BUONA PASQUA 2019

Nell’augurare Buona Pasqua ad amici, mi presento loro con immagini e riflessioni che ho ricevuto da alcuni di loro per questa grande festa cristiana.

[Pagina senza pretese di esaustività o imparzialità, modificata 02/05/2019; col colore grigio distinguo i miei commenti rispetto al testo attinto da altri]

Pagine correlate: religione e laicità, feste e segni cristiani, Resurrezione fondamento della nostra Fede e Speranza, fonte di Carità

 

Χριστός ἀνέστη! (Christos anesti, Cristo è risorto, antico e nuovo augurio pasquale)

 

La chiesetta di S.Margherita a Salagona (frazione di Laggio) in Cadore

le cui origini risalgono alla metà del 1200, ha un ciclo di affreschi che culmina con scene della Natività, e con la scena della Missio Apostolorum che si riferisce all’«Andate dunque e fate discepoli tutti i popoli, ...» con Cristo che al centro allunga le braccia verso gli apostoli, raffigurati con occhi e mani tanto protesi al Signore che paiono appesi a lui quasi a volersene abbeverare.

Per arrivare al cuore di ciò che questa immagine documenta, potrebbe essere utile leggere il seguente commento:

«La gente che gli andava dietro, i discepoli che gli sono andati dietro, erano dei poveretti come me e come te, ma tutta la novità della speranza, la certezza assolutamente nuova, la realtà nuova che furono era quella Presenza. La contemporaneità di quella Presenza a me, ai figli, a quelli che verranno dopo, fra cento milioni di anni: questa è la vittoria che vince il mondo, questa è la novità assoluta, questo è il divino nella storia! Io resto quel povero cristo che sono, ma con Cristo sono certo, ricco. La mia persona, come fascino, cioè la possibilità di amare la mia persona, è che esista questa Presenza. E, infatti, è soltanto nella compagnia con Lui che uno ama se stesso, l’affezione a sé la può dire soltanto chi porta questo messaggio; amore a sé e quindi amore agli altri».

Luigi Giussani

 

 

Auguri da Russia Cristiana che propone di conoscere in Armenia

la storia, l’architettura, l’arte e la tradizione del più antico popolo cristiano, che ha subito il Genocidio nel 1915 e la lunga occupazione sovietica. Nonostante tutto, cerca di non dimenticare la propria identità, anche se deve fare i conti con la crisi mondiale e tutte le novità non sempre positive giunte dall’Occidente.

 

 

Auguri anche di anni diversi