LA ROSA BIANCA: gruppo di studenti cristiani antinazisti non violenti 1942-1943
<wikipedia Die Weiße Rose> è stato un gruppo di studenti cristiani che si oppose in modo non violento al regime della Germania nazista tra il 1942 e il 1943 quando i principali componenti del gruppo vennero arrestati, processati e condannati a morte mediante decapitazione.
[CzzC: attento al nome di Rosa Bianca con cui si fregiano vari gruppi, tra cui quello sedicente pro sinistra democratica che cura la casa editrice Il Margine, che con certi autori e pubblicazioni si discosta, a mio avviso, dallo spirito originario dell’omonimo gruppo di martiri ad esempio per protestanti cedimenti all’ermeneutica di rottura e a Leitmotiv del dissenso verso il Magistero petrino]
<uccronline>: La maggior parte di loro era di fede protestante, ma queste amicizie e la lettura degli autori del rinnovamento cattolico francese sarà alla base del progressivo avvicinamento al cattolicesimo; all’antinazismo, scarso in ambiente protestante, furono ispirati dal vescovo Clemens August von Galen, "Il Leone di Münster". Il 05/02/1996 Franz Josef Müller, membro della Rosa Bianca sopravvissuto, spiegò: «Il nostro gruppo di giovani ricevette impulsi determinanti per opera di tre giovani sacerdoti cattolici ... ci incontravamo in segretezza, di notte ... il gruppo era costituito da quasi 20 giovani che non si esercitavano contro il nazionalsocialismo bensì nella lettura». Il movimento cercava anche rapporti con i prigionieri che arrivavano in Germania, dando loro conforto: «Con questi uomini, che secondo l’ideologia nazista provenivano da razze inferiori, cercavamo contatti: per primi con i polacchi, che erano persone molto gentili. Discutevano con noi, erano cattolici come noi, venivano con noi in chiesa alla domenica. Erano persone straordinariamente cortesi, sedevano a tavola con noi, e a Natale ricevevano regali; li trattavamo da persone».
[Pagina senza pretese di esaustività o imparzialità, modificata 30/01/2022; col colore grigio distinguo i miei commenti rispetto al testo attinto da altri]
↑2020.01.27 <fb> In memoria di Sophie, di Alessandro D'Avenia: i ragazzi della «Rosa Bianca» nel 1942 si opposero al regime nazista, al suo apogeo, fecero tutto «quello che potevano». Nei loro volantini l’eccidio degli ebrei, che la gente fingeva di non vedere, veniva rivelato senza mezzi termini: «Vediamo compiersi il peggior crimine contro la dignità umana, non ha confronti nell’intera storia». Al sesto volantino, nel febbraio 1943, la Gestapo li scoprì: erano ragazzi poco più che diciottenni e qualche professore. Tutti torturati, dopo un finto processo, per 15 di loro la sorte fu la ghigliottina, per altri 38 il carcere (vicenda narrata con maestria nel film La Rosa Bianca - Sophie Scholl di Marc Rothemund).
↑2016.08.31 <lib&pers>: Nuova biografia di W.Heisenberg: vi si analizza anche il suo interesse per la filosofia e il dilemma morale in rapporto al nazismo. Noto interessante il capitolo sul filosofo cattolico Romano Guardini (Heisenberg nel 1973 rievette il premio “Romano Guardini”) che dal 1923 insegnò a Berlino dove, nonostante l'ostilità anticattolica di colleghi atei o protestanti, attrasse migliaia di studenti, professionisti, intellettuali, anche i ragazzi della Rosa Bianca, alcuni dei quali convertiti dal protestantesimo al cattolicesimo.
↑2014.08.gg <libertà&persona>: i ragazzi della Rosa Bianca: A muovere questi giovani arditi fu “la domanda sull’origine e lo scopo delle cose“, come scriveva uno di loro, Hans Scholl: una domanda che nel loro paese sembrava inaridita, perché il regime guidava ogni azione, progettava ogni pensiero ed ogni desiderio, riducendo così l’esistenza individuale ad una partecipazione momentanea alla grandezza terrena del Reich.
↑2010.06.22 <atuttascuola>: La rosa bianca: video1 e video2 su youtube lezione scolastica in 1F di Luigi Gaudio che comunica alcuni valori importanti, come l’amicizia, la solidarietà fra gli uomini, contrapposti all’oppressione del regime nazista.
↑2005.08.21 <MeetingRimini> Nell’estate del 1942 e nel febbraio del 1943 alcuni studenti della facoltà di medicina di Monaco di Baviera distribuiscono volantini firmati “Rosa bianca” che incitano alla resistenza contro Hitler e chiedono libertà per il popolo tedesco. Perché rischiano la vita? Che cosa li unisce? Da dove nasce in loro il coraggio e il giudizio? È un gruppo di persone unite da una profonda amicizia: Alexander Schmorell, Sophie Scholl, Hans Scholl, Willi Graf, Kurt Huber, Christoph Probst, Traute Lafrenz e altri. “Del gruppetto che ho radunato qui avrai già sentito parlare. Ti rallegreresti di questi volti se li potessi vedere. L’energia che vi investiamo rifluisce intatta nel nostro cuore” scrive Hans Scholl. Così scrive uno degli studenti alla madre, poco prima di essere giustiziato: “Ti ringrazio di avermi dato la vita. Se la guardo per quella che è, è stata un’unica strada verso Dio.”
↑2005.mm.gg Film La rosa bianca (Sophie Scholl - Die letzten Tage) <wikipedia>: narra la cattura e la condanna alla pena capitale subìti da Sophie Scholl [CzzC: il suo motto «Uno spirito forte, un cuore tenero»] e da suo fratello, oltre che da un loro amico, accusati di cospirazione contro il regime di Adolf Hitler perché facenti parte del gruppo clandestino di opposizione denominato Rosa Bianca. <uccronline>: Sophie Scholl volle ricevere il battesimo, la comunione e l’estrema unzione dal cappellano Heinrich Sperr, scrivendo alla madre: «Ti ringrazio di avermi dato la vita. A pensarci bene, non è stata che un cammino verso Dio». «Fra pochi minuti ci rivedremo nell’eternità», disse ai suoi amici pochi istanti prima di morire. La piazza dove è ubicato l’atrio principale dell’Università Ludwig-Maximilian di Monaco è stata chiamata Geschwister-Scholl-Platz in memoria di Hans e Sophie Scholl.