RAGIONE E RAZIONALITÀ, ragionevole e razionale, termini non equivalenti

Razionale a mio avviso non coincide con ragionevole, nel senso che ragionevole mi parrebbe comprendere il razionale, ma la razionalità non esaurirebbe la ragione; il mondo reale esiste a prescindere dalla nostra capacità di misurare le cause-effetto nelle interazioni tra le sue componenti, ed intenderei per strettamente razionale ciò che è osservabile, misurabile e %predittibile secondo il metodo scientifico.

Nota che reason in inlgese significa sia ragione sia motivo nel senso causale.

Tanti epistemologi sanno spiegare ben meglio di me il significato dell’aggettivo razionale e tanti filosofi negligerebbero affermarlo diverso rispetto all’aggettivo ragionevole, ma, ... CONTINUA IN SEGUITO DEL SOMMARIO

[Pagina senza pretese di esaustività o imparzialità, modificata 21/04/2024; col colore grigio distinguo i miei commenti rispetto al testo attinto da altri]

Pagine correlate: conoscenza, logica, educazione; causalità, what if? verità; oggettività, scienza, il coraggio della certezza, fede e ragione, oscurantismo, giustizia amministrata

 

2023.12.02 Cosa intende la sociologa Hervieu-Léger con «Secolarizzazione non è l’ultima parola»? <avvenire> Il paradigma della secolarizzazione irreversibile delle società (coltivato più in Europa che in USA) si evidenziava in una sorta di trionfo della razionalità scientifico-tecnica, ma anche dell’affermazione dell’autonomia dell’individuo, con uno slittamento crescente dei fenomeni religiosi nella sfera più intima. Ma fra la fine degli anni Settanta e gli anni Ottanta è crollato il mito del progresso illimitato ed oggi la secolarizzazione viene vista ormai più come una sorta di deregolamentazione del credere, che come fenomeno irreversibile. Mettere in evidenza la specificità delle religioni storiche significa pure ricordare che i sistemi istituzionali legati ad esse hanno modellato la cultura europea e occidentale. Persino in Francia, la matrice culturale delle istituzioni è largamente ispirata al modello della Chiesa Romana, come aveva già notato Émile Durkheim.

 

↑2023.05.03 <cl> prefazione di Bergoglio al libro "Il senso religioso" di Giussani. «Chi sono? Perché la presenza del male? Cosa ci sarà dopo questa vita?». Sono domande che scaturiscono dalla esigenza di senso che da sempre urge nel cuore dell’uomo nelle varie culture: dalla risposta a tali domande non censurate dipende l’orientamento da imprimere all’esistenza. È ragionevole porsi queste domande, "ragionevole – forziamo l’espressione –, ma non raziocinante", parliamo di una ragione che non si esaurisce nel metodo scientifico o filosofico; un ragionevole che, per arrivare alla conoscenza, esercita il vivere insieme una compagnia vivace che, attraverso molteplici esperienze e segni, permette di arrivare a quella che Giussani chiama «certezza morale - esistenziale», che suscita stupore: solo nell’incontro si placa la mia sete. [CzzC: bello anche questo commento di Costantino Esposito, ma avrei preferito che distinguesse tra razionale e ragionevole come ha fatto Bergoglio].

 

2021.09.20 h20:30 Il Centro Culturale Rebora propone la presentazione del libro di Paolo Musso "La scienza e l’idea di ragione". <sussidiario> Com’è possibile che la filosofia della scienza contemporanea sia giunta a negare il valore conoscitivo della scienza? Dal positivismo logico del Circolo di Vienna al falsificazionismo popperiano fino alla svolta relativista dell’epistemologia contemporanea (vedi Thomas Kuhn) relativista perfino nella comunicazione razionale. Di qui la necessità di recuperare un’idea di ragione più adeguata, che riconosca la sua capacità di rapportarsi direttamente con la realtà e non solo con le teorie. [CzzC: seguii/web ma rimasi deluso dalle digressioni mal giustificate sui rimedi anti-covid, quasi fosse un NoVax modo Salvini; vedi altro mio commento in "incontri"; appunti]

