KOSOVO, fucina di jihadisti terroristi nel cuore d’Europa? E anche in BOSNIA?

abbiamo ancora tanti soldati italiani in Kosovo con la Nato-Kfor in località a maggioranza serba; a che scopo? Sarebbero lì soprattutto per proteggere non musulmani dagli islamisti e per frenare gli attacchi a chiese, monasteri e opere d'arte della civiltà dell'ortodossia cristiana, attacchi ispirati da ben pagati maestri di odio.

<Bosnia.wikip, Kosovo.wikip>: cosa abbiamo guadagnato dall'ingerenza umanitaria che brandimmo per contrastare in Kosovo i Serbi che si opponevano agli indipendentisti kosovari aizzati da turco-wahhabiti?

<google s24h> Spagna, Grecia, Iran, Cina, Israele ed ovviamente Serbia e Russia (+ altri Stati) non riconoscono l’indipendenza del Kosovo.

[Pagina senza pretese di esaustività o imparzialità, modificata 14/12/2024; col colore grigio distinguo i miei commenti rispetto al testo attinto da altri]

Pagine correlate: diritti umani, Turchia, Wahhabiti, turco-massoneria; US-UK, danni

 

2024.12.08 <rai google vid♫> i jihadisti di AL JOLANI espugnano Damasco, Assad in fuga/esilio [CzzC: per non fare la fine di Gheddafi e di Saddam? Che figuraccia la “protezione” di Putin! Peggio di quella disattesa in Nagorno Karabakh. Per contro sogghignano i foraggiatori della galassia (Erdogan, wahhabiti del Golfo, Israele, …). Per Trump la Siria è un disastro e gli USA non si debbono coinvolgere: dissimula quanto si siano coinvolti con missili e ivi tengano ancora 24 basi? Già erano rimasti pochi i cristiani siriani: li vedremo ulteriormente cacciati? O dilaniati da attentati in chiesa? Continua qui con keys cristiani diasporati, autostrada del Jihad, neo-impero ottomano, analogie con gli scarponi di Erdogan in Kosovo e Libia. Preghiamo e speriamo che non sia KITMĀN la concessione fatta ai Cristiani da al-Jolani di poter celebrare il Natale].

 

↑2023.06.02 <remocontro> il Kosovo è il punto focale di un dramma, cominciato negli anni Novanta, in cui diritti e aspirazioni di popoli e minoranze confliggono con la sovranità degli Stati, mentre il diritto internazionale viene applicato con geometria variabile a seconda degli interessi geopolitici delle Grandi Potenze: le località a maggioranza serba protestano da anni contro le imposizioni e le provocazioni del governo kosovaro-albanese, Stato che non è riconosciuto né da loro né da metà dei Paesi dell’Onu per il mancato riconoscimento della Comunità delle municipalità serbe, organismo deciso da accordi internazionali nel 2013. Il premier di Pristina Albin Kurti decise elezioni suppletive ad aprile proprio nei Comuni dove i serbi avevano deciso di non candidarsi per il suddetto mancato riconoscimento: ne è uscito un imbroglio con i soli voti al 3% dei pochi albanesi presenti nel nord a maggioranza serba.

 

↑2023.05.29 <stream euron google> Kosovo: scontri tra Kfor e Serbi che rifiutano sindaci di etnia albanese eletti in località a maggioranza serba; feriti militari italiani; Cina e Russia si schierano con Belgrado. Secondo i nostri comunisti sarebbe la Nato a provocare. I leader serbi e kosovari non si parlano. Elezioni da rifare?

