LIBERTÀ DI ESPRESSIONE ABUSATA in lesione di altri diritti

Ciascuno dei diritti sanciti dalla dichiarazione universale non può essere lesivo di altri diritti sanciti dalla medesima; nella sua stringata formulazione l'Art.19 potrebbe apparire esposto agli abusi di chi lo intendesse così tanto superiore ad altri diritti fino a poterli impunemente violare: ad esempio? CONTINUA IN SEGUITO DEL SOMMARIO

[Pagina senza pretese di esaustività o imparzialità,  modificata 12/12/2024; col colore grigio distinguo i  miei commenti rispetto al testo attinto da altri]

Pagine correlate: Art19 della dichiarazione universale; blasfemia lecita e letale; diritto di blasfemia, Rufus, Cassero, trinità, drag queen

 

    

 

↑2024.07.27 <avvenire euconserv google info> offensiva e kitsch la parodia drag queen dell'«Ultima cena» di Leonardo. <LaCoix> «Siamo feriti, lo sport deve unire» dicono i vescovi francesi. [CzzC: se ci chiedessimo perché illuminati registi francesi abbiano avuto bisogno di caricaturare gli Apostoli come transgender nella cerimonia di apertura di un evento pacifico-planetario come le Olimpiadi, ipotizzerei una risposta partendo da una osservazione di papa Francesco del 2016: i cristiani subiscono due persecuzioni, quella cruenta e quella «educata, travestita di cultura, modernità e progresso»: per la risposta, che potresti[*] leggere qui, ho usato le seguenti parole chiave: educazione, movente, LUCRO, show biz, liberté egalité che ha dimenticato la fraternité, diritti civili, mazziare gli offesi accusandoli di omofobia]

[*] forse fu a causa della dicitura «potresti leggere qui» che il 29Lug~h16 Facebook mi rimosse il suddetto post; o forse fu per l’immagine delle drag queen; ho rimosso l’immagine, ho riscritto il post come leggeresti qui, ed è passato.

 

2023.06.29 <avvenire> a Stoccolma un iracheno brucia il Corano davanti alla moschea all'inizio della tre giorni di festa musulmana Eid al-Adha (sacrificio di Abramo), gesto messo in atto dopo che la Corte Suprema <rainews google> aveva tolto il divieto di bruciare il Corano, annullando la proibizione che la Polizia aveva imposto dopo un altro simile gesto2023.01♫. <giornale s24♫> s'indigna il mondo islamico ed Erdogan frena sull'ingresso della Svezia nella Nato <giornale> Tobias Billström, ministro degli Affari Esteri aveva sostenuto al riguardo che in Svezia esiste la libertà di espressione. [CzzC: è fuorviante millantare come libertà di espressione un gesto offensivo di ciò che milioni di esseri umani hanno di più caro; non risponderei con un pugno, ma chi la fa, l'aspetti!]. <vatican google> Fr1 ad Al-Ittihad: indignato e disgustato per il rogo del Corano in Svezia.

 

↑2020.11.01 Qualcuno (come Socci) si è strappato le vesti perché Fr1 all'angelus di domenica 1nov non ha nominato i cristiani sgozzati in chiesa a Nizza al grido di Allah Akbar. [CzzC: ritengo che quello di Fr1 sia stato un tacere sofferto, ma opportuno come male minore: perché? A mio avviso ... continua. Rif responsabilità, laicismo, abusoArt19, Macron, pugno, Jean-Luc Melenchon].

 

↑2020.10.31 <ansa tempi> Jean-Luc Melenchon (sinistra radicale) ed altri laicisti si scagliano contro il vescovo di Tolosa mons. Robert Le Gall, per il quale "la libertà d'espressione ha dei limiti ... con questa storia delle caricature si getta talvolta benzina sul fuoco". Per il sinistro JLM "stanno crollando le dighe, un vescovo giustifica i crimini". il vescovo di Nizza: "No, je ne suis pas Charlie, io sono André Marceau! Dobbiamo essere noi stessi, con le nostre convinzioni ... ognuno si prenda le sue responsabilità"

 

↑2020.10.28 Copertina di Charlie Hebdo <stampa google eutoday> caricatura di Erdogan in mutande mentre solleva il lungo velo di una donna musulmana fino al fondoschiena esclamando "Ouuuh! Il Profeta". "Annegheranno nell'odio che hanno alimentato ed è la dimostrazione che l'Europa sta ritornando alla barbarie" ha detto Erdogan, tornando a respingere gli accostamenti tra islam e violenza <linkiesta> la satira non dovrebbe avere dei limiti, ad esempio <art21> quando diventa offesa? <fq> l'umiliazione è ripugnante ed è diversa dalla libertà di espressione. [CzzC: ma Micromega pubblica appello firmato da un centinaio di illuminati difensori del laicismo  per la missione di restituire ai francesi l’orgoglio del loro modello emancipatore e fraterno. Che ipocrita e pelosa faccia tosta  additare modello di fraternità chi offende simboli religiosi, come se la fraternità fosse da spendersi solo come massonico conio].

 

↑2016.10.05 <sussidiario>: Fr1: due persecuzioni contro i cristiani, «quella cruenta e quella educata, travestita di cultura, modernità e progresso». Ridurre la fede e la Chiesa all'ambito privato e intimo, emarginarla dalla vita pubblica, nel nome di una paganità laicista o addirittura in nome dell'uguaglianza, una persecuzione "educata" che arriva a negare ai credenti il diritto all'obiezione di coscienza. [CzzC: cristiani perseguitati dagli scristianizzati, che offendono abusando della libertà di espressione, calpestando l’uguale dignità, ignorando la fraternité; ad es. 2024].

