modificato 17/01/2016

 

Ratzinger 2003 contro riconoscimento legale unioni omosex

Correlati: senza adozioni? o trampolino verso il matrimonio per tutti con uteri in affitto/donati? Spirito della Cirinnà

Pagina senza pretese di esaustività o imparzialità: contrassegno miei commenti in grigio rispetto al testo attinto da altri.

 

nel 2003 la congregazione per la dottrina della fede formulava in questo documento <vatican.va> le argomentazioni razionali contro il riconoscimento legale delle unioni omosessuali. [CzzC: a un’amica, che il 16/01/2016 mi segnala tali argomentazioni, rispondo così:

dobbiamo ammettere che, a distanza di 12 anni, l’attuale prefetto della congregazione non si esprimerebbe negli stessi termini di Ratzinger2003, nonostante che questi sia nel frattempo diventato Papa, e ciò non per diversa attitudine prefettizia, ma per la crescente secolarizzazione della società con ospedale da campo sempre più affollato da laici ed ecclesiastici, più la contemporaneità del giubileo della misericordia, fermo restando a mio avviso che, per alcuni aspetti, una riforma di giudizio ecclesiastico troverei salutare (ad esempio che nel dopo sinodo sulla famiglia la chiesa riconosca venialità che due coniugi usino il contraccettivo dopo aver generato un numero di figli ritenuto congruo per la loro genitorialità responsabile e decreti gravità quasi imperdonabile la corruzione, laddove 50 anni fa il giudizio morale poteva essere quasi invertito).

Il riconoscimento legale delle unioni in oggetto è oggi di fatto inevitabile (può essere dannoso illudere fedeli che il progetto di riconoscimento legale possa essere ritirato): a fronte di tale inevitabilità (questione di numeri in Parlamento) il compito dei cattolici più fedeli al cuore della nostra fede è attivarsi con tutti i mezzi leciti possibili per far sì che l’attuale disegno di legge venga modificato quantomeno per evitare che poi la Corte europea, come ha fatto con altri stati, e come previsto dagli stessi tifosi della Cirinnà, ci obblighi, per non discriminazione, a concedere - subito dopo la stepchild adoption - il matrimonio per tutti, anticamera degli uteri in affitto, e non solo perché noi cattolici ed ortodossi riteniamo il Vangelo non conciliante i matrimoni gay (anglicani, luterani, valdesi ne hanno già decretato illuminata e moderna conciliabilità), ma, in riferimento agli uteri in affitto, per la stessa ragione laica di rispetto dei diritti umani della donna (da non abusarsi come fattrice prezzolata) e del neonato (da non usarsi come merce) per cui si battono anche le femministe, che troviamo alleate qui nell’evangelica difesa dei più deboli.

Preghiamo che tale modifica sia apportata prima della approvazione della Cirinnà, con rottura dell’inciucio PD-M5S che tale modifica non vuole proprio per la ragione suddetta (ottenere in un secondo tempo i matrimoni gay per imposizione anti-discriminazione dalla corte UE).