 

2021.08.30 <internazionale> 30 anni fa con il distacco della Slovenia iniziava la fine dell’utopia jugoslava. Estraggo dallo scrittore Drago Jančar: ancora oggi credo che il grande stato jugoslavo non si sarebbe sgretolato in maniera così violenta se avessimo avuto un ordinamento democratico. Sognavamo la democrazia e ci siamo svegliati con il capitalismo. Resta la causa Europea, una piccola utopia parzialmente realizzata in cui possiamo ancora credere. [CzzC: ricorderei che il distacco della Slovenia fu un evento ben diverso dal caso Kosovo, manovrato da islamisti turchi e arabi, mentre noi andammo a bombardare Belgrado: la Slovenia è europea, il Kosovo è fucina di terroristi in Europa e vi sventolano bandiere Isis]

 

2021.08.06 <acs-italia> Islamismo di Erdogan: in Turchia la piccola comunità cristiana (0,2%) è soffocata dalla progressiva re-islamizzazione della società promossa dal presidente: attacchi contro le chiese (in alcuni casi per punire i cristiani accusati di diffondere il Covid-19), arresti ingiustificati di fedeli, proibizione di costruire i seminari, offese contro la cultura cristiana diffuse dai media statali, specialmente a Natale. L’influenza di Ankara si manifesta anche nella limitazione della libertà religiosa in Albania, Bosnia ed Erzegovina, Kosovo, per non parlare della parte settentrionale dell’isola di Cipro.

 

↑2020.11.01 Terrorismo islamico a Vienna: Fejzulai Kujtim nordmacedone; Isis rivendica

 

↑2019.12.01 Sarajevo. «C’è un piano preciso per cacciare i cattolici»: parla il ...  <rsrvd>: «c’è un esodo silenzioso dei cristiani da Sarajevo e dalla Bosnia e anche se non si può dire pubblicamente siamo discriminati ... dopo la guerra i serbi se ne sono andati, tanti musulmani si sono stabiliti qui da Oriente e per i croato-cattolici è cominciato un brutto clima ... non c’è uguaglianza, la città non è più multietnica, oltre il 90% dei suoi abitanti sono musulmani, i paesi arabi comprano le proprietà, costruiscono moschee e centri religiosi, cambiando la mentalità della popolazione e il clima di convivenza che si respirava prima. È difficile parlare di queste cose in pubblico, perché i media sono tutti in mano musulmana e ti attaccano se denunci questa situazione. Ma è così. Bruxelles non vede il pericolo che corre» [CzzC: alleati degli scristianizzati diasporano i cristiani]

 

2020.11.03 <laStampa> I Balcani Occidentali sono diventati la mecca europea dei jihadisti. Lo studio di Adrian Shtuni è stato pubblicato dal «Combating Terrorism Centre di West Point»: dall'inizio della guerra civile in Siria, Kosovo, Bosnia Erzegovina e Macedonia hanno visto tassi tra i più alti d'Europa di mobilitazione per organizzazioni terroriste

 

2019.05.14 <arte> Dieci anni dopo la proclamazione della sua indipendenza, non riconosciuta da ben cinque paesi dell’UE (Grecia, Cipro, Romania, Slovacchia, Spagna) e neppure dalla Russia di Putin che pone il veto all’ONU, il Kosovo è isolato dalla comunità internazionale, consumato dalla corruzione, dalle mafie e dalla povertà, ma può trarre ottimismo dagli interessi cinesi: Pechino lo considera una tappa strategica della nuova “via della seta”. [CzzC: Pechino affarista anche con l'islamismo che espone bandiere Isis? Piacenti gli Uiguri filo-Erdogan come i tanti kosovari?]

 

2019.03.24 <rsi controp eastj> 20 anni fa iniziavano i Bombardamenti Us-Uk-Nato sulla europeissima Belgrado: in tre mesi di bombardamenti di città e villaggi, sono stati uccisi 2.500 civili tra i quali 89 bambini, 12.500 feriti, senza contare quelli dell’ambasciata cinese di Belgrado e le morti di leucemia/cancro causate dall’uranio impoverito. [CzzC: perché questo massacro di inermi? Per brandire il diritto all’autodeterminazione del Kosovo (sostenuta anche da pelosi Turco-Sauditi, col risultato che oggi a qualche finestra kosovara è ancora esposta la bandiera dell’Isis e i soldati italiani sono ancora là ad impedire la distruzione degli ultimi monasteri ortodossi da parte degli islamisti) contro il principio della intangibilità dei confini della Jugoslavia. I sostenitori dei suddetti bombardieri sono gli stessi che sanzionano la Russia contro il principio all’autodeterminazione di Crimea e Donbass brandendo il principio della intangibilità dei confini dell’Ucraina, e detestano gli accordi italiani con quella Cina che da oltre mezzo secolo non ha fatto guerra ad alcuno, mentre tutte le guerre recenti sono state innescate dai medesimi bombardieri].