 

2020.09.07 articolo di Christophe Calvé sul linguaggio impoverito <google ilfendente italiaoggi> che ostacola il ragionamento e il pensiero critico; il QI (quoziente di intelligenza) è in calo nei paesi più sviluppati: inversione dell’effetto Flynn; le masse incolte sono più facilmente manipolabili. [CzzC: la logica si avvale del logos nella ricerca del vero, ben più che di immagini ed emozioni, le quali però sono più funzionali per ottenere prestazioni preordinate: vedi vari tipi di condizionamento (da Pavlov/Skinner in poi) praticati nell'addestramento degli animali e nella pubblicità]

 

↑2020.02.27 rinviato l'incontro con l'autore del libro "La scienza e l'idea di ragione"; <dalla copertina>: Paolo Musso giunge alla sorprendente conclusione che non esiste una sola modernità, ma due: la prima, figlia della scienza sperimentale galileiana e basata su un’idea di ragione costitutivamente aperta alla realtà, all’esperienza, all’imprevisto, al mistero, ...; la seconda, figlia del razionalismo cartesiano, è basata su un’idea di ragione “misura-di-tutte-le cose”; fa emergere grandezze e limiti sia di Galileo che di Cartesio (la mosca sul soffitto di Cartesio e altri aneddoti interessantissimi) e fa capire la relatività anche a chi di fisica capisce poco; chiarisce le origini e gli sviluppi di correnti di pensiero che sottendono anche la nostra cultura contemporanea. [CzzC: forse non sbaglio a distinguere tra ragione e razionalità nell'ambito della conoscenza e suoi derivati]

 

↑2020.01.05 traggo dal <foglietto La Domenica> John Henry Newman (1801-1890) è stato un instancabile e appassionato ricercatore della verità: un “Ulisse cristiano” (san Giovanni Paolo II). Nato a Londra, venne ordinato sacerdote anglicano ... Nel suo cammino alla ricerca della verità approdò, quarantenne, al cattolicesimo nel 1845 ... Nel 1879 fu elevato alla porpora cardinalizia dal papa Leone XIII. Superando le varie forme di razionalismo e di fideismo, giunse a un pensiero che coordinava e legava strettamente fede e ragione. Newman sostiene con vigore “il primato della coscienza”. La coscienza è l’eco della voce di Dio dentro il cuore dell’uomo: tutt’altro che una via della soggettività, è invece una via dell’obbedienza alla verità oggettiva. ... Anticipando alcune prospettive del Concilio, è stato un punto di riferimento autorevole per la teologia del XX secolo. ... È stato proclamato beato da papa Benedetto XVI nel 2010 e, successivamente, canonizzato da papa Francesco il 13 ottobre 2019. Mons. Giuseppe Greco

 

↑2017.05.09 <cl>: cosa c’entra Violante con Carrón e Bersanelli? A partire dalla crisi del mondo nato dall'Illuminismo, discutono di educazione, libertà, ragione e dell’importanza di «parlare con chi è diverso da noi». Cronaca e video integrale del dialogo

 

2017.01.16 «solo il cuore conosce» suona come un’affermazione più poetica che scientifica, ma è metafora di un rapporto tra il sapere e il credere; frase emblematica de “Il piccolo principe” <trailer> trasmesso stasera da <Canale5, sussidiario>. Mi ricorda il «Si vede bene solo con il cuore; l’essenziale è invisibile agli occhi» (Antoine de Saint-Exupéry)

 

↑2016.10.18 <yt, google, gonews> “Quando vedo dei fenomeni che non riesco a spiegarmi e vedo dei legami tra persone che non riesco a spiegarmi parlo della massoneria. Purtroppo sono un animale razionale [CzzC: apprezzo questa sana razionalità] e faccio fatica a capire alcune cose”. Lo ha detto il banchiere Alessandro Profumo, ex presidente di Mps, intervistato alla trasmissione ‘di Martedì’.

