Gender didattica che vuole escludere la presenza del prof capoclasse
aiutami a trovare l'articolo di giornale che trattò della vicenda del prof NC che 3 professioniste esterne non volevano lasciar presenziare alla loro lezione di gender didattica a scuola media, nonostante NC fosse il prof capoclasse e vicepreside della scuola.
[Pagina senza pretese di esaustività o imparzialità, modificata 14/11/2024; col colore grigio distinguo i miei commenti rispetto al testo attinto da altri]
Pagine correlate: gender didattica, Sara Ferrari budget, DDL-PAT
↑2022.05.03 <orizzontescuola> Umberto Galimberti ha detto: “Espellerei i genitori dalle scuole, a loro non interessa quasi mai della formazione dei loro figli, il loro scopo è la promozione del ragazzo”. [CzzC: ai troppi che hanno postato apprezzamento per cotale espulsore Galimberti perdonerei l'eventuale superficialità di lettura, ma ricorderei l'art.26.3 della dichiarazione universale dei diritti umani che difende la priorità educativa dei genitori e chiederei loro se apprezzerebbero i consulenti esterni arcigay che estromettessero perfino i rappresentanti di classe dalle loro lezioni di gender didattica a minorenni, alla faccia del consenso informato]
↑2021.10.27 <avvenire s24h google> con voto segreto al Senato (154:131) il ddl Zan è rimandato in commissione: erano 3 gli articoli contestati: semantica dell'identità di genere, pluralismo delle idee, giornata contro l'omofobia da celebrare nelle scuole [CzzC: con docenti esterni targati Arcigay tipo caso NC? Le loro previsioni di budget dovranno shiftare di qualche mese?].<tempi> legge che, se fosse passata così, avrebbe reso obbligatoria per tutti la cultura gender. [CzzC: con pregiudizio del diritto all'obiezione di coscienza e della priorità educativa del genitori?]
↑2020.06.15 la data è approssimativa di quando NC mi raccontò l'episodio in sommario, risalente a qualche anno addietro
↑2015.11.16 <Barbara Poggio sulla rivista mensile della Cooperazione usa toni sprezzanti verso i cattolici che non si fidano della gender didattica proposta, ad esempio, dall’OMS e nega l’esistenza della ideologia di gender. [CzzC: conobbi il suo nome estraendo da pag.17 del numero di novembre del suddetto mensile, dove tifa senza se e senza ma per la suddetta didattica e graffia i cattolici con illazione a crociate. Mi chiedo se tra «i corsi di educazione alle differenze nelle scuole» sublimati dalla Poggio in questo articolo, ci siano anche quello le cui docenti vollero escludere in un’aula delle medie la presenza del prof. capoclasse. Anch’io diffiderei di toni e pregiudizi che vedessero anche dove ci fosse SOLO una sana educazione a contrastare il bullismo, a rispettare opinioni e propensioni diverse anche in ambito sessuale, a promuovere le pari opportunità; ma sulla prolusione in parola oserei per Barbara un tentativo di correzione fraterna (reciprocabile) e mi piacerebbe che Coop-Sait sul prossimo numero correggesse le offese].