IDENTITÀ: per quella cristiana basterebbero mani senza volto? La sua essenza sta in ... non sta in ...
La sua essenza non sta nei crocifissi esposti nelle sedi pubbliche, ma ben più nella difesa della libertà di coscienza e di educazione non meno che dei più poveri.
Dell’identità cristiana annoto qui la sua specificità cattolica, quella che ha perno nel Magistero petrino, pur se ne è la condizione necessaria ma non sufficiente, con tutto il rispetto per gli altri cammini di sequela di Cristo che prescindono da tale riferimento, e con tutto il rispetto per gli altri credenti in Dio che prescindono da Cristo, e con tutto il rispetto .
Etica e solidarietà necessitano di sussidiarietà, se non ti basta lo stato come essenza dell’eticità.
Ricordo per converso un illuminato catechista che redarguiva il mio intendimento di identità cristiana, perché profetizzava che tendiamo ad un mondo in cui non serva dirsi cristiani. A
Col termine “identità cristiana” potresti trovare varie pagine web (ad es. questo blog) e social (ad es. su fb): sta a te coglierne il meglio e discernere.
[Pagina senza pretese di esaustività o imparzialità, modificata 01/12/2024; col colore grigio distinguo i miei commenti rispetto al testo attinto da altri]
Pagine correlate: contro l’identità? dialogo; dogmi; vuolsi neutralizzare il volontariato cattolico? Sussidiarietà o tornare in sacrestia? Identità di genere
↑2024.12.01 h6:35 in Culto evangelico <Rai1 at20’, qui.mp3> il valdese Paolo Naso accusa come «guerra dei presepi» l’ipotesi di una eventuale legge che tendesse a “preservare e tutelare le tradizioni religiose cristiane quali espressione dell’identità del popolo italiano” [CzzC: il P.Naso docente della Sapienza.RM accusa la «censura» che aveva azionato il Ministero dell’istruzione sulle «scuole che nei limiti della loro autonomia hanno deciso di chiudere per la festa del fine Ramadan» e la brandisce in contrasto con «l’imposizione del presepe di stato»: mi chiedo chi stia più alimentando anche col frasario le guerre di religione: i credenti che desiderano presenza anche pubblica dei loro segni e feste religiose? O i laicisti filo-massoni che le vorrebbero proibirle? O i tradizionalisti che mirano a silenziare la presenza pubblica di espressioni religiose diverse dalla propria? Abbassiamo i toni e cresciamo in tolleranza e reciprocità per valorizzare il meglio che ogni religione esprimesse pro bene comune, peraltro attenti a parare chi mirasse ad usare feste e segni religiosi per promuovere il proprio razzismo religioso].
↑2023.11.17 <google> La profana inquisizione e il regno dell'anomia. Sul senso storico del «politicamente corretto» e della cultura woke. Libro di Andrea Zhok che è prof di Filosofia morale presso il Dipartimento di Filosofia di Uni_MI. Tra le sue pubblicazioni monografiche ricordiamo: Il concetto di valore: dall’etica all’economia (2001), Lo spirito del denaro e la liquidazione del mondo (Jaca Book 2006), Emergentismo (ETS 2011), La realtà e i suoi sensi (ETS 2012), Rappresentazione e realtà (Mimesis 2014), Libertà e natura (Mimesis 2017) e Identità della persona e senso dell'esistenza (Meltemi 2018). [CzzC: keys valori, dea pecunia, gnoseologia e oggettività, fenomenologia e ontologia, identità e senso]
↑2023.10.30 <diocesiTN> Ampia partecipazione nella serata di domenica 29 ottobre al Centro Culturale Islamico a Gardolo di Trento all’incontro “Rivisitare l’identità. Dialogo interreligioso tra Islam e Cristianesimo”, momento conclusivo dell’iniziativa diocesana “Il Trentino chiama l’Africa”. Sono intervenuti Aboulkheir Breigheche, Imam di Trento, Nibras Breigheche, docente presso l’università IULM, Nicoletta Gatti, missionaria, docente di Studi Biblici all’Università del Ghana e don Cristiano Bettega, responsabile della diocesi di Trento per l’ecumenismo e il dialogo interreligioso.
