CENSURARE il NATALE: con LAICISTA PRESEPEFOBIA e invidia per la gioia delle feste cristiane?
Potrebbe trattarsi di malanimo camuffato pelosamente da millantata INCLUSIVITÀ e NON DISCRIMINAZIONE: fino ad accusare che il PRESEPE/Natale negherebbe dignità umana e famiglia naturale?
Il 2017.12.07 non concordai appieno con il Fusaro che identifica nel capitale la radice della presepefobia, ma la sua considerazione è servita a snidare una tipica espressione laicista di presepefobia, ad esempio quella sparacchiatagli da un certo M: il presepe rappresenta la più violenta negazione della dignità umana e della stessa famiglia naturale ... continua qui con anche il mio commento.
[CzzC: per dirla con <S.Paolo> «noi predichiamo Cristo crocifisso, scandalo per i Giudei, stoltezza per i pagani; ... ciò che è debolezza di Dio è più forte degli uomini», una stoltezza che da secoli, pur con errori, alimenta una civiltà dell’amore che .. CONTINUA IN SEGUITO DEL SOMMARIO
[Pagina senza pretese di esaustività o imparzialità, modificata 12/12/2024; col colore grigio distinguo i miei commenti rispetto al testo attinto da altri]
Pagine correlate: nome e feste dei cristiani innominabili; presepefobia da capitale? Più da Ikea che da musulmani; Re viola e re verde
↑2024.12.01 h6:35 in Culto evangelico <Rai1 at20’, qui.mp3> il valdese Paolo Naso accusa come «guerra dei presepi» l’ipotesi di una eventuale legge che tendesse a “preservare e tutelare le tradizioni religiose cristiane quali espressione dell’identità del popolo italiano” [CzzC: il P.Naso docente della Sapienza.RM accusa la «censura» che aveva azionato il Ministero dell’istruzione sulle «scuole che nei limiti della loro autonomia hanno deciso di chiudere per la festa del fine Ramadan» e la brandisce in contrasto con «l’imposizione del presepe di stato»: mi chiedo chi stia più alimentando anche col frasario le guerre di religione: i credenti che desiderano presenza anche pubblica dei loro segni e feste religiose? O i laicisti filo-massoni che le vorrebbero proibirle? O i tradizionalisti che mirano a silenziare la presenza pubblica di espressioni religiose diverse dalla propria? Abbassiamo i toni e cresciamo in tolleranza e reciprocità per valorizzare il meglio che ogni religione esprimesse pro bene comune, peraltro attenti a parare chi mirasse ad usare feste e segni religiosi per promuovere il proprio razzismo religioso].
↑2021.12.01 <stampa repubblica google> La commissaria europea all'Uguaglianza, Helena Dalli, ha ritirato le linee guida sul linguaggio inclusivo con i riferimenti al Natale e ai nomi diversi per ♂♀. [CzzC: resipiscenza? Ma va'! Son troppo illuminati quei soloni per non aver previsto anche la ritirata tattica, avendo comunque raggiunto l'obiettivo di misurare l'effetto che fa, come 10 anni fa quando la commissione UE stampò 3 milioni di agende senza la festa di Natale. Bravo il Giornale che scoprì il suddetto documento, ma a mio avviso esagerò tre giorni fa ad usare il verbo vietato nel titolo «In Europa vietato dire "Natale"» (come sbaglia oggi a titolare «Abbiamo vinto: l'Ue si rimangia i divieti su "Natale" e "Maria"»), ma convengo che anche il solo sconsigliare (anticamera Overton del vietare) sia nella fattispecie indicatore di una colonizzazione ideologica che censura parole incarnate da secoli nel linguaggio naturale, assieme a parole come uomo, donna, padre, madre, termini che i suddetti piloti del mainstream aborriscono come stereotipi. I suddetti censori avevano previsto di trovare più esplicito benestare dai musulmani? Si compiacciano dei cristiani che han votato la censura e la giustificano come gentilezza inclusiva anti discriminazione pro multiculturalismo e per i cosiddetti diritti civili]. <vatican> Parolin: distruggere le radici.
↑2020.12.11 <tempi vox gloria> Radio France rifiuta uno spot natalizio perché la parola «cristiani» è «scioccante», poi l’emittente pubblica fa marcia indietro: ma che Francia delle Liberté, Égalité, Fraternité sarebbe questa dove si rivendica il «diritto alla blasfemia», ma non si può parlare dei «cristiani»?
↑2018.12.04 Condivido “er presepio – ve ringrazio de core brava gente” di Trilussa, col verissimo finale «La gente fa er presepe e nun me sente; cerca sempre de fallo più sfarzoso, però cià er core freddo e indifferente e nun capisce che senza l'amore è cianfrusaja che nun cià valore». Ma Trilussa, morto nel 1950, non immaginava nemmeno lontanamente la presepefobia che sarebbe poi stata montata non solo da laicisti, ma perfino da sedicenti cattolici: presumo che oggi Trilussa aggiungerebbe qualche nota in assonanza a quanto Natalia Ginzburg scrisse del Crocifisso
↑2018.11.17 <google umbria24> «No alla recita natalizia perché disturba le altre culture religiose presenti nell’istituto». Questa la decisione di una dirigente scolastica di Terni che, secondo quanto riferisce l’assessore alla Scuola Valeria Alessandrini, avrebbe vietato lo svolgimento di una iniziativa natalizia legata alla messa in scena di quadri viventi con protagonisti i bambini e a tema la nascita di Gesù. Una ricostruzione non accettata però dalla dirigenza scolastica. [CzzC: attenzione! La locale cultura islamica non si sente disturbata: è il nostro laicismo illuminato che accampa disturbo per alimentare presepefobia, il che faceva anche prima che islamici, induisti e diversamente credenti superassero il 20% dei nostri scolari].
