La VERITÀ NUOCE AL DIALOGO? Sì secondo Renner? Le religioni dovrebbero rinunciare alla loro verità pro pace?
I cristiani sarebbero perseguitati perché pretendono vero il loro credo? La cultura dominante vuole che le religioni rinuncino alla pretesa di verità, e lo pretende soprattutto dai cristiani (dagli islamisti meno perché si vendicherebbero fisicamente) e accusa i cristiani di essere causa delle persecuzioni subite, perché sostengono la verità della loro religione (accusa soprattutto i cattolici che col Papa ciò affermano più esplicitamente) anziché percepirla come una tra le tante opinabili in quanto l’autentica verità su Dio sarebbe irraggiungibile e inoltre la rinuncia alla pretesa di verità sarebbe indispensabile per la pace. E la Clinton sermona che i governi devono utilizzare le loro risorse coercitive per ridefinire i dogmi religiosi tradizionali. Il Card. Turan insiste invece sull’inevitabilità di un «dialogo disarmato, con una concezione non aggressiva della propria verità e, tuttavia, non disorientati» <Repubblica 27/07/2016>.
Siccome anche per me vale “amicus plato, sed magis amica veritas” oso rispondere alla domanda “come potremmo favorire il riformarsi dell’educazione islamica?” Sempre tenendo aperto il dialogo, direi, con anche il coraggio di tentare correzione fraterna (reciprocabile) a chi educasse come costei qui e costui qui.
→Convengo con questo aforisma di Edith Stein: «Non accettate nulla come verità che sia privo d’amore. E non accettate nulla come amore che sia privo di verità. L’uno senza l’altro diventa una menzogna distruttiva».
[Pagina senza pretese di esaustività o imparzialità, modificata 10/06/2024; col colore grigio distinguo i miei commenti rispetto al testo attinto da altri]
Pagine correlate: maestri di dubbio, cos’è la verità, Discernimento, Razionale&Ragionevole, fede e ragione, Caritas in veritate, libertà inseparabile da verità, la correzione fraterna; coercitività, libertà religiosa, doc Abu Dhabi 2019
↑2023.05.23 <cl-G.Cesana> la verità può essere divisiva, eppure resta la cosa di cui abbiamo più bisogno. L’amore all’altro non è semplicemente un’emozione o una carezza, ma anche un giudizio (talvolta duro) che impegna a cercare insieme il destino comune, appunto, la verità per cui siamo fatti.
↑2022.12.31 riassumo questo <youtube♫> dove Odifreddi parla del suo rapporto con il papa emerito, spentosi oggi: tutto è iniziato dalla risposta di B16° al mio «caro papa ti scrivo»; ci siamo scambiate molte lettere, io logorroico, lui conciso: è stato un dono inaspettato potermi confrontare io anticlericale con un grande teologo; ci siamo trovati molto bene ed abbiamo continuato ad interloquire fino allo scorso anno quando la sua salute stava declinando; abbiamo deciso di pubblicare queste lettere (prefazione di Ravasi / cortile dei gentili): affrontavamo a viso aperto le contraddizioni e le critiche. Le mie prime lettere sulla religione erano urticanti, ma dopo che B16 ha risposto … è stata una fortuna che io abbia potuto …
↑2016.09.12 Suppongo che tu ti riferisca a queste parole di Fr1.09/09, caro Socci, quando scrivi la verità divide, quindi i cattolici dividono: quando gli eretici ariani nel IV sec prevalevano nella Chiesa, Atanasio si alzò in difesa della verità, fu scomunicato e infamato come divisivo ... [CzzC: condivido Atanasio, ... ma non la spocchia con cui tanti tuoi fans, caro Socci, ti si accodano per irridere l’attuale Magistero petrino come eretico ... continua]
↑2016.07.27 <Repubblica> Jean-Louis Tauran: "Un altro passo verso l'abisso, ma per interrompere la catena infinita della ritorsione e della vendetta l'unica strada percorribile è quella del dialogo disarmato. In sostanza, a mio avviso, dialogare significa andare all'incontro con l'altro disarmati, con una concezione non aggressiva della propria verità, e tuttavia non disorientati che è l'atteggiamento di chi pensa che la pace si costruisce azzerando ogni verità".
↑2015.05.14 Chi vorrebbe un governo coercitivo delle religioni? Potenti illuminati come ad es Hillary: «i governi devono utilizzare i loro strumenti e le risorse coercitive per ridefinire i dogmi religiosi tradizionali» continua
↑2014.10.23 La verità nuoce al dialogo e alla pace? Benedetto XVI: <kath.net> «Davvero la missione è ancora attuale? Non sarebbe più appropriato incontrarsi nel dialogo tra le religioni e servire insieme la causa della pace nel mondo? La contro-domanda è: il dialogo può sostituire la missione? Oggi in molti, in effetti, sono dell’idea che le religioni dovrebbero rispettarsi a vicenda e, nel dialogo tra loro, divenire una comune forza di pace. In questo modo di pensare, il più delle volte si dà per presupposto che le diverse religioni siano varianti di un’unica e medesima realtà; che “religione” sia il genere comune, che assume forme differenti a secondo delle differenti culture, ma esprime comunque una medesima realtà. [CzzC: corrisponde al Letimotiv in titolo della cultura dominante masso-illuminata]. La questione della verità, quella che in origine mosse i cristiani più di tutto il resto, qui viene messa tra parentesi. Si presuppone che l’autentica verità su Dio, in ultima analisi, sia irraggiungibile e che tutt’al più si possa rendere presente ciò che è ineffabile solo con una varietà di simboli. Questa rinuncia alla verità sembra realistica e utile alla pace fra le religioni nel mondo. E tuttavia essa è letale per la fede. Infatti, la fede perde il suo carattere vincolante e la sua serietà, se tutto si riduce a simboli in fondo interscambiabili, capaci di rimandare solo da lontano all’inaccessibile mistero del divino»
↑2014.04.27 Per Cattani sul settimanale diocesano VT#17 la verità su Dio sarebbe irraggiungibile: egli sostiene che prima di discutere sulle cose che riguardano Dio, bisogna premettere sempre un “se così si può dire” [CzzC: non mi pare che gli apostoli e i primi cristiani si siano preoccupati di anteporre in agorà questa premessa].
↑2013.06.23 Il Renner, cui avevo chiesto perché sostenesse che i cristiani siano perseguitati in quanto sono stati i primi a dire che la loro religione era l'unica vera, è tanto convito della sua asserzione che mi dice: «Chieda al Papa e vedrà che sarà d’accordo anche lui». Ritenendo che per la ragione addotta da Renner i cattolici siano più perseguitati dai massoni che dagli islamici o dagli induisti, mentre riusciamo a collaborare con islamici e induisti di buona volontà, tutti certi della verità del nostro credo, il che anche valorizzando gli agnostici tessitori di dialogo pro bene comune, pur sentendomi preso da Renner per i fondelli, ottempero al suo imperativo ponendo la domanda a Roma che mi rimanda al mio Vescovo, dal cui Ufficio catechistico la chiosa «In questi giorni sono entrambi molto occupati».