SUSSIDIARIETÀ VERTICALE: è diversa dalla sussidiarietà orizzontale
[CzzC: purtroppo accade che un certo laicismo, pur lodevolmente promuovendo la sussidiarietà verticale, aborrisce a tal punto la sussidiarietà orizzontale, soprattutto se di ispirazione cattolica, che, non solo ne contrasta le opere anche a colpi di referendum abrogativi del loro sostegno pubblico, ma, col classico inganno indicativo di potenti matrici, aziona l’alterazione del significato delle parole, usurpando il significato del termine sussidiarietà orizzontale]
[Pagina senza pretese di esaustività o imparzialità, modificata 09/02/2024; col colore grigio distinguo i miei commenti rispetto al testo attinto da altri]
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↑2010.09.15 significato orizzontale e verticale del termine sussidiarietà
- oggetto naturale di qualsiasi intervento dello stato è quello di aiutare in maniera suppletiva le membra del corpo sociale, non già distruggerle e assorbirle (Quadragesimo anno).
- «il governo civile opera contro il suo mandato, quand'egli si mette in concorrenza con i cittadini, o colla società ch'essi stringono insieme per ottenere qualche utilità speciale; molto più quando, vietando tali imprese agli individui e alle loro società, ne riserva a sé il monopolio» (Rosmini).
- «i mali cominciano quando invece di fare appello alle energie e alle iniziative di individui e associazioni, il governo si sostituisce ad essi quando invece di informare, consigliare e, all'occasione, denunciare ...» (J. S. Mill pubblica)
- SUSSIDIARIETÀ VERTICALE
enfatizzata nella legislazione nazionale ed europea con riferimento ai rapporti tra LIVELLI ISTITUZIONALI della Pubblica Amministrazione (l’Ue non faccia ciò che san fare meglio i singoli stati e questi lascino a regioni e comuni l’autonomia per fare al loro livello ciò che può essere fatto meglio che concentrato al livello istituzionale superiore, cui spetta comunque il ruolo di controllo e coordinamento tra sottostanti livelli).
Ad esempio la trentina LEGGE3 sulle comunità di Valle parla di LIVELLI ISTITUZIONALI, non di corpi sociali autonomi rispetto alla Pubblica Amministrazione: cerca di efficientarla con una maggiore articolazione della sussidiarietà verticale.
<europa>: La SUSSIDIARIETÀ VERTICALE (tra livelli istituzionali della P.A.) ha un significato diverso dal principio di sussidiarietà dei corpi intermedi della SOCIETA' rispetto alla P.A. Il principio di sussidiarietà è definito dall'articolo 5 del trattato che istituisce la Comunità europea. [CzzC: inteso come VERTICALE, ma non definito tale perché il legislatore UE contempla solo IL SUO significato di sussidiarietà; lo statalismo neglige la sussidiarietà orizzontale, come intesa dalla DsdC] Esso mira a garantire che le decisioni siano adottate il più vicino possibile al cittadino [CzzC: sottinteso "al LIVELLO ISTITUZIONALE più vicino", quindi sempre di livelli istituzionali della P.A. si intende, non di corpi intermedi della società], verificando che l'azione da intraprendere a LIVELLO comunitario sia giustificata rispetto alle possibilità offerte dall'azione a LIVELLO nazionale, regionale o locale. Concretamente ciò significa che nei settori che non sono di sua esclusiva competenza l'Unione interviene soltanto quando la sua azione è considerata più efficace di quella intrapresa a LIVELLO nazionale, regionale o locale.