IL PRINCIPIO DI MAGGIORANZA NON BASTA se vogliamo che ...

se vogliamo che la Forza del diritto prevalga sul diritto della forza pro bene comune

Benedetto XVI al Reichstag di Berlino settembre 2011: «In gran parte della materia da regolare giuridicamente, quello della maggioranza può essere un criterio sufficiente. Ma è evidente che nelle questioni fondamentali del diritto, nelle quali è in gioco la dignità dell’uomo e dell’umanità, il principio maggioritario non basta».

[Pagina senza pretese di esaustività o imparzialità, modificata 09/07/2024; col colore grigio distinguo i  miei commenti rispetto al testo attinto da altri]

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2024.07.03 ho ascoltato Mattarella e Zuppi/CEI che a Trieste hanno aperto la 50ª♫ edizione delle settimane sociali cattoliche: «una democrazia della maggioranza sarebbe per definizione una insanabile contraddizione, … occorrono LIMITI alle decisioni della maggioranza, nel senso che non possano violare i diritti delle minoranze e IMPEDIRE che possano diventare, a loro volta, maggioranze». [CzzC: capiamo il buon senso di queste affermazioni, che però - prese alla lettera - si presterebbero a fraintendimenti:

- col buon senso conveniamo che sia ingiusto il suddetto IMPEDIRE quando fosse azionato, ad esempio, da maggioranze di tipo Erdogan, dove il partito al governo incarcera o elimina gli oppositori;

- ne capiamo il buon senso se riferito a modifiche costituzionali tentate a “colpi di maggioranza” (dove, tuttavia, abbiamo la protezione del referendum confermativo che, ad esempio, scottò Renzi);

- capiamo il buon senso se riferito, per converso, a minoranze che sovvertono legittime maggioranze con la forza della violenza o con quella di toghe compagne.

MA le democrazie sono per definizione, non per contraddizione, guidate dalla maggioranza dei consensi liberamente dati ai partiti, e da sempre i partiti di minoranza cercano di vincere contro i partiti di maggioranza e viceversa, a volte, purtroppo, con azioni di ostacolo più affini al cinismo machiavellico che alla moralità, arrivando a classificare come odio il disaccordo per criminalizzare l’avversario.

Il fraintendimento di cui sopra si potrebbe evitare mettendo come LIMITE quei VALORI (a partire dalla libertà di coscienza) «da proteggere anche rispetto al criterio di maggioranza», come precisò Papa Benedetto XVI al Reichstag, citazione che sarebbe stata assai pertinente per l’occasione, se non fosse che il termine VALORI è desueto, forse anche per quei promoter che colà applaudono il pulpito del Melloni che palesò dissenso più verso quel Papa che verso i partiti che mirano a diventare maggioranza coalizzandosi coi partiti intentati ad abolire il diritto all’obiezione di coscienza. Negletta la Dottrina Sociale della Chiesa?]

 

↑2023.06.14 <osservatoreromano> Elmar Salmann, studioso benedettino, disserta sul rapporto tra libertà e democrazia: Non è un caso che la tendenza al totalitarismo pervada gran parte del mondo, indifferentemente dalle diverse condizioni storiche e sociali ... La stessa dicotomia la attraversa la religione: siamo agnostici e spirituali. I due pericoli da cui continuamente ci mette in guardia Fr1: neopelagianesimo e neognosticismo. Per cui la religiosità comune ondeggia dal sincretismo orientaleggiante al rigorismo fanatico, e via dicendo attraverso un campionario spirituale da supermarket.

[CzzC: Convengo che le democrazie stiano perdendo attrattiva a favore dei totalitarismi: tra i tanti motivi di questa crisi ne additerei due

- il non aver messo alcuni pilastri valoriali al riparo del criterio di maggioranza

- una carenza educativa che genera un'indisciplina tale da incutere timore perfino negli insegnanti a scuola.

