Abbracciare la realtà nelle sue CIRCOSTANZE, con ESPERIENZA non traviata da ideologia, con ...

con RESPONSABILE concretezza schivante illusioni, sarebbe un alias della MORALITÀ, adaequatio rei et intellectus, compresa l'umiltà e la sofferenza con cui per il bene dovessimo scegliere il male minore. Attenzione, comunque, a non cadere nel soggettivismo relativista.

Etica e solidarietà necessitano di sussidiarietà, se non ti basta lo stato come essenza dell’eticità.

[Pagina senza pretese di esaustività o imparzialità, modificata 20/09/2024; col colore grigio distinguo i miei commenti rispetto al testo attinto da altri]

Pagine correlate: ideologia contro esperienza, moralità e moralismo; moralità su verità, «cielo stellato sopra di me, ...»; farla franca; coscienza; il rischio educativo; il fine giustifica i mezzi? Surrettiziamente? La storia; la famiglia

 

2024.09.20 <vanThuan> Come cambia la teologia morale: vedi il manuale “Teologia morale fondamentale” (Queriniana 2023) di don Maurizio Chiodi, docente alla Facoltà teologica di Milano e al nuovo Istituto Giovanni Paolo II a Roma, secondo mil quale la nuova teologia morale deve attuare una “svolta verso il soggetto … il singolare è principio dell’universale“. Questo richiede di superare la visione realistica e oggettiva della persona e optare per la prospettiva “fenomenologico-ermeneutica” secondo la quale si dà una “imprescindibilità dell’esperienza nel discorso morale”. La morale quindi non si fonda più sull’essere ma sull’esperienza, va cambiata, va storicizzata. La coscienza diventa quindi il “luogo ermeneutico della legge morale”, una mediazione continua tra soggettivo e oggettivo. Anche la nozione di “peccato” viene rivista: “la materia [ciò che si fa] non può essere un criterio univoco, stabilito una volta per sempre, in modo astratto e ab-soluto dalle condizioni storiche e personali”. In questo modo viene meno la possibilità di indicare alcune azioni che non si devono mai fare (intrinsece mala). La nuova teologia morale cambia anche il rapporto tra i mezzi e i fini nell’azione morale e riconsidera il ruolo delle circostanze, da accidentali come erano viste in precedenza, a sostanziali come avviene ora.

 

↑2020.06.06 <yt> gli AdZ dialogano con Franco Nembrini: stare davanti alla realtà, rispettare la libertà, crescere nel rischio educativo, da qui ho scoperto Dante, che mi aiuta a capire Giussani e viceversa, forgiato dalle circostanze, misericordiato dal perdono di Dio. Sintesi di quanto scrive nell’introduzione al Purgatorio.

 

↑2020.04.25 condivido commosso questo commento.fb: «E quanto ci manchi Giorgio. Ma sai ancora scuotere le coscienze e far traballare false certezze stereotipate. Ancora di più oggi che ci vede smarriti di fronte a un simile imprevisto. Perché la libertà va riguadagnata ogni giorno nella responsabilità di saper attraversare le circostanze con tutta l'umanità e la creatività di cui siamo capaci. E insieme».

 

↑2018.11.04 foto lettera di don Giussani <sabinopaciolla> «Vi chiedo due cose: di richiamarvi l’un l’altro a riconoscere la presenza del Signore in tutte le circostanze della vostra vita, perché Cristo è presente adesso. E poi vi chiedo di offrire a Dio, in qualunque momento della giornata, quello che state facendo così la Sua presenza investe tutte le nostre azioni e le plasma. Questa è la follia per i filosofi e lo scandalo per i moralisti, anche del nostro tempo: che Dio possa farmi cambiare, qualsiasi cosa io faccio». Don Giussani

 

↑2017.09.25 <am Valli>: Perdonare significa dire: anche se hai fatto questa cosa, accetto le tue scuse, non te lo rinfaccerò e tra di noi tutto resterà come prima. Scusare invece significa dire: capisco che non hai potuto evitare questa cosa, non l’hai fatto apposta e in fondo non è colpa tua, povero caro. Mi sembra che nel capitolo ottavo di «Amoris laetitia» (→ «circostanze attenuanti») l’equivoco sia alimentato [CzzC: la materia è complessa, impertinente quell'alimentare].

 

↑2013.12.03 La moralità degli atti umani, intenzione, coscienza e responsabilità: [CzzC: trovo aiuto al discernimento leggendo questa pagina su moralità degli atti umani, l’oggetto morale, l’intenzione (volontarietà diretta e indiretta), le circostanze, la responsabilità (in negativo e in positivo/merito). Ma trovo che alcune definizioni non siano sufficientemente normalizzate e mi lasciano aperti dei punti di domanda: preferirei la formulazione rosminiana di moralità, coscienza, responsabilità.]

 

↑2009.08.20 Moralità è una vita fatta di "amore nella verità" di Dio e del prossimo: la moralità puramente terrena rischia di avere un fondamento friabile. [CzzC: continua con keys moralità basata su verità, «cielo stellato sopra di noi, ...», Caritas in veritate, circostanze, gradualità, relativismo, Newman]