Islamizzazione dei figli

09/11/2015 Iraq: ONU, potenti matrici e cristiani loro addomesticati tacciono sulla legge irachena per la islamizzazione dei figli, crimine contro i diritti umani: la chiesa cattolica, quasi voce solitaria, ...  <asianews> Patriarca di Baghdad, Mar Sako si appella al presidente della Repubblica, perché rimandi il testo in aula; in caso contrario, egli è pronto a ricorrere alla giustizia internazionale: una lotta per l’uguaglianza “fra tutti i cittadini irakeni”.

[Pagina senza pretese di esaustività o imparzialità, modificata 12/12/2024; col colore grigio distinguo i miei commenti rispetto al testo attinto da altri]

Pagine correlate: Art.18,19,26.3 della dichiarazione universale, ma agli islamisti è stato concesso di averne un’altra per poterli violare

 

↑2015.11.09 <asianews> “In caso di applicazione” della legge “faremo sentire la nostra voce” a livello globale, fino a citare l’Assemblea dei deputati davanti “al tribunale internazionale”. E' la presa di posizione del patriarca caldeo Mar Louis Raphael I Sako nei confronti di una norma che lede in modo pesante la libertà religiosa. Una legge considera in modo automatico come musulmani i figli in cui almeno uno dei  genitori sia convertito all'islam. Nei mesi scorsi era stato presentato un emendamento che prevedeva che i minori restassero nella religione di nascita fino a 18 anni, per poi decidere in modo personale la loro fede. Ma a fine ottobre il Parlamento irakeno ha respinto tale proposta. Mar Sako dice grazie ai tanti musulmani e ong che sostengono la posizione della Chiesa in nome del pluralismo nella società irakena ed esorta i parlamentari a “preoccuparsi che un individuo diventi piuttosto un buon cittadino, e non immischiarsi nella sua fede religiosa”.