Vedevo e ho visto delle scelte di persone basate su motivi che non riuscivo a capire” e una volta eliminati i criteri della competenza e del merito “restavano le appartenenze”.

A Siena in genere si pensa che le appartenenze fossero quelle del vecchio partito comunista poi scavi e scopri che c’è una trasversalità ad esempio. Ma come mai c’è questa trasversalità?” si è chiesto Profumo. In ogni caso “qualcuno che è venuto da me e mi ha detto sono massone non c’è mai stato”.

 

↑2016.02.24 <filosofiaescienza>: L’idea dell’ onnipotenza della razionalità così come quella dell’assoluta impotenza della ragione umana, non appartiene ai grandi scienziati (e neppure ai grandi filosofi), socraticamente convinti che più si penetra nella conoscenza, più si scopre la profondità del reale: vedi ad esempio qui scienza bellezza e mistero secondo Newton, Curie, Heisenberg. <aleteia/Agnoli>: scienziati credenti (e oranti <zenit>) che hanno cambiato la storia dell’umanità

 

↑2015.09.12 <interris>: nove anni fa la lezione di Ratisbona di Papa Benedetto XVI: sì fede-ragione, no violenza in nome di Dio: il 12/09/2006 Ratzinger si esprimeva in maniera lungimirante mirando ad ampliare un concetto di ragione spesso distorto o autolimitato, ma anche a favorire il dialogo tra i popoli, le culture e le fedi, necessario per combattere le violenze della guerra. Il punto focale del discorso di Ratzinger è la ragionevolezza della fede. Per il Pontefice emerito “non agire secondo ragione è contrario alla natura di Dio”, distinguendo tra una “ragione ristretta”, tipica del mondo scientifico, [CzzC: che chiamo razionalità] ed una “ragione estesa” che può essere trovata soltanto in Dio e racchiude in se stessa anche la prima.

 

↑2015.09.10 Difesa laica della dignità della persona, che è ben più di una scimmia nuda: appelliamoci al residuo lumicino di ragione per salvare la dignità della persona che il montante individualismo trascina a bestialità. Vedi anche bandiere uteri.

 

↑2015.08.10 Se tu avessi voglia di leggere un mio lungo botta e risposta su ragione e oggettività con un agnostico che le contrappone alla fede, eccolo qui con sgamatura finale ...

 

↑2015.04.23 <libertàepersona>.Carlo Rovelli, fisico divulgatore con pretese di filosofo, su il Sole 24 ore del 12 aprile voleva documentare che Einstein fosse ateo. Ma numerose sono le attestazioni del non ateismo di Einstein. As esempio: «Anche se gli assiomi della teoria sono imposti dall’uomo, il successo di una tale costruzione presuppone un alto grado d’ordine del mondo oggettivo, e cioè un qualcosa che, a priori, non si è per nulla autorizzati ad attendersi. È questo il “miracolo” che vieppiù si rafforza con lo sviluppo delle nostre conoscenze. È qui che si trova il punto debole dei positivisti e degli atei di professione, felici solo perché hanno la coscienza di avere, con pieno successo, spogliato il mondo non solo degli dèi, ma anche dei miracoli. Il fatto curioso è che noi dobbiamo accontentarci di riconoscere “il miracolo” senza che ci sia una via legittima per andare oltre. Dico questo perché Lei non creda che io – fiaccato dall’età – sia ormai facile preda dei preti» [CzzC: per via legittima Einstein intendeva via razionale, ma ben sapeva che il ragionevole non si esaurisce nel solo razionale]

 

