La maternità LESBO è ben altro rispetto alla GPA pro gay
Lasciando a più esperti di me la trattazione dell’omosessualità tra due donne (lesbismo/wikipedia), azzardo qui alcune riflessioni sulla maternità lesbo, cioè sull’allevamento dei figli da parte di una mamma lesbica curato in coppia con la sua compagna, allevamento che ritengo meriti dal punto di vista psicologico pedagogico e legislativo considerazioni diverse rispetto all’allevamento che due gay facessero di un cucciolo d’uomo che si fossero procurato negando al concepito il diritto di non essere programmato a nascere per essere ceduto a due gay: perché riterrei doveroso tale discernimento?
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[Pagina senza pretese di esaustività o imparzialità, modificata 27/10/2022; col colore grigio distinguo i miei commenti rispetto al testo attinto da altri]
Correlati: Lesbiche contrarie all’utero in affitto; ideologia di gender neglige il principio di precauzione verso gli uteri in affitto e i diritti del neonato verso allevamento gay
↑2021.08.09 <<tempi> in Francia, contro il parere del 90% degli esperti degli Stati Generali della bioetica, Macron ha fatto approvare dalla sua maggioranza una legge che consente la creazione di embrioni chimere (uomo-bestia) oltre che spesare con denaro pubblico il "diritto" di una single o di una lesbica di farsi ingravidare con la banca del seme (Pma per tutte), negando al concepito il diritto di sapere chi sia suo padre finché non avrà raggiunto la maggiore età. Anche il rinomato scienziato ateo Didier Sicard ha previsto «ripercussioni sul futuro dei bambini»; per la filosofa femminista socialista Agacinsky «la legge trasforma i bambini in oggetto e crolla uno dei pilastri del diritto». È spalancata la porta all'u2g.
↑2020.04.03 <provita> Cassazione: no a due madri per bimbo in Italia: un bambino nato in Italia non può essere riconosciuto da due mamme. Lo si evince da una sentenza depositata oggi dalla Cassazione, che ha rigettato il ricorso di una coppia di italiane conviventi che chiedevano di comparire entrambe nell’atto di nascita della bimba nata nel nostro Paese a seguito di una procedura di fecondazione assistita effettuata all’estero da una delle due signore con il consenso dell’altra.
↑2019.09.01 <tempi> Il governo Macron prevede di pagare interamente la fecondazione eterologa a donne single o coppie lesbiche dai 18 ai 43 anni per permettere loro di avere un figlio. Per par condicio dovrà dare lo stesso diritto anche agli uomini e così spianerà la strada utero in affitto.
↑2019.02.16 <rc.fb> Oriana Fallaci in "Intervista a se stessa - L'Apocalisse": «con quale diritto una coppia di gay si serve d'un ventre di donna per procurarsi un bambino e magari comprarselo come si compra un'automobile? Il diritto che il signor Zapatero ha inventato per pagare il suo debito verso gli omosessuali che hanno votato per lui?» [CzzC: però non metterei sullo stesso piano l’u2g con la maternità lesbo]
↑2018.07.04 qualche anagrafe comunale aveva registrato come “figli di 2 padri” una coppia di gemelli nati da u2g <rai tg24 2018.04.27>, ma ora <fattoq avv> il pm di Pesaro impugna trascrizione dell’iscrizione dei figli di due uomini; <genFam> “alterazione di stato” o “di false dichiarazione” all’Ufficiale di Stato civile, violando il dm 2002 che stabilisce le formule da impiegare nella trascrizione di un atto di nascita [CzzC: vedremo se sarà sanzionato l’illecito o se finirà con la vittoria dei pelosi che barano per costruire un precedente legale come punto di non ritorno per la goduria dei gp-fc costasse sfrattare le lesbiche contrarie all’utero in affitto]
↑2018.05.15 <repubblica corr.Bo dire avvenire women> Dice No all'utero in affitto e Arcilesbica viene sfrattata dal Cassero, sede storica dell'Arcigay bolognese. La presidente nazionale di Arcilesbica Cristina Gramolini: Il pluralismo arcobaleno seppellito dalla e-mail di sfratto che nel finale lascia intendere un’amministrazione in solido col gruppo di Bologna nel chiederci di restituire le chiavi. Il contrasto nasce da un documento contro la Gpa, le "sex work" e il farmaco blocca-pubertà: «Abbiamo detto no alla legalizzazione dell’utero in affitto, non ci siamo allineati al gotha arcobaleno». ». [CzzC: invece le lesbo favorevoli all’u2g restano in Cassero <27h>, si ridenominano “Lesbiche Bologna” e sermonano che sono state quelle di Arcilesbica ad auto sfrattarsi dal Cassero]
↑2018.04.28 <liberoq> Asia Argento insorge contro Giorgia Meloni che, vista l’anagrafatura di 2 madri disposta da Appendino e di due padri dalla Raggi, invitava il M5S a dire chiaramente se sia a favore della disumana pratica dell’utero in affitto pro gay. Asia Argento: "Pratica disumana? Reato universale? Ma stiamo scherzando?" [CzzC: io distinguerei i gay da lesbo madre vera; ma, care sindache M5S, sarebbero queste le vostre competenze peculiari e le vere priorità di Torino e Roma?]