↑2023.05.26 <avvenire> giovani francesi alla Gmg di Lisbona? «Fervorosi e controcorrente» dice una ricerca commissionata dal quotidiano "La Croix". L’80% degli intervistati dichiara di avere una vita di preghiera, il 75% di partecipare alla Messa almeno una volta alla settimana, il 24% più volte alla settimana; cattolici per il quali la Messa «occupa un posto centrale nella loro esperienza spirituale e quindi nella loro identità. I loro modelli? Madre Teresa, Suor Emmanuelle, Giovanni Paolo II.
↑2023.04.04 <ilfoglio> “La civiltà occidentale è un essere morente”. Parla Michel Onfray: l filosofo e saggista francese ci racconta il suo nuovo libro “Anima”, diagnosi sul nichilismo e sull'identità perduta. L'analisi di una fine annunciata e i dubbi su ciò che verrà.
↑2021.09.18 <tempi> La vera Europa - identità e missione, il nuovo libro del Papa emerito raccoglie le sue riflessioni sull'identità del Vecchio Continente e la missione della Chiesa. «La verità ha un futuro, le ideologie no». <acistampa> Il no alle nozze gay. <corriere> introduzione di Fr1
↑2021.06.16 Trovo appropriate le parole di Walter Ksper sul sinodo tedesco: neomodernismo, germanismo, perdita di identità, confusione linguistica; leggo come conferma di opportunità del suddetto intervento il fatto che il teologo iperprogressista Andrea Grillo su <settimananews> definisca inappropriate quelle parole. <iltimone> anche Kasper giudicherebbe il sinodo tedesco un tentativo di reinventare la Chiesa.
↑2021.04.08 l'editoriale di Vita Trentina <VT#14.jpg> fa sublimazione di Hans Küng come se la Chiesa cattolica si fosse destata grazie a lui per credere che «non ci può essere pace tra le religioni se non c'è dialogo tra le religioni». Il sogno di pace, dialogo e sinergia tra le religioni (sogno mio, ma ritengo anche della Chiesa) inizia dal rispettare i diversi credi anche per loro affermazioni mutuamente esclusive (che Gesù sia figlio di Dio morto e risorto sarebbe "verità" inconciliabile con l'essere Maometto il sommo profeta, ma poveri noi se per dialogare e collaborare dovessimo partire dalle relative abiure). Plaudo al Küng amante del dialogo, ma non sarebbe bene dissimulare che egli insegnava significanza metaforica «sulla nascita verginale e sull'Eucaristia», tra l'altro. Vantare che le proposte di Küng furono assunte dal Tavolo locale delle Appartenenze Religiose? Tale tavolo statua come precondizione il non sentirsi superiori agli altri anziché il suddetto rispetto valorizzante le diversità di credo, anche tra loro contraddittorie, identità che non avrebbero bisogno di nascondere credo per guardarsi in faccia: ad esempio, per collaborare con la famiglia del vicino io non gli chiedo che prima mi dica che sente la sua famiglia non superiore alla mia. Butterei via tutto Küng? Tutto no; anch'io temo che abbia seminato più equivoci che virtù il tardo dogma dell'infallibilità del Papa]
↑2021.02.22 <osservRom> avanza la secolarizzazione in Europa: in Scandinavia, Uk, NL la pratica religiosa è <10%; crolla anche il numero di coloro (non praticanti) che si definiscono “cristiani”. Analoga tendenza a calare si registra in Irlanda e nei Paesi mediterranei. In Italia i “praticanti” sono scesi in dieci anni dal 33% al 27%; tra i giovani (18-29 anni) i praticanti sono solo il 14%, e continuano a calare di quasi il 3% l’anno. I primi cristiani condividevano (attivamente) oltre alla Messa/dottrina anche l’esperienza quotidiana dell’incarnazione nella loro vita; occorre reagire all’individualismo: la vita non può essere tenuta al margine della Chiesa, solo commentata, giudicata o perdonata dal clero. I cristiani hanno bisogno di parlare fra loro del loro essere cristiani [CzzC: e FARE opere (anche sussidiarie) alimentate da tale loro comunione e identità, senza rassegnarsi ad essere ricacciati in sacrestia, collaborando con tutti gli uomini di buona volontà]
↑2020.04.17 <messaggero> è recentemente scomparso il 76enne vescovo comboniano Camillo Ballin, per anni vicario apostolico dell'Arabia, profondo conoscitore del mondo islamico e fautore del dialogo islamo-cristiano. Al riguardo aveva detto che quando va in Arabia Saudita non porta insegne, né croci, ma in Bahrein dove risiedeva poteva tranquillamente esibirla. Alla domanda «A suo parere è corretto parlare di politica di conquista dell'Islam in Europa?» aveva risposto che, se fra 50 anni l'Europa sarà musulmana, ciò avverrà NON per un piano di conquista, ma solo perché non fa figli e per l'abbandono della sua identità di fede. L'Europa orientata al denaro, non riconosce più le radici valoriali e in questo progressivo vuoto che si sta venendo a creare si posiziona la fede islamica. Loro hanno valori e sono saldi.