 

↑2018.12.12 <iltascabile> Lo scorso agosto Milorad Dodik, ex presidente dell’entità serba Republika Srpska in cui ricade il territorio di Srebrenica e da poco eletto rappresentante serbo nella presidenza federale tripartita del paese, ha espresso il proposito di annullare il rapporto ufficiale del 2004 nel quale i serbo bosniaci hanno ammesso il genocidio. Il Parlamento Europeo ha adottato una risoluzione che “critica i reiterati tentativi di negare il genocidio di Srebrenica da parte delle autorità serbe”, sottolineando come questo riconoscimento sia invece un passaggio fondamentale per l’integrazione della Serbia nell’Unione Europea. Nel corso di un’intervista recente il Primo Ministro serbo Ana Brnabić ha declassato i fatti di Srebrenica a “crimine terribile, ma non genocidio”.

 

↑2018.02.07 <s24h> economia e reddito dei Paese dei Balcani candidati (Montenegro, Albania, Serbia, Macedonia) o potenziali Ue (Kosovo, Bosnia Erz). La Spagna ancora non riconosce indipendenza del Kosovo

 

↑2017.03.30 «Metti una bomba a Rialto»: Venezia: <corriere et>: 4 kosovari (Fisnik Bekaj, Dale Haziraj, Arjan Babaj arrestati + un minore) per apologia di attentati (anche di Londra), si addestravano con i video dell’Isis compreso confezionamento di esplosivi

 

↑2017.03.10 <ansa>: Kosovo: 30k€ per unirsi a jihadisti: ai giovani disoccupati vengono offerti fra 20mila e 30mila euro per andare a combattere con i jihadisti dell'Isis in Siria e Iraq. A sostenerlo è il segretario della comunità islamica in Kosovo, Resul Rexhepi.

 

↑2017.03.09 <fattoq fb>: Siria: da quando i jihadisti hanno perso Aleppo, sono spariti anche gli Elmetti bianchi; su di loro, c’è una versione alternativa. Creatore di questa Ong sarebbe James Le Mesurie, che con l'americano Robert L. Helvey appare quasi sempre dove si preparano rivolte e rivoluzioni, dal Kosovo ad altre “primavere” per sfondare in eurasia [CzzC: pro regime changes pilotati da Us-Uk-Fr e petrol-monarchie?]

 

↑2017.01.07 <unita>: Sono almeno 20 le cellule Isis attive soprattutto in Bosnia-Erzegovina, Albania e Kosovo. Offerti tra i 20 e i 30mila euro a chi si “arruola”

 

↑2016.11.26 <fq>: Isis ai jihadisti del Kosovo: “Dovete colpire subito l’Italia”. L'ordine è passare dalla Bosnia per poi entrare da Trieste o attraverso la Svizzera. Allarme sul rientro dei foreign fighters dalle zone di guerra al nostro Paese

 

↑2016.11.03 <Corriere>: arrestato Gafurr Dibrani kosovaro 24enne a Brescia: esaltava la guerra santa e pubblicava/web video inneggianti all’Isis e pure foto del bimbo, che chiamava «il nuovo leone», con i simboli del Califfato.

 

↑2016.08.29 <occhi>: la jihad che minaccia l’Europa passa in maniera consistente per il corridoio balcanico: in alcuni villaggi della Bosnia le bandiere nere del Daesh sventolano senza reazioni da parte della comunità internazionale.

 

↑2016.08.08 <Espresso> L’avamposto dello Stato islamico più vicino a noi è a Bihac, Bosnia: lì sventola una bandiera nera del Califfo. E in Kosovo l'imam Florin Nezir, che rifiuta intervista, ebbe sponsor Ilir Berisha e Jetmir Kycyku, entrambi arrestati per terrorismo in un’operazione dell’ Eulex (la missione europea in Kosovo). Ma il grande sostenitore di Nezir è Lavdrim Muhaxheri, albanese, oggi uno dei capi dello Stato islamico, ex collaboratore della Kfor (la missione Nato di stabilizzazione del Kosovo dopo la guerra del 1999), famoso per essersi fatto ritrarre mentre decapitava prigionieri in Siria.