 

↑2014.06.12 alla RAI: Cara presidente Tarantola, caro direttore Gubitosi, non pensate che potreste aver offeso qualcuno con lo spot pubblicitario dei mondiali di calcio, che ammaglia di calcio il Cristo Redentore di Rio de Janeiro?  Non pensate che potreste aver offeso qualcuno ospitando a Sanremo Rufus Wainwight (quello che nella canzone "Gay Messiah" cantava "e allora io Glielo darò guardando in basso"). Almeno fate abolire il canone, sostituendolo con una tassa indifferenziata come quelle obbligatorie raccolte anche per spesare le guerre e l’uccisione di innocenti. Desolato per la vostra insensibilità verso i diritti umani Art 18 e 26.3 della dichiarazione universale. Buon lavoro correttivo. CzzC. continua e vedi la risposta

 

↑2012.02.23 <corriere>: Celentano dice che sarebbe meglio che chiudessero Avvenire e Famiglia cristiana; L'Annunziata lo difende, anzi durante la trasmissione su internet "Servizio Pubblico", condotta da Michele Santoro, dichiara: "Adriano Celentano ha il diritto di dire quello che vuole, e lo avrei difeso anche se avesse detto che i gay sono da mandare al campo di sterminio". [CzzC: abuso della libertà di espressione, esempio di contagio da sessantonite: bell’esempio mandammo alla presidenza del servizio pubblico radiotelevisivo. Ovvio che intenda difesa della libertà di parola sullo sterminio e non di pertinente azione, ma è tipico dei 68ttini beffare le responsabilità diseducative dei loro proclami e lavarsi le mani delle relative conseguenze. L'affermazione è tanto più emblematica del profilo del personaggio e della sua matrice culturale, che dovrebbe farla arrossire (se non lo fosse già abbastanza) al solo pensare che da ex presidente della RAI dovrebbe intendersene degli effetti sociali della comunicazione ostile e dunque della responsabilità delle fonti di informazione e dunque dei maestri di pensiero, in ispecie suoi compagni che vanno per la maggiore].

 

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SEGUITO DEL SOMMARIO

Art19: «Ogni individuo ha diritto alla libertà di opinione e di espressione incluso il diritto di non essere molestato per la propria opinione e quello di cercare, ricevere e diffondere informazioni e idee attraverso ogni mezzo e senza riguardo a frontiere».

L’Art19 potrebbe apparire esposto agli abusi di chi(*) lo intendesse superiore ad altri diritti fino a poterli impunemente e allegramente violare: ad esempio? La dichiarazione universale avrebbe potuto condizionare la libertà di espressione escludendo

a) l’istigazione all’odio e al terrorismo, con le conseguenze che sappiamo indotte da certi maestri di odio e fatwa omicida, forse impensabili nel 1948;

b) la lesione all’onore e alla reputazione di una persona configurato dal vilipendio a ciò che essa ha di più caro, come ad esempio i suoi affetti familiari o i simboli e i contenuti della sua fede; la dichiarazione vede troppo l’individuo e troppo poco la persona coi suoi legami vitali, e, dunque, ignora ad esempio che
- per il credente la fede fa parte integrante della sua vita e quindi della sua dignità, reputazione, realizzazione della personalità, come la sua famiglia, e, dunque,
- un eventuale deliberato vilipendio dei simboli e dei contenuti della sua fede configurerebbe violazione quantomeno di questi altri articoli della medesima dichiarazione universale:
- Art12: Nessun individuo potrà essere sottoposto ... a lesioni del suo onore e della sua reputazione
- Art22: Ogni individuo ... ha diritto alla sicurezza sociale nonché alla realizzazione ... dei diritti economici, sociali e culturali indispensabili alla sua dignità ed al libero sviluppo della sua personalità
.
ma, in assenza di condizioni alla libertà di espressione, assistiamo ad impunite ondate di irriverenza e blasfemia(*) contro i cristiani (anche contro altre fedi, ma assai meno, avendo sperimentato la loro forza dissuasiva].

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(*) ad esempio il Pastore valdese Alessandro Esposito, in occasione della merda sul volto di Cristo, concede la più ampia licenza alla libertà di espressione sedicente artistica sbeffeggiando i cattolici perché si sarebbero permessi la libertà di espressione di contestare la merda artistica sul volto di Cristo: L’arte si legittima da sé, non deve passare alcun vaglio, non deve rendere ragione ad alcuna (presunta) autorità morale, perché, per parafrasare Nietzsche, essa si trova per essenza «al di là del bene e del male»: millantando tale posizione suprema della sedicente arte, egli giustifica che la si abusi per gettare merda sul volto di Cristo e si imbufalisce contro chi denuncia offesa subita alla dignità della propria fede (che per il credente è integrata nella dignità della sua persona): censori rappresentanti dell’odierna inquisizione che, a secoli di distanza da una prassi consolidata in ambito vaticano, hanno rispolverato l’inveterato costume della messa all’indice delle opere sgradite... cattolicesimo bigotto e oscurantista... censura preconcetta, fatta di pregiudizio ed ignoranza ... integralisti... Luogo principe della libertà d’espressione è proprio l’arte, la quale non deve chiedere alcuna licenza de li superiori per manifestare, anche con toni irriverenti, il proprio pensiero ... L’arte si legittima da sé, non deve passare alcun vaglio, non deve rendere ragione ad alcuna (presunta) autorità morale, perché, per parafrasare Nietzsche, essa si trova per essenza «al di là del bene e del male», categorie troppo ristrette e semplicistiche per racchiudere ed esaurire lo spirito umano e le sue creazioni.