↑2019.02.04 viaggio di Fr1 negli Emirati <google vatican asianews> col Grande imam di Al Azhar firma il Documento sulla fratellanza umana (Testo ops): pace mondiale, convivenza, dialogo nel rispetto delle identità e pari dignità, si rifiutano violenza, terrorismo, costrizione nella religione, ci si impegna per la promozione della donna e il rispetto della natura <asianews> segno che l’islam sta cambiando? <tempi> lì vige la Sharia, ma la chiesa è più vitale che in tante parti dell’Occidente <let43> dopo il viaggio Fr1 ha detto ....
↑2018.11.30 <avvenire> Bassetti: cattolici in politica per un'Europa solidale e non xenofoba; «ciò che serve non è la divisione o la frammentazione, ma l'unità; serve non meno Europa, ma al contrario più Europa ... che sia popolare, sussidiaria e solidale, attenta ai bisogni dei cittadini e rispettosa delle culture, delle fedi e delle identità». E sui flussi migratori? «Serve un'azione coordinata a livello internazionale ... urge coniugare carità e responsabilità ... essere prudenti senza correre il rischio di alimentare le paure o, ancor peggio, di lasciar scoppiare una "guerra tra poveri" nelle periferie delle nostre città».
↑2018.10.23 <sbs> Il multiculturalismo? La via peggiore all'integrazione. "Non c'è fede che tenga - Manifesto contro il multiculturalismo" è il titolo provocatorio dell'ultimo libro di Cinzia Sciuto, filosofa e editrice di MicroMega: l’approccio multiculturalista, adottato dai governi di sinistra, e dall’immigrazionismo, si basa sull’accettazione acritica delle diverse culture, da tutelarsi “a priori”, anche senza entrare nel merito dei valori e dei principi che rappresentano. Questo atteggiamento di "non interferenza" è particolarmente ingiusto nei confronti delle donne che vengono lasciate a se stesse all'interno di certe culture che violano i loro diritti. Se si considera l’avanzata dei governi populisti di destra, che si è verificata nella maggior parte dei paesi occidentali e non solo, appare chiaro che la visione multiculturalista ha spinto la gente ad abbracciare l’approccio identitario delle destre che si basa sulla protezione della propria cultura e dei simboli che la caratterizzano (per esempio, il crocifisso in classe) ed il rifiuto del “diverso”, vissuto come una minaccia per i propri valori.
↑2018.05.01 <standt> “I cristiani d’Oriente ci ricordano che l’Occidente ha smarrito la sua identità cristiana”. Si moltiplicano le iniziative di aiuto affinché cristiani non scompaiano dalla culla del cristianesimo. A questo proposito l’associazione umanitaria “SOS Chrétiens d’Orient” (fb tw yt) ha esteso la sua iniziativa innovativa all’Italia.
