Fermiamo i MASSACRI nella zona BENI - Nord Kivu del CONGO
stragi di inermi, stupri, bombe in chiesa, razzie, violenze azionate soprattutto da jihadisti dell’Iscap (Isis del CentrAfrica) e dalle sedicenti “Forze democratiche alleate” (Adf) che si abbattono con tutta la loro furia sulle comunità locali, cointeressate le multinazionali in silenzio complice, se non addirittura in foraggiamento dei criminali locali e di regime per meglio sfruttare i cosiddetti minerali dei conflitti.
[Pagina senza pretese di esaustività o imparzialità, modificata 28/05/2024; col colore grigio distinguo i miei commenti rispetto al testo attinto da altri]
Pagine correlate: minerali dei conflitti, dea pecunia grondante sangue di inermi, mentre sono distratti e/o cointeressati i potenti
↑2024.05.27 <avvenire> Congo: assassinati 14 cristiani che rifiutavano di convertirsi all’islam. I civili sono stati catturati dai miliziani del’Adf, affiliati all’ISIS, al confine tra il Nord Kivu e l’Ituri. Da anni i ribelli uccidono per il controllo delle risorse, ammantando le loro azioni di un falso jihadismo [CzzC: dove e da chi sarebbe azionato il jihadismo che Avvenire intende vero?]. Fonti riferiscono che in zona ogni settimana si verificano raid, carneficine, incendi, sequestri di ragazzi e ragazze cristiani o animisti, poi indottrinati all’islam e forzati a trasformarsi in automi capaci di indicibili nefandezze, grazie anche alla somministrazione di sostanze stupefacenti.
↑2023.01.15 <agi> almeno 17 cristiani dilaniati dall’ordigno esploso in una chiesa nel Nord Kivu/Congo, attacco rivendicato dall’Isis-Iscap che gongola per le «decine di cristiani uccisi e feriti» e minaccia ulteriori attacchi. <tg24> a Kafin-Koro/Nigeria nella parrocchia cattolica di San Pietro e Paolo è stato bruciato padre Isaac Achi.
↑2021.02.22 < rai msgr google> vittime di un agguato in Congo l'ambasciatore <Luca Attanasio> e il carabiniere <Vittorio Iacovacci>. <manifesto> dai ribelli ruandesi ai jihadisti dell’<Adf> vicini ai salafiti, oltre 100 i gruppi armati sono attivi nella regione, in guerra permanente; tutti questi gruppi hanno in comune lo sfruttamento della popolazione civile e le ricche risorse minerarie; nel 2010 l’Onu ha attivato la missione <Monusco>, con oltre 16mila caschi blu <efficace? Gente arrabbiata per l'inerzia>. [CzzC: "il mondo si è dimenticato del Congo" disse nel 2017.10 il ginecologo <Denis Mukwege Nobel pace/2018> quando venne anche a Trento <vt> per sensibilizzare sul dramma socio-politico del suo paese e dell'Africa]
↑2021.02.05 <ifamnews> Terrore in Africa, 100 cristiani uccisi in un mese. Nella Repubblica Democratica del Congo il terrorismo islamista rinasce e colpisce i civili: il numero maggiore di omicidi nelle province di Ituri e Nord Kivu, nell’Est del Paese. L’obiettivo dei terroristi islamisti è svelato da Illia Djadi, analista senior di Open Doors per la libertà di religione nell’Africa subsahariana: «Stabilire un “califfato” nella regione». A rivendicare tutti gli attentati che hanno portato alla morte di oltre 100 civili in 31 giorni è stato il gruppo terroristico Allied Democratic Forces (ADF). <news.un> L'OHCHR ha allertato per potenziali crimini contro l'umanità nella DRC a seguito del picco di attacchi da parte del gruppo armato ADF, in due province nell'est del paese. Almeno 849 civili sono stati uccisi negli attacchi delle ADF lo scorso anno nel territorio di Irumu e Mambasa, nella provincia di Ituri, e nel territorio di Beni nella provincia del Nord Kivu.
↑2020.11.10 <chiesamv> Il vescovo di Butembo-Beni/Nord Kivu/Congo, monsignor Sikuli Paluku Melchisedech, in un videomessaggio <yt♫>, denuncia massacri, "crimini contro l'umanità", l'ennesimo lo scorso week-end con 20 vittime. “Veniamo massacrati ogni giorno in un’indifferenza sempre più sconcertante ... le autorità passano il tempo a discutere la spartizione dei posti di potere, la popolazione non conta niente, è così dall'ottobre del 2014. Preghiamo che il nostro grido di sofferenza sia inteso, che si metta fine al nostro calvario.
↑2018.04.05 <repubblica>: Congo, continua il massacro dei civili nel Nord Kivu: mentre l'Onu prolunga la sua missione nel Paese in vista del voto di dicembre. Il 13 aprile avrà luogo la conferenza dei donatori a Ginevra
↑2016.10.27 <spagnollibazz> in marcia con John per fermare il massacro dei Nande nella zona di Beni: John Mpaliza, con l'aiuto e il supporto di numerose associazioni ed enti locali, marcerà da Reggio Emilia a Bruxelles, 1500 km a piedi fino al Parlamento Europeo dove chiederà che le istituzioni internazionali intervengano il prima possibile per fermare questo massacro: programma del tratto Pian delle Fugazze - Trento
↑2016.08.15 <vatican>: Papa Fr1: «... Il mio pensiero va agli abitanti del Nord Kivu, nella Repubblica Democratica del Congo recentemente colpiti da nuovi massacri che da tempo vengono perpetuati nel silenzio vergognoso, senza attirare neanche la nostra attenzione. Fanno parte purtroppo dei tanti innocenti che non hanno peso sulla opinione mondiale ... ». [CzzC: ONU, ci sei? O sei distratta dalle lobby intentate ad accusare di tortura al Vaticano e a portare l’Arabia Saudita ai vertici di UNHRC?]