↑2015.01.22 Cos’è la conoscenza della verità? Adaequatio rei et intellectus diceva Isaac Israeli ben Solomon già nel secolo IX, ma la cultura dominante oggi ha cominciato a negare la possibilità di percepire l’oggettività e a sostenere che si tratta di un’illusione <tempi>: la ragione si sta staccando dalla verità delle cose, collegandosi a mere predilezioni soggettive e ad una legge da osservare come “mera” tecnica del vivere: vedi Hannah Arendt 1961 “la banalità del male” (delitti mostruosi possono essere compiuti attraverso la cooperazione di gente del tutto normale, tramite la semplice, indifferente, obbedienza “burocratica”, non pensante, alla lettera di una legge non più fondata su evidenze dimostrate dal reale e ormai solo sottomessa alla cogenza della volontà dello Stato, al potere dominante, cui fa comodo sostenere l’animalismo per egemonia sulla persona, alterare il significato delle parole, affermare una tecno-economia che giuridifica il corpo come prodotto proliferando nuove pretese giuridiche soggettive. continua

 

↑2014.02.27 <disucss> Weltanschauung + Ragione = Comportamenti: l’uso della ragione, linguaggio universale, applicato a visioni del mondo (Weltanschauung) diverse, conduce a risultati (comportamenti) con effetti anche assai diversi rispetto al bene comune. [CzzC: discuto: continua]

 

↑2013.07.gg <youtube>: Carlo Sini - "Husserl e la Lebenswelt" - Lez. 5 - @Filosofia e Metodo. “La crisi delle scienze europee” titolava Husserl. Non una crisi di efficienza né di opposizione al positivismo, ma una mancanza di senso complessivo del sapere, della ragione filosofica, rintanatasi in specializzazioni sempre più efficienti, ma prive di senso complessivo dell’essere e della vita umana. Se le domande sono di finalità, di senso, vengono rinviate alla stanza accanto. Da un lato il successo, dall’altro la frana nichilistica: Galileo fu scopritore e ricopritore al tempo stesso. Husserl chiamava questo Il problema dei plena. E poi ancora l’esperienza, che se concepita come meramente soggettiva, esiterebbe a dispregio della doxa, ma la vita agisce con la sapienza quotidiana che non ha bisogno della fisica pura, pur grati verso le conquiste della scienza, senza presumere che l’unica vera sia solo quella obiettiva.

 

↑2010.12.24 <yt♫> Prof. Massimo Cacciari: Il capitalismo tra etica cattolica ed etica calvinista. Annoto il commento di Lucio  Garofalo: nel suo celebre saggio "L'etica protestante e lo spirito del capitalismo" Max Weber identificò nel lavoro quale valore in sé, l'essenza stessa e lo spirito originario del capitalismo, da ricondurre all'etica protestante, nella fattispecie all'etica calvinista del lavoro ... La mentalità calvinista costituì un fattore culturale insito e diffuso che svolse una funzione quasi propedeutica alla formazione della mentalità capitalistica, ovvero della razionalità di matrice economica ed utilitaristica.

 

↑2010.05.31 <Oasis>: Al-Jabri, il filosofo della “Critica della ragione araba” e il suo contributo-ponte tra il pensiero europeo e arabo. Martedì 4 maggio si è spento, all’età di 74 anni, Muhammad ‘Abid al-Jabri, uno tra i più fecondi e discussi intellettuali contemporanei del mondo arabo islamico. I suoi scritti sono diffusi in tutto il Medio Oriente da più di vent’anni e continuano a rappresentare un punto di riferimento per la filosofia araba (moderata). <reset2011>:  al-Jabri ritiene che la difficoltà attuale del pensiero arabo-islamico a conciliarsi con la contemporaneità dipenda dalla perdita progressiva di quella dimensione razionale e scientifica del pensiero islamico che aveva invece ispirato pensatori come Averroè, Ibn Hazm e Avempace, che non riuscì a vincere l’inclinazione allo gnosticismo e all’irrazionalismo spiritualista della filosofia islamica orientale, il cui predominio nei secoli avrebbe prodotto quell’«oscurantismo irrazionale» che il potere e la mala politica hanno potuto sfruttare a proprio vantaggio, travisando i messaggi originari della religione islamica

 

↑2009.12.04 <cesnur cattolic> La Chiesa difende la ragione. Dal «Secolo dei Lumi» a Papa Benedetto XVI (di Massimo Introvigne): conferenza nel quadro della manifestazione Un anno, un secolo. 2009 – Il Settecento «Il Secolo dei Lumi» - Desenzano del Garda (Brescia), 4 dicembre 2009

