Sostenere e difendere il BUON NOME dell’ISLAM, la sua IMMAGINE, il suo PRESTIGIO

sarebbe un impegno doveroso per i muslim, come lo sarebbe per qualunque credente che abbia a cuore la sua fede religiosa. Confidiamo che tale impegno non sia esplicato silenziando chi narrasse certe atrocità commesse contro inermi al grido di Allah akbar; confidiamo che non sia esplicato lasciando dimenticare nell’agenda europea la festa del Natale, senza protestare. Vorremmo che l’impegno fosse sostenuto dalla buona immagine dei comportamenti più che dalla potenza dei petroldollari, talvolta ricattatoria, potenza che nella fattispecie che non vorremmo fosse tra quelle esplicate nel Qatargate.

[Pagina senza pretese di esaustività o imparzialità, modificata 17/12/2024; col colore grigio distinguo i miei commenti rispetto al testo attinto da altri]

Pagine correlate: combattere l’irrisione dei simboli dell’islam, combattere l’islamofobia, discernendola da quella pretestata

 

2024.12.11 <stampa fq tg24> ad Algeri è stata respinta la richiesta di rilascio dello scrittore franco-algerino Boualem Sansal n1949 attivo nella condanna del fondamentalismo islamista: «L'Islam è diventato una legge terrificante, che non fa altro che promulgare divieti, bandisce il dubbio e i cui fanatici sono sempre più violenti. Avrebbe dovuto ritrovare la sua spiritualità, la sua forza primaria. L'Islam deve essere liberato, decolonizzato, socializzato». <post> era stato arrestato lo scorso 16 novembre con l’accusa di avere “attentato all’unità nazionale". [CzzC: o per neutralizzare una voce che nel dire la verità non favorisce la buona immagine dell’Islam?] <huff> non bisogna solo liberare Sansal, ma l’Islam intero, occorre «stare con lui a costo di prendersi degli islamofobi», perché la sua sola colpa è di aver accusato il suo mondo di essere un mondo di tagliagole, che nega libertà religiose, di coscienza, di parola.

 

2024.12.10 al Jolani si presenta gentleman come se qualcuno lo avesse addestrato con un master pluriennale di smile manager (a Idlib e forse anche più a Nord: ora che ha vinto può anche abbandonare il nome di battaglia): per il buon nome dell’Islam e degli Occidentali complici era necessaria un’operazione di sbiancamento dei truci crimini commessi da ISIS e dalla analoga galassia di jihadisti foraggiati da quelle potenze; è evidente che l’azione fulminea di al Jolani sia un successo dell’Islam sunnita (quasi un veni vidi vici) perdente quello sciita/Iran30G$, ma USA e Israele potrebbero guadagnare meno di Erdogan: perché? Continua qui con keys alture del Golan, HTS, Fratelli Musulmani, neo-ottomanesimo, tentativo di abbattere Erdogan nel 2016, NATO, Commissioni ONU condizionate da OIC]

 

2021.11.24 Ai tutori della buona immagine dell’Islam non piace che qualcuno ricordi i crimini contro inermi commessi gridando Allah akbar, e allora a quel qualcuno può essere vietato parlare col pretesto di istigare islamofobia, fosse anche un Nobel pace: <vocepatr google> Raccontare le truci bestialità dell’ISIS genera islamofobia secondo la sedicente politically correctness di un consiglio scolastico a Toronto che ha messo il bavaglio alla narrazione del premio Nobel pace Nadia Murad, la yazida schiavizzata e pluri-stuprata dalle belve islamiste.

 

2011.01.26 <termometro Giornale2010 Avvenire2012 google perugia>: L’UE esclude il Natale dall’agenda scolastica: il diario, fatto stampare in >3M copie per le scuole secondarie, riporta festività musulmane, ebraiche, indù ed altre ancora, mancando di inserire festività tipiche della tradizione cristiana: pagina bianca alla data del 25 Dicembre. [CzzC: aiutami a cercare notizia che le autorità islamiche abbiano denunciato sdegnosamente la dimenticanza come avrebbero invece fatto le autorità cattoliche se fosse stata simmetricamente opposta]

 

2008.08.04 <resetdoc> Mohammed Moussaoui, il nuovo presidente dei musulmani di Francia, addita come primario obiettivo la difesa della dignità e degli interessi del culto islamico. Ad esempio occorre impegnarsi a riabilitare l’immagine di un Islam offuscato da atti di violenza compiuti in suo nome[CzzC: speriamo che la riabilitazione non sia fatta silenziando  chi raccontasse le atrocità inflittegli dai jihadisti]. Anche il dialogo interreligioso fa parte delle priorità [CzzC: ok!] sulle quali è necessario concentrarsi per una migliore convivenza a livello nazionale ma anche a livello di tutte le comunità religiose.