiesa e società: davanti a uno stesso crocevia: «I valori che sostenevano la nostra costruzione comune sono stati indeboliti. La Chiesa e la società hanno lo stesso problema». Purtroppo molti hanno incontrato o continuano a incontrare un cristianesimo ridotto a un insieme di proibizioni o idee astratte. A chi può interessare, se non serve ad affrontare «la vita che taglia le gambe» (C. Pavese)? I primi «Credettero per quello che Cristo era. Credettero per una presenza (…) con una faccia ben precisa, una presenza carica di parola, cioè carica di proposta (…), carica di significato» (L. Giussani).

 

↑2018.02.11 <youtube, fb> intolleranza islamista in TV: un giovane egiziano viene umiliato come demente, fomentatore di idee distruttive e cacciato dallo studio TV perché aveva osato dire che «non ho bisogno della religione per avere valori morali o per essere un produttivo membro della società» [CzzC: cari atei: bastonate il cristianesimo, ancorché abbia fondato la separazione tra Cesare e Dio e protegga la libertà di coscienza, che vorreste abolire, ma non sentiamo la vostra flebile voce di fronte a milioni di casi come questo e peggio, indicatori di uno scontro di civiltà: anche voi in opportunistica arrendevolezza come quelli di CH?]

 

↑2014.02.01 <aggiornamentisociali> Nell'intervista di papa Fr1 al direttore del Corriere della Sera: «Non ho mai compreso l'espressione "valori negoziabili". I valori sono valori e basta, non posso dire che tra le dita di una mano ve ne sia una meno utile di un'altra. Per questo non capisco in che senso vi possono essere valori negoziabili. Quello che dovevo dire sul tema della vita, l'ho scritto nell'Esortazione Evangelii Gaudium». [CzzC: forse qui Fr1 parla così per ingraziarsi i lontani, ma mi parrebbe inopportuno mortificare i vicini sul discernimento di priorità valoriali, considerato anche che un valore caro ad un individuo o ad una weltanschauung potrebbe essere considerato disvalore da un'altra persona o ideologia o religione]

 

↑2012.04.02 Volantone di Pasqua 2012: «Quello che abbiamo di più caro nel cristianesimo è Cristo stesso». Qui Solov’ëv ci ricorda che anche nell’ordine della fede ci si può lasciar sviare da elementi secondari: le interpretazioni, i valori, ... continua in seguito del sommario

 

------------------------------------

SEGUITO DEL SOMMARIO

Da questo volantone di Pasqua che riprende la risposta starets all’imperatore «Grande sovrano! Quello che abbiamo di più caro nel cristianesimo è Cristo stesso» annoto che qui Solov’ëv ci ricorda che anche nell’ordine della fede ci si può lasciar sviare da elementi secondari: le interpretazioni, i valori, le modalità aggregative, e le capacità realizzative, il riconoscimento sociale, tutta roba che non mette in discussione il nichilismo del pensiero imperiale e che non lo disturba nel suo predominio. Nemmeno i due valori non negoziabili lo starets metterebbe davanti a Cristo, ma Cristo ci aiuta a promuoverli assieme agli uomini di buona volontà e assieme ad altre espressioni della moralità, lieti che anche i non credenti li abbiano sottoscritti come pilastri della nostra dichiarazione universale dei diritti umani