modificato 18/12/2016

 

Massimo Aprile: 2016.12.18 fa il suo ultimo intervento a Finestra Aperta dopo 5 anni

Correlati: Culto evangelico, Valdesi

Pagina senza pretese di esaustività o imparzialità: contrassegno miei commenti in grigio rispetto al testo attinto da altri.

 

2016.12.18 Radio1, Culto Evangelico, Finestra aperta, a cura di Massimo Aprile

a 58" da inizio di questo.mp3 traggo: questo è il mio ultimo intervento di finestra aperta che ho avuto il piacere di curare per 5 anni per il culto evangelico; i miei interventi di poco più di 3 minuti sono stati un tentativo, non so quanto riuscito, di aprire la finestra, almeno un'altra, per far circolare un po' d'aria nelle stanze della fede, a cogliere la sfida a confrontarsi con i fatti della vita non necessariamente quelli della grande cronaca e non tanto per esprimere un'opinione cristiana a tutto tondo su ogni questione, [CzzC: a tutto tondo nessuno te lo chiede, ma un’opinione-esperienza cristiana forse sì, se no uno perché dovrebbe sintonizzarsi su Culto evangelico invece che su altri culti, più o meno illuminati dalla dea pecunia, per essere aiutato al senso della vita, a diagnosticare accadimenti, a individuare terapie adeguate per guarire e prevenire ferite, in poche parole per la felicità e il bene comune?] ma per cogliere l'occasione di una riflessione che mettesse in relazione la parola del Signore [CzzC: la sua presenza] con la nostra quotidianità. Non mi sono sottratto al compito di commentare fatti di cronaca nera e vicende di costume anche inquietanti; ho anche cercato, qualche volta con fatica, di trovare buone notizie, buone pratiche comportamenti umani da imitare. Vorrei concludere proprio con uno di questi (... progetto - laboratorio di panettoneria “per bene” con giovani ragazze vittime di abusi o violenze domestiche ...) non esiste migliore terapia che il lavoro ... Questo è il mio augurio natalizio per il nuovo governo appena costituito: il Paese ha conosciuto nel recentissimo passato un periodo di lacerazione tra il sì e il no alla riforma costituzionale: auguro al Presidente del Consiglio e alla sua compagine di compattare adesso il popolo italiano sul sì a quell'art.1 della nostra costituzione che pone il lavoro come fondamento della vita della nostra repubblica: cogliere e valorizzare i tanti segnali che vengono dal basso, come quello citato, che indicano che “migliore terapia contro i populismi, le svolte autoritarie, il disagio giovanile è il lavoro da declinarsi insieme alla dignità della persona”. Fare di tutto ciò una forte proposta politica per il presente e per il futuro. Nella parabola dei lavoratori delle diverse ore con linguaggio finanche provocatorio Gesù riconobbe la dignità del salario persino a coloro che avevano avuto minori opportunità. A ciascuno fu dato secondo il bisogno e nel rispetto della sua dignità. Buon Natale e buon lavoro soprattutto a chi non si è rassegnato e continua a cercarne uno. Buona vita a tutti.

[CzzC: ampiamente condivisibile; non tento correzione fraterna come al solito? Più che correzione tenterei integrazione. Avrei aggiunto, caro Massimo, un accenno alle responsabilità che stanno a monte del fatto che abbiamo il 40% dei giovani senza lavoro: dare il lavoro o un salario minimo che garantisca dignità anche a chi non lavora, non dipende solo dalla buona volontà del governo, ma in larga misura dalle disponibilità di bilancio statale e dal costo del lavoro per l’imprenditoria, la sola capace di generare lavoro che non sia l’aumentare la già pletorica pubblica dipendenza, in un’economia di mercato (diverso sarebbe se ci fosse il comunismo in tutto il mondo); l’imprenditoria è mortificata da una tassazione strozzante cui non corrispondono buoni servizi e snella burocrazia che riducano i costi (anzi, li aggravano), è mortificata dalla scarsità di investimenti pubblici a loro volta impediti da un immane debito pubblico, causa primaria del latrocinio generazionale sulla pelle dei nostri giovani, frutto a sua volta di sprechi e privilegi accaparrati soprattutto sulla spinta di illuminati sessantottini che han invaso in larga misura politica, mass media, scuola e perfino finanza, privilegi tutt’altro che negletti dal sindacalismo più ideologico come quello abbondante nella Cgil di cui è emblematica esponente l’attuale ministra del Miur. Prosegui in data 2016.12.18]

 

 

18/12
2016

Presumo che nel fare gli auguri al nuovo governo con la sua rubrica Finestra aperta stamane il valdese Massimo Aprile abbia pensato anche alla neo ministra Valeria Fedeli, ancorché paia attrezzata per l’agenda della gender didattica più che per affrontare le effettive priorità formative e contestuali dei nostri giovani senza lavoro. Speriamo che il compiacimento mostrato da Aprile col bell’augurio al nuovo governo

- miri a tali priorità ben più che alla suddetta agenda brandita anche da quello Scalfarotto che se avesse la fede si farebbe valdese;

- miri a tali priorità ben più che al soffocamento delle scuole paritarie cattoliche per cui tifò referendum il valdese ministro Ferrero]