OKKUPAZIONE di strutture, tipicamente scolastiche, con impedimento del servizio pubblico
ad esempio le okkupazioni azionate dai sessantottini e dalle analogamente ideologizzate pantere, onde e centri sociali: una palestra di illegalità. Meno male che in qualche caso finisce con rieducazione, come la protesta in una scuola dei Parioli che nel Novembre 2016 finì dopo poche ore con lo sgombero azionato dai genitori.
[CzzC: forse sta iniziando il tramonto del vietato vietare, del tanto peggio tanto meglio, dell’indisciplina, della generazione che ha inventato le pensioni baby e posto le premesse per il più colossale latrocinio generazionale della storia d’Italia].
Occupare una scuola configurerebbe reato secondo l’Art. 633 del cpp?
Archivio storico dei manifesti delle occupazioni in Uni_MI.
[Pagina senza pretese di esaustività o imparzialità, modificata 18/12/2024; col colore grigio distinguo i miei commenti rispetto al testo attinto da altri]
Pagine correlate: nostalgici del ‘68; katanghesi; centri sociali, scardinare; vietato vietare tanto peggio tanto meglio alitato da matrici della cultura dominante pro cattofobia; quale educazione?
↑2024.12.18 <repubblica giornale roma> dal liceo Visconti al Cavour ondata di punizioni agli orchestranti l’okkupazione; sospensioni anche di 15 giorni con rischio di 5 in pagella: i puniti minacciano «non gliela daremo vinta». <msgr> immagini del liceo Virgilio devastato: banchi giù dalle finestre. [CzzC: a parte gli eventuali aspetti penali configurati dall’okkupazione e dai relativi danni, vedrei la punizione solo se avente funzione rieducativa e dissuasiva di emuli, mentre riconoscerei le attenuanti spettanti a giovani menti facilmente manipolabili da canuti sinistri eterodirettori, che mirano a captare consenso con effetto imprinting su giovani neo-votanti]
↑2024.12.12 <roma> a Roma da inizio d’anno occupate 16 scuole, danni non solo al Liceo Visconti; un’impennata di occupazioni da inizio novembre
↑2019.02.09 <TgLa7.video> Torino, violenti scontri tra anarchici e polizia per sgombero di un centro sociale. Lancio di pietre, tegole, bottiglie di vetro da una parte, lacrimogeni, idranti e assetto antisommossa dall'altra. La manifestazione organizzata dagli anarchici dopo la chiusura, giovedì scorso, di un asilo occupato <vocetempo>: “i cortei violenti non c’entrano con la democrazia” dichiara la sindaco Appendino sugli scontri durante un corteo di contestatori violenti insieme ad anarchici ed esponenti dei centri sociali contrari allo sgombero dell’Asilo occupato in via Alessandria, nel quartiere Aurora, disposto dalla Giunta il 7 febbraio