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modificato 07/02/2016 |
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Conferenza di Mons Viviani coordinatore per l’anno giubilare della misericordia |
Correlati: catechesi confondente sulla Confessione? |
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Pagina senza pretese di esaustività o imparzialità: contrassegno miei commenti in grigio rispetto al testo attinto da altri. |
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Il 21/01/2016 presso l’Auditorium della Beata Giovanna si è tenuta la prima delle conferenze previste dal programma decanale per l'Anno giubilare della Misericordia: l'incontro con mons. Giulio Viviani, coordinatore del comitato per il Giubileo in diocesi, aveva come titolo: "Le parole del Giubileo". Locandina. [CzzC: qui miei appunti; di seguito un mio feedback - Sulla conduzione della conferenza potrei condividere questi commenti di Sergio M. «il 21/01 interessante e molto partecipato l’incontro 21/01 con mons. Giulio Viviani profondo e brillante relatore sul Giubileo straordinario della Misericordia» ma anche gran parte del contenuto trovai efficace, in particolare la spiegazione dell’indulgenza come aiuto a riparare i danni fatti dal nostro peccato ancorché perdonato, - il che a prescindere dall’incipit introduttivo tra il serio e il faceto col quale l’argomento indulgenze è stato presentato imbarazzante da spiegare tanto che parve provvido potervi soprassedere rimandando alla competenza del monsignore. - Ma un passaggio mi lasciò confuso, quello sulla Confessione dei peccati: Dio li conosce già e a noi sacerdoti non interessa conoscerli: ci sta l’accento sulla confessione comunitaria dove io prego per i tuoi peccati e tu preghi per i miei, ma liquidare il confessionale così, non so se sarebbe piaciuto a Papa Francesco che, pur non esibizionista, si è esibito più volte penitente e confessore e convoca in S.Pietro le salme dei santi maestri di confessionale Padre Pio e Padre Leopoldo, che forse hanno provato disgusto in Cielo a sentir banalizzare così la loro Confessione in terra cattolica. - Anche la conclusione avrebbe potuto essere più seria che faceta: che un sacerdote A scriva un messaggio a B sull’incontro dei preti a Villa Moretta sulla misericordia scherzando perché, più che per la misericordia io ero andato colà per apprendere chi sarebbe stato il nostro nuovo vescovo, ci sta; ma che un tale messaggio venga letto da B davanti a 150 persone riunite sulla misericordia, non so se sarebbe piaciuto a papa Francesco e forse nemmeno ad A. O sbaglio?]
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