↑2018.02.04 in relazione ai crimini di Macerata sottolineo di <avvenire> che Paura e odio sono folle miccia: una predicazione ossessiva di essere invasi, usurpati, minacciati nella nostra identità "nativa" è un tizzone acceso per il barile di polvere dell’odio [CzzC: convengo, ma ritengo che abbia analoghe responsabilità nell’alimentare tizzoni e paure chi trascurasse la difesa della sicurezza degli indigeni sottovalutando la delinquenza agli allogeni affollanti le carceri con densità tripla rispetto alla loro densità territoriale e pretendendo di offrire loro la cittadinanza a prescindere dall’accertata integrazione, perfino ignorando che intenderebbero far del male alla sorella se si vestisse all’occidentale o al fratello che abiurasse, perfino prescindendo dal criterio di conoscenza della nostra lingua. E pensa che stiamo ancora relativamente bene, perché, grazie a Dio e/o alla nostra politica estera e alla nostra intelligence, non abbiamo ancora pianto per attentati rivendicati dal terrorismo islamista]
↑2017.06.14 <ansa> Fakenews e giornalismo a SMMdayIT. Serve rigore. "Sono troppi gli scontenti per la politica quasi monopolista del social di Mark Zuckerberg, dagli editori, alle tv, alle compagnie telefoniche alle agenzie pubblicitarie. E se la bolla di Snapchat si va sgonfiando, le uniche vere alternative a Facebook sono Twitter e Linkedin perché hanno una identità definita”.
↑2017.06.12 <tempi>: rabbino Jonathan Henry Sacks, suo libro “Non in nome di Dio”; “anche il diavolo usa le scritture” [CzzC: commento apprezzando ma anche discernendo sublimazioni rispetto alla primaria radice del terrorismo islamista]
↑2016.10.23 <chiesa.ambros>: «La visita del Papa è come l’irrompere di una presenza che metterà in luce ciò che esiste a Milano, facendone emergere l’identità cristiana» [CzzC: infatti l’identità cristiana dei cattolici ha perno nel Magistero petrino, anche se ne è la condizione necessaria ma non sufficiente]
↑2015.11.16 <Fr1.net>: L’identità cristiana è una grazia da mantenere e custodire: Fr1 invita i cristiani a protegere la propria identità dalle tentazioni delle mondanità e dal pensiero unico che porta ad annacquare la fede.
↑2015.06.25 Il prevalere del sentirsi sul sapersi ti espone ad inganni ideologici. La mia identità non ha all'origine un sentirsi, ma un riconoscersi, mentre la fluttuazione del sentire non facilita l'orientamento, produce anzi, nel drammatico scoprirsi di ogni soggettività umana, un dis-orientamento. Continua
↑2015.04.15 Alain de Benoist: <intelligonews>: "Il gender è figlio del capitalismo liberale":il grande inganno consiste nel far passare come sensibilizzazione alla democrazia, alla tolleranza, quella che è in realtà la cancellazione di ogni legame e di ogni identità culturale, storica, religiosa, familiare e sessuale. E' la rottura (democrazia contro natura), e il pensiero gender ne costituisce solo un'ultima declinazione
↑2015.06.09 <radio.va>: Il Papa: non annacquare identità cristiana in una religione soft: attenzione a chi vuole trasformare il cristianesimo in una “bella idea” e a chi “allarga la coscienza” così tanto da farci entrare dentro tutto.
↑2014.05.15 <Fr1.net>: La nostra identità cristiana è appartenenza a un Popolo, alla Chiesa. [CzzC: grande il libro Perché la Chiesa. La Chiesa:
- essa non è soltanto il piccolo gruppo degli attivisti che si trovano insieme in un certo luogo per dare avvio ad una vita comunitaria;
- la Chiesa non è nemmeno semplicemente la grande schiera di coloro che alla domenica si radunano insieme per celebrare l’Eucarestia;
- e infine, la Chiesa è anche di più che il Papa, vescovi e preti, di coloro che sono investiti del ministero sacramentale.
Tutti costoro che abbiamo nominato fanno parte della Chiesa, ma il raggio della Compagnia, in cui entriamo mediante la fede, va più in là della morte.