Il dittatore Erdogan appena vinte le elezioni ha proclamato «Nella nostra cultura la famiglia è sacra, strangoleremo chiunque osi toccarla» e intendeva la famiglia naturale; non pare che in Cina gli insegnanti abbiano il suddetto timore e che vengano spesi così tanti soldi pubblici per gestire drogati, azzardopatici, delinquenti comuni, parassiti sani.

Stando così le cose, anche chi gestisce imprese nel mercato finisce per trovare più profittevole un sistema totalitario a regole certe e mediamente più rispettate che un sistema democratico assai degenerato rispetto a com'era 80 anni fa quando combatté vincente i totalitarismi]

 

↑2023.03.16 <ilfoglio> rischi per la democrazia nel caos delle pseudoscienze: bene la cancellazione di un evento sull'omeopatia che si sarebbe dovuto tenere nel dipartimento di Farmacia dell'Università di Catania, ma si riaccendono i dubbi sulla democraticità della scienza. [CzzC: il metodo scientifico non ha bisogno del criterio di maggioranza per giustificarsi; anche la democrazia dovrebbe affermare certi punti fermi a prescindere dal criterio di maggioranza]

 

2019.10.18 il comico B.Grillo non è stato il primo ad ipotizzare <La7> di «togliere il voto agli anziani»; <lq> già il filosofo economista Van Parijs (quello del reddito minimo universale) ne aveva discusso. [CzzC: ma se non si provvedesse a ridurre il latrocinio generazionale, potrebbe servir poco ironizzare sul comico, anche perché sta crescendo la quota di individualisti orientati a brandire la loro eventuale maggioranza, persino in detrimento di valori che dovrebbero essere fondati a prescinderne]

 

↑2016.02.27 Dobbiamo accettare che tutto cambi? O dobbiamo proteggere almeno le fondamenta della nostra umana dimora? [CzzC: condivido in larga misura questo aforisma, come la definizione di intelligenza "capacità di sapersi adattare alle situazioni nuove", ma attenzione: l'albero che riesce a piegarsi senza spezzarsi ha anche buone radici, altrimenti ... ed io diffido di chi sublima il vento (che ovviamente non si ferma con un dito) fregandosene delle fondamenta dell'umana dimora, che, invece, sono tanto fondamentali da doverle metterle al riparo perfino rispetto al criterio di maggioranza; ... continua ...]

 

↑2014.06.24 Ci chiediamo se sia la legge con i suoi magistrati la garanzia suprema per la tutela del vero bene comune, ancorché siano indispensabili: anche la legge e i supremi giudici vedemmo e vediamo piegarsi ai capricci dei potenti di turno (vedi nazi-stalinismo ed ismi affini) fino a fare strage di inermi, ieri come oggi (Siria, Nigeria, Iraq, per citare solo gli ismi che massacrano al grido di Allah akbar): mentre il Sudan incatena un’altra innocente madre cristiana prima di liberare Meriam beffandosi delle nostre suppliche, e in Pakistan la beffa arriva a cancellare le udienze del processo di liberazione per Asia Bibi, all’ONU vien voglia di inquisire il Vaticano di tortura, tanto, cosa conta la S.Sede in termini di maggioranza e forza armata e petroldollari?

 

↑2013.05.13 Dialogo con un amico su democrazia e criterio di maggioranza: entrambi sarebbero manipolabili da potentati con la persuasione (mass media in particolare) e la dissuasione (leve economico finanziarie soprattutto); occorre mettere i valori fondamentali al riparo del criterio di maggioranza se vogliamo che prevalga la forza del diritto sul diritto della forza.

 

↑2011.09.22 Il Papa Benedetto XVI in Germania fonda i concetti di democrazia e di maggioranza in maniera che a me pare pietra miliare della ragione e dell’umana saggezza orientate al bene comune, oltre che essere pietra miliare della giustizia fondata sulla forza del diritto piuttosto che sul diritto della forza