ultima modifica il 15/06/2020

 

DSC2016TS 1ªlez: problemi di impostazione e metodo

Correlati: dignità umana; valori non negoziabili; religione e laicità, sussidiarietà, stato

Pagina senza pretese di esaustività o imparzialità: contrassegno miei commenti in grigio rispetto al testo attinto da altri.

 

annoto stralci della 1ª lezione della Scuola 2016 di dottrina sociale della chiesa, curata dall’Osservatorio Van Thuan per la Diocesi di Trieste. Interloquisco con corsisti.

 

 

26/03/2016 Sabato Santo. Con psw inizio l’ascolto in differita della 1ª lezione “problemi di impostazione e metodo” che Stefano Fontana tenne il 17/03: con psw vedi video, slides, dispensa. Occorre fissare premesse da dare per scontate onde evitare di trovarci nell’aula sbagliata

15’36 fede cattolica con depositum fissato da scrittura, tradizione, magistero;

riforma nella continuità (dal Sillabus al CV2° alla Centesiumus annus);

- principi della legge morale naturale riconoscibile con la ragione (fides et ratio);

19’39 la natura, dopo il peccato delle origini, ha bisogno della Grazia anche per essere natura;

21’15 pienezza della verità nella luce di Cristo, pur essendoci verità anche altrove (altre culture, anche ateismo);

22’25 vocazione alla salvezza è unica: non un fine umano quaggiù e divino lassù: le realtà terrene, sono autonome in linguaggio e metodi, ma non sanno fondarsi da sé.

GP2° nella Centesimus annus definì la DSC come strumento di evangelizzazione: annuncia la salvezza di Dio all’uomo e rivela l’uomo a se stesso: solo in questa luce si occupa del resto (economia, lavoro, salario, famiglia, povertà, sviluppo, pace,  .). Analogamente nella Populorum progressio di Paolo VI.

- 34’30 vale l’intero quadro della DSC, pena l’incoerenza se si condivide un aspetto (ad esempio il soccorso ai poveri) e non altri (ad esempio il no all’aborto)

39’ GP2° con la centesimus annus aggiunge il termine “nuova” evangelizzazione: occorre rievangelizzare le nostre società occidentali che cristiane non sono più, il che da quando gli stati liberali dell’800 estromisero Dio dalla pubblica piazza (famiglia, educazione, assistenza)

43’ cosa significa annunciare Xto nelle realtà temporali (come creatore e salvatore). [CzzC: noto uso a mio avviso improprio del termine razionalità: quale sia il mio avviso spiego anche interloquendo con corsisti 26/03]. L’ordine naturale del creato è il fondamento della società, con unione uomo donna sì, omosessuale no. Da quest’ordine deriva anche la legge morale naturale. Da qui la dottrina dei principi non negoziabili: sono nel piano di Dio, non a nostra trattativa. La Cirinnà è zeppa di “non negoziabili”, non solo per la legalizzazione delle unioni omosex, ma anche di quelle eterosex come coppie di fatto non matrimoniate.

56’ se la politica non ha limiti, è finita per tutti [CzzC: la politica-partitica, sapendo di poter contare sulla flessibilità interpretativa di magistratura creativa, non ritiene di avere limiti se non dai rapporti di forza, e dunque sa di poter violare non solo i valori “non negoziabili” dei cattolici, ma anche principi della dichiarazione universale dei diritti umani: questa è la realtà con cui ci rapportiamo nello stato laico, ben sapendo che la difesa cattolica non può far ricorso a forze dissuasive come quelle che sanno brandire talune lobby e/o religioni: dal che, fatta la debita opposizione (non escluso il criterio del male minore) pur perdente nei numeri delle maggioranze democratiche, non possiamo isolarci sconfitti, ma occorre stare nel campo infestato dalla zizzania per far crescere comunque il buon seme nel piccolo gregge (con l’educazione permessa da quel che resta del 3° non negoziabile) allenandolo a convivere con identità e misericordia anche con chi diversamente sermona ed opera]

- 1h7’ dibattito; 1h23 la concezione cristiana di natura non è quella naturalistica, ma la continuazione dell’opera di Dio: essa non vede contrapposizione tra cultura e natura; tutte le culture realizzano qualcosa della natura umana, ma la natura permette di distinguere tra le varie culture quelle che sono più umane e quelle meno; altrimenti si ha l’indifferentismo delle culture. [CzzC: per discernere concordemente sull’umano, come sul lecito in generale, occorre avere un criterio di discernimento condiviso, ad esempio la dichiarazione universale dei diritti umani, ma già su quella non c’è condivisione, figurarsi sul concetto di natura e legge naturale che lucidi analisti pagati da diocesi si spendono a definire cangiante: intuisco giusto il tentativo di trovare un criterio di giudizio condiviso, ma mi pare che il problema esposto in questi termini rimanga aperto]

- 1h32’ il concetto di Chiesa: al prossimo incontro. 1h36’ presenza dei cattolici nell’arco parlamentare, dove ci sono partiti che negano questi fondamenti: se tutti li negano, cosa deve fare il cattolico che voglia impegnarsi in politica? E il cattolico può militare in qualsiasi partito? Al prossimo incontro.

- 1h38’ end

 

1° numero del Bollettino della DSC