↑2018.08.16 ricevo dall’amico PR e volentieri rilancio questo appello, che troveresti anche in <sentire> e che potresti sottoscrivere qui in change.org
FERMIAMO I MASSACRI NELLA ZONA BENI della Rep.Dem. del CONGO
Da un paio di anni varie associazioni di Rovereto che svolgono attività di sostegno ad alcuni missionari che operano in Africa, hanno deciso di coordinarsi per informare la cittadinanza della Vallagarina su alcune gravissime situazioni che colpiscono alcune zone dell’ Africa, a cui gli organi di informazione non dedicano attenzione.
Il coordinamento delle associazioni della Vallagarina per l’Africa ha steso l’appello sottostante da inviare alle maggiori Istituzioni politiche internazionali e le Corti di giustizia e per i diritti umani. Per aver da esse una maggiore attenzione, il Comitato sta contattando associazioni e movimenti di tutta Italia ed Europa affinché l’appello sia sottoscritto dal maggior numero di gruppi e persone.
Ecco il testo dell’appello:
Nella zona di Beni, nel nord-est della Repubblica Democratica del Congo, sono avvenuti e tuttora avvengono orribili massacri, moltissime persone dell'etnia Nande sono state sgozzate, le braccia di numerosi bambini amputate, le donne violentate e sventrate, famiglie intere massacrate e brutalmente uccise.
Il 14 maggio 2016 i coordinatori locali dei gruppi della società civile di Beni, Lubero e Butembo hanno denunciato in una lettera aperta le uccisioni di 1116 persone, mentre 1470 rapimenti sono stati ufficialmente registrati solo negli ultimi due anni.
La sequenza incessante di brutali omicidi contro la popolazione inerme in vari villaggi della zona, che continua nonostante la presenza dell’esercito congolese e delle truppe delle Nazioni Unite, è estremamente inquietante e fa intravedere un disegno criminale portato a termine con agghiacciante spietatezza per spazzare via con la violenza e il terrore i civili residenti nell’area.
Chiediamo:
1 Che la comunità internazionale, e in particolare il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite su pressione degli Stati europei membri, metta in atto tutte le misure necessarie per far cessare il prima possibile i massacri;
2 che venga promossa un'inchiesta sui crimini commessi in quest'area della Repubblica Democratica del Congo presso la Corte Penale Internazionale, la Corte Africana dei Diritti Umani e dei Popoli, la Corte Internazionale di Giustizia dell'Aja;
3 che l'Alto Rappresentante dell'Unione per gli Affari Generali e la Politica di Sicurezza promuova con urgenza a livello europeo e internazionale un'inchiesta su questi massacri;
4 che l'Unione europea valuti di inviare un rappresentante speciale nella zona di Beni per redigere un rapporto da presentare con la massima urgenza al Parlamento europeo, ai governi degli Stati membri ed alle più alte istituzioni europee;
5 che alla missione MONUSCO dell'ONU, oltre al mandato di osservazione, venga data con urgenza facoltà di interposizione nella zona di Beni, e che la stessa sia posta in grado di difendere e proteggere effettivamente ed efficacemente la popolazione civile dalla crescente violenza dei miliziani;
6 che, essendo il commercio illegale dei minerali la sorgente primaria di supporto per i gruppi armati operanti nel nord-est del Congo, l’Unione europea deve approvare e implementare al più presto il regolamento sui “minerali dei conflitti” negoziato recentemente, prevedendo un attento monitoraggio in modo da adottare tutti i miglioramenti possibili per rendere sempre più efficace il contrasto al finanziamento dei conflitti.
Il Coordinamento Associazioni della Vallagarina per l'Africa (CAVA ):
Comitato delle associazioni per la Pace e i Diritti Umani, Comitato trentino NOPPAW, Ass. Africa Tomorrow, Ass. Il Melograno, Ass. Spagnolli Bazzoni,
Gruppo Autonomo Volontari per la Cooperazione e lo Sviluppo del Terzo Mondo,
ACCRI, A.P.I.Bi.M.I. onlus, COOPI, Mandacaru’ Onlus, Associazione Tam Tam per Korogocho Onlus
↑2018.04.05 <repubbl> massacro continuo di civili: i cosiddetti ribelli delle “Forze democratiche alleate” (Adf) si abbattono con tutta la loro furia sulle comunità del Nord-Kivu/Congo uccidendo, razziando e violentando: perché? Le vere ragioni hanno a che fare molto di più con argomenti che si chiamano diamanti, coltan, rame e terreni fertili [CzzC: cointeressate le multinazionali in silenzio complice, se non addirittura in foraggiamento dei criminali locali e di regime]