EVANGELIUM VITAE
Rispettare la dignità umana e promuovere la vita è una luce che la Chiesa continua ad accendere a difesa dell’umanità e del Vangelo
Testo integrale dell’Enciclica EV, Referenziata su Wikipedia.
[Pagina senza pretese di esaustività o imparzialità, modificata 10/01/2024; col colore grigio distinguo i miei commenti rispetto al testo attinto da altri]
Pagine correlate: dignità umana, obiezione di coscienza, valori non negoziabili, aborto, fine vita, No194? Moratoria u2g
↑2024.01.08 <aleteia avvenire> Fr1 nel discorso al corpo diplomatico: «la teoria del gender è pericolosissima perché cancella le differenze nella pretesa di rendere tutti uguali. Tali colonizzazioni ideologiche provocano ferite e divisioni tra gli Stati, anziché favorire l’edificazione della pace. … la via della pace esige il rispetto della vita, di ogni vita umana, a partire da quella del nascituro nel grembo della madre, che non può essere soppressa, né diventare oggetto di mercimonio. Al riguardo, ritengo deprecabile la pratica della cosiddetta maternità surrogata, che lede gravemente la dignità della donna e del figlio. Essa è fondata sullo sfruttamento di una situazione di necessità materiale della madre. Un bambino è sempre un dono e mai l’oggetto di un contratto. Auspico, pertanto, un impegno della Comunità internazionale per proibire a livello universale tale pratica».
↑2015.03.25 <vatican>: Dopo 20 anni l'"Evangelium Vitae" è sempre attuale: “Rispettare la dignità umana e promuovere la vita è una luce che la Chiesa continua ad accendere a difesa dell’umanità e del Vangelo”. Così si è espresso mons. Jean-Marie Mate Musivi Mupendawatu, segretario del Pontif. Cons. per gli Operatori Sanitari ... Vedi anche <campariedemaistre>
↑2011.12.21 Stralcio alcuni passi della EV per un amico, per dimostrargli che l’enciclica non lo autorizza a brandirla al fine di spingere i fedeli ad aderire al comitato No194 intentante un nuovo referendum abrogativo della relativa legge; men che meno autorizza a prevedere “adeguata punizione” alle donne che abortissero ancorché per ovviabili motivi.