 

↑2016.05.30 <lastampa> Kosovo, la base dell’Isis in Europa con i soldi dell’Arabia Saudita. L’inchiesta del New York Times rivela le paure dell’Intelligence. Nel 1999 furono proprio i bombardamenti dell’Alleanza Atlantica che sottrassero il Kosovo a Belgrado, ma subito dopo i sauditi iniziarono ad infiltrare la regione, che da mezzo secolo era il bastione di una interpretazione tollerante dell’islam, per imporre al suo posto la visione estremista di wahhabismo e salafismo. Sono stati individuati 314 kosovari che hanno aderito all’Isis, il numero più alto in Europa. Tra di loro ci sono terroristi.

 

↑2016.03.27 <foglio>: E se fosse il Kosovo la culla Isis in Europa? Mentre l’Is perde terreno nel Califfato, diversi aspiranti jihadisti invece di andare in Siria si stanno dirigendo verso lo stato traballante del Kosovo, dove ci sono già oltre un centinaio di foreign fighter tornati dalle aree di guerra e dove operano i seguaci di Bilal Bosnic (l’imam reclutatore che in Italia ha radicalizzato diversi gruppi di jihadisti)

 

↑2015.12.31 <avvenire>: Balcani inquieti: il sogno malato di un Califfato «Non ho mai visto così tante moschee, tutte nuove». L’espressione di sorpresa di un profugo yemenita, abituato ai minareti e ai muezzin, spiega bene l’avanzata dell’islam wahabita nella penisola balcanica, dove i ponteggi dei centri di culto fanno ombra ai villaggi ...

 

↑2015.12.01 <repubblica>: Terrorismo, 4 fermati tra Italia e Kosovo. Sul web scrivevano: "Questo sarà l'ultimo Papa". Apologia del terrorismo e istigazione all'odio: la propaganda su web con messaggi e foto in tenuta da combattenti.

 

↑2015.08.24 Leggendo da <sentire> che nel sito archeologico di Palmira è stato distrutto il tempio di Baalshamin, mi vien da commentare con questa riflessione: quando i mattoni valgono più delle persone, e certe persone più di altre: sono contento che la sensibilità artistico-culturale della nostra civiltà reagisca con sdegnato tam-tam allo scempio che il fanatismo jihadista sta facendo di tesori del patrimonio dell’umanità, ma sembra che nella nostra civiltà i mattoni contino più delle persone, e, per giunta, certe persone più di altre con cinico sbilancio selettivo. Ad esempio vedi Bosnia Kosovo, Doneck, Gheddafi, Assad, ...

 

↑2015.07.10 <analisidifesa>: preoccupa che in Bosnia-Kosovo si alimenti il fenomeno più terrificante del nostro tempo, il terrorismo jihadista: Eh sì perché la Bosnia, con 350 combattenti all’estero, è il primo esportatore di foreign fighters al mondo, seguita da Kosovo, Belgio e Albania. La zona è un fertile bacino di reclutamento per lo Stato Islamico, ma questa fecondità è frutto di un processo lungo che potremmo definire addirittura un’islamizzazione programmata.

 

↑2015.06.28 <voxnews>: allarme terrorismo dai balcani: albanesi e bosniaci possono entrare in IT senza visto: “La regione balcanica – spiega una fonte del Viminale – è nodale per il radicalismo di matrice islamica, soprattutto per l’attivismo incessante di soggetti e di gruppi estremisti di orientamento salafita, sempre più coinvolti nel reclutamento e nel trasferimento di jihadisti in territorio siriano e iracheno”.

 

↑2015.06.11 <giornale et>: Kosovo e Bosnia, viaggio nei primi esportatori mondiali di foreign fighter. In tutti i Balcani, le autorità non sanno contenere l'Isis e la sua propaganda. E gli attacchi continuano.