↑2017.12.27 <ansa>: Fr1: ai nostri tempi, specialmente in Europa, assistiamo a una specie di 'snaturamento' del Natale: in nome di un falso rispetto di chi non è cristiano, che spesso nasconde la volontà di emarginare la fede, si elimina dalla festa ogni riferimento alla nascita di Gesù. Senza Gesù non c'è Natale"
↑2017.12.12 non mi piace il <marcelloveneziani> che, per difendere il presepe, dà dell’imbecille ai presepefobici, ma non dispiacciono le sue considerazioni per cui il presepe potrebbe essere apprezzato anche da laicisti, atei, islamici e buona educazione. Ma a me/te davanti al presepe Gesù ci chiederebbe: "queste rappresentazioni ti richiamano all'essenziale? Ti spingono ad incontrare le esigenze del cuore dell’uomo assieme ad altri uomini di buona volontà?"
↑2017.12.07 non concordai appieno con il Fusaro che identifica nel capitale la radice della presepefobia, ma la sua considerazione è servita a snidare una tipica espressione laicista di presepefobia, ad esempio quella sparacchiatagli da un certo M che leggeresti qui: il presepe rappresenta la più violenta negazione della dignità umana e della stessa famiglia naturale. Una donna infibulata di verginità e di colpa, un vecchio senza ruolo al posto del ruolo paterno, una caricatura umiliante del padre, ... continua qui con anche il mio commento
↑2011.01.26 <termometro Giornale2010 Avvenire2012 google perugia>: L’UE esclude il Natale dall’agenda scolastica: il diario, fatto stampare in >3M copie per le scuole secondarie, riporta festività musulmane, ebraiche, indù ed altre ancora, mancando di inserire festività tipiche della tradizione cristiana: pagina bianca alla data del 25 Dicembre. [CzzC: aiutami a cercare notizia che le autorità islamiche abbiano denunciato sdegnosamente la dimenticanza come avrebbero invece fatto le autorità cattoliche se fosse stata simmetricamente opposta]
↑1986.02.18 Re viola e Re verde. lo scorso Natale, neo membro del Comitato di Gestione della Scuola Materna del mio quartiere, avevo visto prevalere tra le maestre (non tra i genitori) il parere del sedicente “collettivo” che, per la festicciola di Natale, sostituì il Presepe con la scenetta del re viola e del re verde. Ora il medesimo collettivo, comprensivo anche di catechiste parrocchiali, propone una mozione sul tema della educazione religiosa nella scuola analogamente illuminata contro feste e segni cristiani; propongo una mozione di minoranza, che esigo sia esposta a fianco di quella vincente: i genitori si sorprendono per l’esito della votazione e scrivono una lettera all’assessore provinciale all’istruzione (che risponde) in discernimento rispetto dalla posizione "vincente” contro l'introduzione dell'insegnamento della religione cattolica nella scuola dell'infanzia. Dal Natale successivo torna la scenetta col Presepe nella scuola materna provinciale del mio quartiere.
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[CzzC: per dirla con <S.Paolo> «noi predichiamo Cristo crocifisso, scandalo per i Giudei, stoltezza per i pagani; ... ciò che è debolezza di Dio è più forte degli uomini», una stoltezza che da secoli, pur con errori, alimenta una civiltà dell’amore che milioni di uomini additano anche come radice della civiltà occidentale, segnata da santi sconosciuti o proclamati come Madre Teresa. Nonostante le suddette sparacchiate laiciste, offriamo collaborazione anche alla filantropia laicista e preghiamo per i suoi “santi” promotori della dignità umana, a partire da quella della famiglia, sperando che non si limitino
- a sublimare come illuminato lo sterminio dei vandeani e dei cristeros
- a negare il diritto di un nascituro di non essere programmato a nascere per essere ceduto a due gay.
Fra due giorni un medico mio parente, da poco in pensione, va per la seconda volta in Kenia ad aiutare un villaggio privo di ambulatorio: nella sua prima andata in primavera si era beccato la malaria; porta farmaci e liberalità raccolte da pazienti e amici che assiste gratuitamente, più attinge dalla sua pensione al limite del possibile: a Suo parere, caro signor M, di benefattori così appassionati per la difesa e il sostegno della dignità umana e della famiglia, ne ravviserebbe più densamente presenti nell’insieme dei catto-cristiani o tra le persone che ne dileggiano il Credo a modo Suo? Per amore della suddetta dignità noi saremmo felici che Lei potesse rispondere “più densamente presenti nel secondo insieme”, ma Lei sarebbe arrabbiato se risultassero più densi nel primo? Per la suddetta dignità vogliamo collaborare anche con chi afferma la possibilità di un’etica senza trascendenza e/o dileggiasse la radice della nostra Etica. Senza ironia, Buon Natale!]