modificato 11/04/2017

 

I nostri giovani all’estero: sono tra i migliori, altro che non averli tra i piedi

Correlati: latrocinio generazionale italiano

Pagina senza pretese di esaustività o imparzialità: contrassegno miei commenti in grigio rispetto al testo attinto da altri.

 

<fugadeitalenti centro studi rapportogiovani.estero emigrazione>

 

 

10/02
2017

<tracce>: in 35k giovani/anno espatriano perché in Italia non trovano opportunità di lavoro; secondo Raffaele Cantone «esiste un collegamento enorme tra la fuga dei cervelli e la corruzione». Ma qualcuno testimonia che non è una fuga: Andrea Bellavia ad Harvard, Maristella Lucchini a New York, Tommaso Panni a Monaco ...

21/12
2016

<fattoq et>: Poletti: “Giovani italiani vanno all’estero? Alcuni meglio non averli tra i piedi”. Poi le scuse. [CzzC: di tre figli che abbiamo, due sono iscritti all'AIRE, uno in Spagna ed una in Svezia: so che non li conosci, caro Poletti (ministro del lavoro manco laureato come la ministra dell’istruzione), e che ti sei pentito dello sputo, altrimenti aspettati un pugno come dice il Papa; anche se, sbavando quella disgustosa offesa, tu avessi pensato solo a qualche italico giovane che forse all'estero non onora la nostra Italia, comunque ti direi "DIMETTITI", perché la densità di quei tali indegni tra i nostri ragazzi all'estero è minore della densità dei tuoi pari che restano in Italia sinistri illuminati ben pagati disonorandola con opere e omissioni oltre che a parole, e tra questi ci saresti anche tu che la disonori non dimettendoti mentre ti scudi con l’irresponsabilità di una banale richiesta di scusa. Forse te li meriti questi bei ministri, caro ex-sessantottino Gentiloni, o sbaglio?]

06/10
2016

<corriere huffingt>: 107mila espatriati nel 2015, i giovani sono sempre di più. Rispetto al 2014 a iscriversi all’Aire sono state 6.232 persone in più (+6,2%). Se ne vanno soprattutto i giovani tra i 18 e i 34 anni (39.410, il 36,7%).