 

↑2015.06.06 <ilmattino>: spot dell’Isis per attrarre aspiranti jihadisti bosniaci, albanesi e kosovari a unirsi allo Stato islamico (Isis) in Siria e Iraq: «L'onore è nel jihad», filmato di 20’ analoga l’attualità con storia medievale dei Balcani

 

↑2015.05.13 <avvenire>: dai Balcani radicalizzati parte il jihad «europeo»: c’è una Brigata Balcanica nell’esercito del Califfato che raccoglie fra le sue file un numero crescente di volontari dal Kosovo, dalla Bosnia, dall’Albania, dalla Macedonia, incanalati, talvolta manipolati, da un network organizzativo che non può non avere estensioni e punti di connessione anche nella vicina e strategica Europa occidentale.

 

↑2015.05.12 <analisidifesa>: Dževad Galijašević, conosciuto analista bosniaco, intervistato da Politika, afferma che si è creato uno stretto legame fra le strutture dell’integralismo islamico bosniaco e quelle nate in Sangiaccato, Kosovo e Macedonia, tanto che ora l’UCK può beneficiare del know-how acquisito sul campo dai mujaheddin bosniaci.

 

↑2015.04.08 <osservatorioterrorismo>: Bosnia e Kosovo: i rischi di un focolaio jihadista nel cuore dell’Europa

 

↑2015.04.06 <giornale>: l'Isis in Bosnia, a due passi dall'Italia: Bosnia e Kosovo sono diventati terreno fertile per i promotori dell'Isis

 

↑2015.03.25 <huffingt>: Isis e al-Qaeda, la jihad passa per i Balcani. Dalla Bosnia alla Macedonia, dal Montenegro al Kosovo, come sono organizzati i "foreign fighters"

 

↑2015.02.22 <lastampa>: Bosnia, nel villaggio sedotto dall’Isis:Tutto il mondo apparterrà all’Islam”. Viaggio a Maoca fra bandiere dello Stato islamico, donne velate e barbe lunghe. I combattenti in Siria sono chiamati eroi.

 

↑2014.11.09 Forse c’è un po’ di fantapolitica in questo articolo de <ilnodogordiano> che ci mostra US-UK tifosi della Pan-Turania quantomeno in funzione anti Russia. Il progetto Pan-Turania alletterebbe i nazionalisti turchi seguaci del magnate e leader islamista turco Fethullah Gulen, attualmente in esilio in Pennsylvania protetto dalla CIA, con la sua rete di madrasse in Asia centrale, Medio Oriente e anche negli US; il supporto della CIA ai terroristi ceceni, attraverso le organizzazioni non governative di Gulen (ONG), così come quelle sostenute da George Soros e Freedom House, farebbe parte del concetto di pan-Turania. Fu Gulen a sostenere l’ascesa al potere del partito islamico Giustizia e Sviluppo (AKP) del primo ministro turco Recep Tayyip Erdogan; l’Islam di Gulen è contrario al wahhabismo saudita. Fu attraverso le operazioni dei gulenisti, come madrasse e organizzazioni della “società civile”, che CIA, sauditi e Qatar poterono infiltrare gli islamisti in Cecenia, Daghestan, Inguscezia, e negli “stan” indipendenti dell’Asia centrale. Il movimento di Gülen fu accusato di organizzare per conto della CIA la vendita di armi ai guerriglieri musulmani albanesi che combattevano contro le forze serbe in Bosnia-Erzegovina e in Kosovo. L’addetto della CIA al controllo dei Lupi grigi negli anni ’60 e ’70 sarebbe stato il capo della stazione CIA di Ankara: un membro dei Lupi grigi, il  turco Mehmet Ali Agca, tentò di assassinare Papa Giovanni Paolo II nel 1981, un evento che la CIA cercò di attribuire ai governi dell’Unione Sovietica e della Bulgaria. I guerrieri neo-conservatori e neo-freddi di Freedom House, Open Society Institute di Soros, National Endowment for Democracy della CIA hanno rispolverato l’”Idea Pan-Turania”, nel tentativo di dividere la Federazione russa e la Cina in un mosaico di staterelli indipendenti, tutti impegnati in una federazione pan-turanica con capitale Istanbul, ma con i suoi veri padroni a Washington, Londra e New York…

 

↑2014.10.20 <ispionline>: Bosnia, Albania, Kosovo: il jihad nei Balcani: lo scorso 3 settembre la Sipa bosniaca (State Investigation and Protection Agency) ha dato il via all’operazione “Damasco” che ha portato all’arresto di sedici jihadisti tra cui Bilal Bosnic, predicatore radicale di fama internazionale.

