DRUG JIHAD: far assumere droga agli infedeli favorirebbe l'islamizzazione: sarebbe contrastabile?

«Noi non vendiamo la droga ai musulmani, i musulmani non si drogano, noi diamo la droga agli altri, la droga uccide solo gli infedeli, e questo non è contrario alla nostra religione».

Oppure usare la droga per trasformare rapiti infedeli in automi stragisti di infedeli.

[Pagina senza pretese di esaustività o imparzialità, modificata 28/05/2024; col colore grigio distinguo i miei commenti rispetto al testo attinto da altri]

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2024.05.27 <avvenire> Congo: assassinati 14 cristiani che rifiutavano di convertirsi all’islam. I civili sono stati catturati dai miliziani del’Adf, affiliati all’ISIS, al confine tra il Nord Kivu e l’Ituri. Da anni i ribelli uccidono per il controllo delle risorse, ammantando le loro azioni di un falso jihadismo [CzzC: dove e da chi sarebbe azionato il jihadismo che Avvenire intende vero?]. Fonti riferiscono che in zona ogni settimana si verificano raid, carneficine, incendi, sequestri di ragazzi e ragazze cristiani o animisti, poi indottrinati all’islam e forzati a trasformarsi in automi capaci di indicibili nefandezze, grazie anche alla somministrazione di sostanze stupefacenti.

 

2021.09.10 <scroll> Joseph Kallarangatt, vescovo del Kerala, afferma che alcuni musulmani praticano il jihad dei narcotici” e fa riferimento anche al "jihad dell'amore", una teoria ampiamente sostenuta da certi induisti (ad es. dell'Hindutva). Il primo ministro del Kerala Pinarayi Vijayan e i leader del Congresso lo hanno accusato di aver fatto affermazioni infondate

 

2020.07.02 <abc> il Captagon è uno stimolante a volte indicato come "la droga della Jihad"; è considerato legato all'Isis, poiché è stato spesso trovato nei nascondigli dei militanti, incluso quello utilizzato dai terroristi dietro l'attacco al teatro Bataclan. La polizia italiana ha scoperto 14 tonnellate di droga Captagon nascoste all'interno di macchinari e cilindri di carta, su navi portacontainer nel porto di Salerno.

 

2017.10.03 <tempi>: Il preside Ravet/Fr agli spacciatori: «Voi siete islamici, religiosi, e vendete questa merda (droga) che uccide?». Risposta: «Noi non la vendiamo ai tuoi studenti, perché i musulmani non si drogano. La diamo agli altri. La droga uccide solo gli infedeli. E questo non è contrario alla nostra religione». Ravet rimase di sasso: non aveva mai sentito parlare dello «spaccio come una forma di jihad».

 

2016.12.27 <ilgiornale> "Io, spacciatore in nome di Allah per ammazzare voi cristiani". Degrado e paura a Milano. Il racconto choc di un pusher tunisino: "I soldi per comprare la droga? Me li presta un imam"

 

2015.01.15 <ilmessaggero> Spacciare droga, l'ultima frontiera contro gli infedeli. Perugia. Si scoprono sempre più spacciatori di origine islamica pronti a non toccare la droga con cui si arricchiscono, considerata (giustamente) dal Corano un intossicante: vendere la droga soprattutto agli occidentali, (infedeli) non è peccato, può finanziarie altre attività criminali e infiltrazioni terroristiche, ma c'è dell'altro: da intercettazioni degli investigatori perugini emerge che gli spacciatori di origine nordafricana esprimono disprezzo verso i consumatori da usare, addomesticare e spremere, quasi come una missione. Un rapporto del 2013 della Direzione Antimafia parlava di consolidati collegamenti tra esponenti del fondamentalismo islamico e il traffico di droga.