 

↑2007.09.26 traggo da <Repubblica>: Galimberti: L'anima. Se la Chiesa impone la sua verità. A questo proposito voglio ricordare che Tommaso d'Aquino, commentando Paolo di Tarso, dice che la fede, a differenza della scienza espressa dalla ragione umana conduce in captivitatem omnem intellectum, cioè rende l'intelletto prigioniero di un contenuto che non è evidente, e che quindi gli è estraneo (alienus) [CzzC: commento le argomentazioni di Galimberti discernendo su Magistero, fede e ragione, metodo scientifico, verità scientifiche, trascendenza; continua qui]

 

↑2006.02.15 ~dataCirca <academia.edu> Max Weber aveva torto. Massimo Introvigne fa una recensione di The Victory of Reason di Rodney Stark. Non è vero che il capitalismo sia nato nel mondo protestante per modernizzare la vecchia e polverosa Europa cattolica, è tesi abbandonata da storici e sociologi dell’economia. A parte che Weber attribuiva l’invenzione dell’economia moderna alla seconda generazione, battista e metodista, del protestantesimo - non già alla prima, luterana - Rodney Stark dimostra che il capitalismo era già fiorente secoli prima della sua presunta nascita: il cattolicesimo è alle origini non solo del capitalismo, ma anche della scienza e della nozione di libertà personale - senza le quali il capitalismo non sarebbe mai sorto – e dall’altra che, semmai, il protestantesimo ha danneggiato l’economia moderna nascente e ne ha ritardato il progresso.<wikipedia> Max Weber 1864-1920 fu sociologo, filosofo, economista, storico tedesco; con la sua opera L'etica protestante e lo spirito del capitalismo, Weber studiò la sociologia della religione, sostenendo che la religione fosse una delle ragioni per cui le culture dell'Occidente e dell'Oriente si sono sviluppate in maniera diversa, e sottolineava l'importanza di alcune particolari caratteristiche del Protestantesimo ascetico che portarono allo sviluppo del capitalismo, della burocrazia e dello Stato razionale e legale nei paesi in primo luogo europei].

 

2005.04.01 <espresso> J.Ratzinger a Subiaco nel Monastero di Santa Scolastica: in quanto religione dei perseguitati e universale, il Cristianesimo ha negato allo Stato il diritto di considerare la religione come una parte dell’ordinamento statale, postulando così la libertà della fede. Ha sempre definito gli uomini, tutti gli uomini senza distinzione, creature di Dio e immagine di Dio, proclamandone in termini di principio, seppure nei limiti imprescindibili degli ordinamenti sociali, la stessa dignità. In questo senso l’ILLUMINISMO è di origine cristiana ed è nato non a caso proprio ed esclusivamente nell’ambito della fede cristiana. Laddove il cristianesimo, contro la sua natura, era purtroppo diventato tradizione e religione di Stato ... la voce della ragione era stata troppo addomesticata. É stato ed è merito dell’illuminismo aver riproposto questi valori originali del cristianesimo e aver ridato alla ragione la sua propria voce. Il Concilio Vaticano II, nella costituzione sulla Chiesa nel mondo contemporaneo, ha nuovamente evidenziato questa profonda corrispondenza tra cristianesimo ed illuminismo, cercando di arrivare ad una vera conciliazione tra Chiesa e modernità, che è il grande patrimonio da tutelare da entrambe le parti. Con tutto ciò, bisogna che tutte e due le parti riflettano su se stesse e siano pronte a correggersi. Il cristianesimo deve ricordarsi sempre che è la religione del logos ... [CzzC: appresi della suddetta conferenza da una catechesi di frate GB]

 

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SEGUITO DEL SOMMARIO

Tanti epistemologi sanno spiegare ben meglio di me il significato dell’aggettivo razionale e tanti filosofi negligerebbero affermarlo diverso rispetto all’aggettivo ragionevole, ma, pur non presumendomi competente abbastanza per tale discettazione, trovo utile per le mie riflessioni distinguere i due termini dando loro un'accezione che derivo dalla mia formazione scientifica e umanistica nonché dall’esperienza concreta, ancorché magari non accademicamente condivisa.