 

↑2014.10.04 <imolaoggi>: il martirio di 30 francescani uccisi dai partigiani comunisti nel 1945 a Siroki Brijeg (Bosnia-Erzegovina vicino a Medjugorje) il 7 febbraio 1945. Il monastero del santuario di Siroki Brijeg, titolato alla Madonna Assunta in Cielo, riconosciuto anche al di fuori dei confini della piccola regione, fu teatro di una delle più efferate stragi commesse dai partigiani comunisti locali, eccidio rimasto indelebile nella memoria della gente del luogo nonostante tutti i tentativi, anche violenti, delle autorità comuniste di far dimenticare l’episodio. [CzzC: appresi questa storia nel 2005 da un frate proprio nel santuario di Siroki]

 

↑2014.09.10 <iskrae, remocontro> i Nazi-Islamisti, eredità sporca dei Balcani: a Novi Pazar, capoluogo del Sangiaccato nel sud Serbia verso il Montenegro, regione a maggioranza musulmana, un imam estremista fa sfilare una trentina di giovani con le uniformi ed il ‘fez’ dei reparti musulmani delle ‘SS’ (Hamdja division SS’ bosniaca), nella ricorrenza dell’ «Hadzet», la data dei processi e delle fucilazioni, settant’anni fa, dei musulmani che avevano collaborato con i nazisti. Nuova iniziativa di Muamer Zukorlic, discusso leader di un gruppo islamico estremista che guarda al Califfato.

 

↑2014.09.08 <repubblica>: I nuovi jihadisti vengono dal Kosovo; l esecuzioni postate su Facebook. Centinaia di combattenti partiti per Iraq e Siria. A sei anni dall’indipendenza, l’ex provincia serba si sta rivelando una fucina di terroristi

 

↑2011.04.08 <libreidee>: terroristi islamici creati dalla Cia in Afghanistan pensando già alla Libia di Gheddafi.  Scrive Michel Chossudovsky, professore emerito di economia all’Università di Ottawa: «Washington e l’Alleanza Atlantica stanno agendo in disprezzo delle proprie leggi e regole antiterrorismo»: la “Jihad Islamica” è stata sempre sostenuta sottobanco dalla Cia .. La verità è che, dall’Afghanistan in poi, «la rete di Al Qaida fu usata come “risorsa spionistica” da parte della Cia». Un documento del Senato americano conferma nel 1997 che «agenti di Al Qaeda furono utilizzati dall’amministrazione Clinton per fornire supporto all’Esercito Islamico Bosniaco agli inizi degli anni ‘90», ed è ampiamente documentato che l’Uck, l’esercito di liberazione del Kosovo sostenuto dalla Nato, «ha sviluppato un esteso legame col terrorismo islamico», come dice sempre il Senato statunitense nel 1998, denunciando «uno degli aspetti più inquietanti» della crisi planetaria scatenata dal terrorismo. Afghanistan, Bosnia, Kosovo. E ora Libia? L’“aiuto fraterno” continua: i ribelli libici, compresi i jihadisti, vengono riforniti di razzi anticarro e missili terra-aria attraverso l’Arabia Saudita, canale collaudato già dai tempi dell’Afghanistan, quando Bin Laden combatteva per l’America con i mujahedin contro i sovietici. continua

 

↑2003.12.12 <repubblica>: In Kosovo la Chiesa ortodossa è sotto assedio; nel disinteresse del mondo, già più di cento chiese sono state assalite e distrutte. Altre le difendono i soldati della Nato. Cresce l´estremismo islamico