Black list di marche ai cui prodotti preferisco quelli di altri fornitori
esercitando il mio dissenso informato, dopo che mi parvero irridere ciò che abbiamo di più caro e/o diffondere fiction delegittimanti la nostra storia di Chiesa che, pur macchiata da peccatori, ha sostenuto il bene della nostra civiltà con schiere di santi.
Amica Chips, Ikea, Barilla, Sony.
[Pagina senza pretese di esaustività o imparzialità, modificata 15/05/2024; col colore grigio distinguo i miei commenti rispetto al testo attinto da altri]
Pagine correlate: blasfemia lecita (azionata da chi non oserebbe quella letale), ironia anticristiana religione e laicità, cristianofobia, appelli
↑2024.04.09 aggiungo «AMICA CHIPS» alla mia pur breve lista di marche ai cui prodotti ho deciso di preferire quelli di altra marca, avendo appreso da <avvenire aiart google> della “pubblicità regresso” lanciata da quel venditore di patatine con offesa a Eucaristia e a suore, offesa che catalogo tra le blasfemie lecite/showbiz messe in onda da vigliaccherie che ben si guarderebbero dall’esporsi con blasfemie letali: le novizie si apprestano a ricevere l’Eucaristia dalle mani del sacerdote ignaro che la pisside è piena di patatine, così croccanti da risuonare tra le navate con un sorprendente scrocchio: roba così buona che la suorina sorride sgranando gli occhi per il piacere, mentre il sacerdote esterrefatto scopre l’inganno. Banale ironia? Pecunia non olet? Ride bene chi ride ultimo, direi, senza riferirmi alle suorine e senza allusioni minacciose, ma esercitando il mio diritto al dissenso informato; spot poi stopato? Non correggo la lista, anche per precauzione acrilamide.
↑2017.12.04 IKEA mette in scena una capanna-presepe con un cane al posto del bambinello, pur negando che si riferisca a una Natività. <foto nbq> [CzzC: Presepefobia o blasfemia? Un’ambiguità equivocabile come caricatura di ciò che abbiamo di più caro, come mai Ikea oserebbe fare con allusioni a simboli dell’islam. Non mi basta la smentita, preferirò altri fornitori]
↑2013.09.27 <s24h> Guido BARILLA /Mulino Bianco chiede scusa ai gay, anche in viedo, non solo per averne colpito la sensibilità, ma sottolinea di aver compreso «che sul dibattito riguardante l'evoluzione della famiglia ho molto da imparare». La tempesta si era scatenata due giorni fa quando intervistato alla Zanzara su Radio 24, Barilla aveva dichiarato che non avrebbe ritenuto opportuno uno spot con una famiglia gay perché il target della Barilla è la famiglia tradizionale; e aveva poi aggiunto che i gay sono liberi di fare quello che vogliono, «a casa loro». [CzzC: vorrei credere che sia stato sincero due giorni fa e che la sua resipiscenza sia libera da boicottaggi, intimidazioni, pelosità. Ma ci sarebbe da dubitare: davvero fu così ingenuo da non essere in grado di pensarci prima? Appare talmente enfatica la ritrattazione, che lascia socchiuso l’uscio all’ipotesi di un doppio gioco preordinato all’interesse non solo delle lobby LGBT, ma anche dell’enfatizzante la ritrattazione. Aggiungo alla black list delle marche ai cui prodotti preferirò quelli della concorrenza].
↑2007.06.30 ~dataCirca feci appello/protesta alla SONY per la traduzione in film del Codice da Vinci di Brown. Inizio una blackList di marche cui preferirò le concorrenti. Vedi anche qui.