L’aggettivo razionale attiene al metodo scientifico (o empirio-matematico) e significa “osservabile, misurabile, equazionabile, riproducibile”. L’aggettivo ragionevole comprende il razionale, ma anche oltre: ad esempio non esiste l’equazione dell’amore, eppure mi pare oltremodo ragionevole amare; le espressioni razionali dovrebbero trovare concordi tutti gli umani acculturati col metodo empirio-matematico, ma non sarebbe ragionevole ritenere che tutto il reale sia solo ciò che è, o si presume che sarà a breve, razionalmente conoscibile.

La filosofia non sarebbe ragionevole? Certamente non la definirei razionale nel senso suddetto, ma vedi qui ad esempio come la pensava Husserl in merito.

La fede sarebbe irragionevole? Non direi, a sentire tanti che vi hanno trovato la ragione della propria esistenza, anche se non mi pare che sia razionale nell’accezione suddetta.

Spesso si scambia razionale per scientifico, ma non tutto ciò che si ammanta di scientificità è propriamente razionale, perché gran parte del nostro scibile, anche il più devoto alla dea ragione, non è ancora descrivibile in equazioni matematiche e in larga misura tende ad approssimarsi al massimamente probabile nelle condizioni al contorno note oggi (e che non sono la totalità dei fattori influenti sull’esito) e/o preferite all’occorrenza, per non parlare

- dell’economia, che, pur scudandosi con i calcoli dei più potenti elaboratori parrebbe in balia dei capricci di politici, di cinici speculatori e di egoismi generazionali oltre che regionali: leggiamo che «la credibilità delle previsioni economiche è inversamente proporzionale alla loro pretesa scientificità»

- dell’amministrazione della giustizia, che, pur sprecando aggettivi del tipo certo, obiettivo, inoppugnabile, scientifico, ... , finisce per creare il caso Tortora quando va male, o la strage di innocenti quando va peggio.

Ragionevole non si oppone solitamente a razionale, ma lo supera in efficacia pro vero bene comune o pro male minore, perché la ragionevolezza solitamente contempla anche categorie di giudizio trascurate dalla pura razionalità, come le categorie valoriali sottese da criteri di finalità in dominio spazio-temporale tendente all’infinito, mentre la razionalità opera preferibilmente con criteri di causalità e funzionalità nel breve termine. Ad esempio?

- Secondo strategie razionali Obama avrebbe scatenato l’escalation militare in Siria, il che, per causa-effetto, lo avrebbe favorito in geopolitica con i potentati filo turco-wahhabiti e nella contesa interna coi Repubblicani sullo shutdown federale; ma la ragionevolezza di un popolo in preghiera silenziosa attorno ad un Papa disarmato, ha fortunatamente prevalso, anche se qualche razionale sostiene che il masso Nobel Pace non desistette per quella preghiera, ma per causa-effetto del no di Mosca.
Nella fattispecie preferisco la ragionevolezza degli umili a certe pretese razionalità vantate dai
potenti, peraltro fallimentari in affini escalation militari, che dell’ingerenza umanitaria avevano solo il pretesto.

- Ma, a volte, attenersi al razionale può salvare da presunzioni di ragionevolezza, magari sostenute da largo consenso popolare (non sempre vox populi = vox dei): ad esempio milioni di persone potrebbe gridare a pretendere che il SSN spesi il metodo Di Bella o il metodo Stamina; in  tal caso dobbiamo discernere applicando la razionalità: se le risorse fossero infinite, no problem, ma, visto che sono finite, il SSN può spesare solo terapie che abbiano superato i test di validazione scientifica (metodo del doppio cieco), il che non dovrebbe indurre il ricorso alla Magistratura (ricordi quando il mondo ci ironizzò sul reato di stregoneria perché i tecnici de l’Aquila furono accusati di non aver previsto il terremoto?)