- Di essa fanno parte tutti i Santi, a partire da Abele e da Abramo e da tutti i testimoni della speranza di cui racconta l’Antico Testamento, passando attraverso Maria, la Madre del Signore, e i suoi apostoli, attraverso Thomas Becket, e Tommaso Moro, per giungere fino a Massimiliano Kolbe, a Edith Stein, a Piergiorgio Frassati.
- Di essa fanno parte tutti gli sconosciuti e i non nominati, la cui fede nessuno conobbe tranne Dio; di essa fanno parte gli uomini di tutti i luoghi e tutti i tempi, il cui cuore si protende sperando e amando verso Cristo, “ l’autore e perfezionatore della fede”.
- Non sono le maggioranze occasionali che si formano qui e là nella Chiesa a decidere il suo e il nostro cammino.
- I Santi, sono la vera, determinante maggioranza secondo la quale noi ci orientiamo. Ad essa noi ci atteniamo! Essi traducano il divino nell’umano, l’eterno nel tempo. Essi sono i nostri maestri di umanità, che non ci abbandonano nemmeno nel dolore e nella solitudine, anzi anche nell’ora della morte camminano al nostro fianco.” (Joseph Ratzinger, Rimini 1 settembre 1990)]
↑2012.11.04 traggo da Vita Trentina #43 pag 18 – Meridiani: La cittadinanza sostanziale – percorsi di convivenza. Accanto alla cittadinanza formale, ne esiste anche una "sostanziale": è quella che le comunità – e i governi locali in loro rappresentanza – possono riconoscere ai cittadini immigrati. Se n’è parlato in occasione del convegno svoltosi recentemente a Trento da titolo “Oltre la cittadinanza: identità, partecipazione e senso d’appartenenza. Il contributo dell’Euregio nelle politiche d’integrazione degli immigrati e di convivenza in Tirolo, Alto Adige e Trentino”.
L’evento è stato organizzato dal GECT (Euregio Tirolo – Alto Adige -Trentino) e dal Cinformi in collaborazione con Zemit ed Eurac.
↑2012.10.31 Levico Terme TN, cerimonia al cimitero militare (1148 soldati sepolti): per la prima volta il Parroco non dà la benedizione, dissuaso da insegnanti della locale scuola pubblica la cui dirigente scolastica approva la scelta. (continua qui con rif: religione e laicità, identità, tolleranza, democrazia, elogio delle diversità)
↑2012.10.27 Trassi da <L’Adige> un articolo con oltre 100 commenti: la coordinatrice pedagogica della scuola dell'infanzia della minoranza linguistica (che serve i comuni di Frassilongo, dove ha sede la scuola, Roveda, Fierozzo e Palù del Fersina), arrivata da poco in Val dei Mocheni vorrebbe eliminare la tradizione del segno di croce con preghierina prima di mangiare, ma i genitori dei bambini sono di diverso avviso. Anche Dellai, governatore PAT, starebbe con i genitori, ma con una sentenza sibillina che sgamerei con una domanda: continua qui con riferimento a religione e laicità, identità, democrazia elogio delle diversità
↑2011.08.27 <Stampa e Avvenire>: «Il volontariato cattolico non sarà religione civile» Il cardinale Sarah: il vero aiuto all’uomo esige la fede. Il porporato: «Il problema non è avere sovvenzioni pubbliche, ma riceverle senza perdere la nostra identità»
↑2010.06.gg Traggo da pag 42 de “Il Trentino” – giugno 2010 – SOCIETA’ e pongo domande all’autore (NC) che così scrive : Bisognerebbe innanzitutto chiedere a quanti hanno paura di perdere la loro identità se davvero ce l'hanno - l'identità - e soprattutto che cosa sanno della loro identità! Mi fanno molta paura le persone che vivono di certezze assolute e di dogmatismi precostituiti. [CzzC: tanti cristiani, impegnati nondimeno di qualcuno che li ritiene non sufficientemente adulti e democratici, sono pacificamente consapevoli della propria identità, vivono alcune certezze di fede, anche sancite da dogmi, ed hanno molta paura di ben altro/altri, stando a certi accadimenti quotidiani del tipo di cui sopra conclamato].