↑2018.01.15 <repubblica> Serenella Longarini e Salvatore Olmetto, genitori di Martina, lesbica, fanno parte dell’equipe approntata dal vescovo di Civitavecchia, Luigi Marrucci, persona speciale illuminata, che segue i cosiddetti cristiani Lgbt: Eravamo convinti che l'omosessualità fosse peccato e, invece, il problema resta il Catechismo che dice che l'omosessualità è un orientamento intrinsecamente disordinato. Non è vero. E quel testo <nbq> andrebbe cambiato. [CzzC: cari genitori di Martina, sosterrei la massima comprensione, e il giudizio che esprimerebbe Gesù, ma il problema è oltre l’affettività a due o il poliamore tra adulti: scontata l’ampia accettazione della realtà delle mamme lesbiche, neghereste ad un concepito il diritto di non essere programmato a nascere per essere ceduto a due gay?]
↑2106.12.28 Linko <TNcorriere> non solo perché sono le prime “nozze” tra donne celebrate a Rovereto (festa in municipio per l’unione civile tra Simonetta e Valentina), ma perché dialogando con una di loro e qualche sua amica, sono stato aiutato a comprendere queste realtà affettive come prima non mi era capitato: Gesù non meno di Terenzio mi direbbe «humani nihil a me alienum puto».
↑2016.09.28 <giornale>: A Torino le prime nozze fra due suore lesbiche, unite civilmente dopo aver abbandonato l'abito sacro (non la fede, dicono) [CzzC: irrilevante per il titolo di questa pagina, ma forse almeno una delle due potrebbe pensare di procreare ...]
↑2016.08.01 <adige>: Prof discriminata, la scuola cattolica trentina “Sacro Cuore” rischia altri 100 mila euro [CzzC: irrilevante per il titolo di questa pagina, ma in futuro forse ...]
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Riterrei doveroso il suddetto discernimento ad esempio perché
- perché la gestazione è femmina per legge naturale e, stante il fatto che una donna fertile può farsi ingravidare come vuole, vedrei turpe, sia per norma sia per cuore, l’atto di sottrarle il frutto del suo parto se non per eclatante inettitudine a curarne la crescita;
- perché il neonato si è sempre attaccato alla mamma dall’origine de tempi, non al maschio, ancorché ne possegga metà del patrimonio genetico: da millenni i cuccioli d’uomo sono stati allevati da femmine, almeno fino all’età del lavoro nei campi o in armi, perfino negli orfanatrofi; abbiamo abbastanza storia alle spalle per ritenere che, se principio di precauzione possa e debba essere accampato a fronte di un allevamento omosex potendosi invece farlo eterosex, pare logico che sifatta precauzione verso l’allevamento lesbo non si debba adottare identicamente come verso l’allevamento gay, quantomeno per esperienza storica; fra due-tre secoli, se ci sarà ancora, l’umanità potrà discutere con più dati oggettivi di discernimento rispetto a quanto finora emergerebbe sotto il titolo di danni da omosessismo;
- perché la donna, sempre per legge naturale, ben più del maschio può dire “l’utero è mio e lo gestisco io” sia per la decisione di abortire sia per la decisione di tenersi naturalmente il frutto; se decidesse invece di non tenerselo (ad esempio perché malformato) la legge lo renderebbe immediatamente adottabile; diverso sarebbe il diritto della gestante che programmasse di non tenersi il frutto del suo parto, ma rivendicasse il diritto di cederlo a due gay: la legge al riguardo dovrebbe dire chiaramente se esiste e sia da tutelare, o no, il diritto del concepito umano di non essere programmato a nascere per essere ceduto - ancorché gratuitamente - a due gay» e, in attesa, di chiarire legalmente al riguardo, esercitare il principio di precauzione e rendere adottabile per iter legale ordinario qualunque neonato che la madre non volesse tenersi e allevarsi, quantomeno per evitare abusi in sfruttamento di gestanti fragili o abusi da parte di gestanti ideologicamente tanto generose verso l’omosessismo da scordarsi che il neonato è persona altra da lei.