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modificato 19/01/2016 |
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Catechesi genitori del 5° 6° 7° 8° anno: riassunto dell'incontro 15/12/2015 |
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Pagina senza pretese di esaustività o imparzialità: contrassegno miei commenti in grigio rispetto al testo attinto da altri. |
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Tema i doni dello Spirito Santo; dopo la lettura del Veni Creator, ci dividiamo in 2 gruppi: riferisco del mio, che ha tirato fin alle 22,30 quindi stavolta senza plenaria con l’altro gruppo. Ho annotato come appunti non esaustivi e forse nemmeno precisi: - la relazione val ben più della dottrina come humus in cui può crescere la fede attrattiva: ciò vale per i ragazzi ma anche per noi adulti; bene dunque la modalità di coinvolgimento dei giovani promossa da don Gigi (ho appreso che scrive giochi didattici su temi arditi, ad esempio sulla guerra e sull’economia: se ne può avere conoscenza?) - i ragazzi e noi possiamo vivere i valori cristiani solo attraverso esperienze che li/ci coinvolgono - la stessa preghiera, più che invocazione-domanda per avere, è colloquio, dialogo con volti concreti, perché Dio non è un’entità eterea; questo non esclude il rivolgersi direttamente a Dio, ad esempio ad inizio giornata o quando il comportamento degli uomini ti lascerebbe senza speranza se non sentissi l’abbraccio del Padre - occorre adeguare il linguaggio comunicativo anche per richiamare più genitori a queste catechesi: se ci sono così pochi genitori rispetto ad anni fa, non può essere solo perché nel passato si faceva l’appello con richiamo per assenza (peraltro sgradito ai più); cosa tentare per un meglio, se possibile? ad esempio: - sul foglio avvisi mettere non solo la data dell’incontro ma anche un titolo di richiamo; idem nell’SMS che ricorda l’imminente scadenza - a proposito, pare che non tutti abbiano ricevuto il calendario catechesi del 2016 - gli incontri del giovedì sono frequentati soprattutto da vecchi: si dia un taglio anche per i genitori con riferimento all’educazione dei ragazzi, e si pubblicizzi questo aspetto, il che da farsi anche per i prossimi incontri del Vicario sul volto di Cristo. Aspetti per cui mi sono sentito spiazzato in questo contesto (non mi sorprenderebbe in altri): - riguardo allo svuotamento
delle chiese (ricordai che ne accennò dG nell’omelia di domenica sera)
lo correlai alla secolarizzazione intesa come
calo progressivo medio della fede, il che ha suscitato
dissenso della serie che tale svuotamento non va letto come correlato
al calo della fede - il testimoniare la fede come sequela di Cristo nel cammino guidato dal Magistero petrino ha suscitato dissenso della serie che dimenticherei coloro che hanno una fede personale in Gesù, pienamente valida anche a prescindere dalla Chiesa col Papa, dalle Messe, dai Sacramenti. |
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feedbacks
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06/01 |
Un grande aiuto alla riflessione può venirci da Fr1 Epifania2016: chiarire il desiderio di Dio che ognuno porta in sé, la voce dello Spirito Santo che lavora in tutte le persone, in ricerca dei segni che Dio offre sapendo che richiedono il nostro impegno per decifrarli e comprendere così la sua volontà [CzzC: vedi dettaglio ed audio-video, da proporre al gruppo di catechesi] |
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16/12 |
h11,34: Come al solito sei bravo nel sintetizzare la nostra chiacchierata estraendone i contenuti fondamentali. Un appunto: a mio avviso sei andato un po' oltre quello che si diceva nel gruppo quando riporti gli aspetti 'che ti hanno spiazzato': nessuno è arrivato a dire che 'uno può avere la sua fede personale in Gesù, pienamente valida anche a prescindere dalla Chiesa, dal Papa, dalle Messe, dai Sacramenti'. Semplicemente, abbiamo espresso il parere che oggigiorno non si possa fare un parallelo diretto tra svuotamento delle chiese e perdita della fede, perché chi non frequenta con costanza assoluta la Messa domenicale o gli incontri liturgici non necessariamente ha smesso di credere. Fatto sta che molti credenti non sentono più come un obbligo irrinunciabile la partecipazione fissa alla Messa domenicale. Il che non significa 'a prescindere dal Papa e da tutto il resto'. |
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16/12 |
h10,15: direi perfetta come sintesi ... Le argomentazioni sulla "fede personale a prescindere" mi hanno lasciato un po' sconcertat_, ma confesso che non ero più totalmente conness_. Potrebbe essere argomento di discussione? Canalizzando gli interventi con domande mirate che ci tengano negli argini... |
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16/12 |
h09,45: sei sempre puntuale e preciso nei report. Provocatorio il lavoro del vs gruppo; ci possono essere "vere" ed accorte osservazioni sulla modalità di trasmissione, di "linguaggio", altre volte c'è da chiederci "ma io so cosa voglio? E io in primis come adeguo quel linguaggio?". Ribadiamo che Gesù è nel nostro compagno vicino, ma ci prendono il timore e la diffidenza dello straniero, del terrorista, dell'"assitito caritas" che butta alcuni alimenti ricevuti nel bidone; e, inoltre, quante volte buttiamo nel bidone ben altri valori (naturalmente mi metto in primis!); cerchiamo di far riflettere i nostri ragazzi che la tv ci fa vd immagini crude, ma lo schivare il compagno di catechesi perché "puzza" , nel ns piccolo, non è grave? Cerchiamo di farli riflettere che il rispetto e l'amore verso gli altri nasce proprio dalle piccole azioni, la santità non è solo quella che leggiamo, ma anche quella che possiamo riscontrare quotidianamente (bellissimi i msg alla ns. sera di Holyween in qs senso). Noi lavoriamo su quel msg, consci che la libertà dei ns anni ci ha allontanato anche da quella quasi costrizione alla frequentazione della parrocchia, diventando una scelta... se si ha il coraggio e la voglia di scegliere, ed infatti come ha detto il Papa "giovani usate bene la vs libertà"... magari con quegli occhiali che tengono sempre presente (ma non nascondendosi) quella speranza che tanto ci ha insegnato lo scorso anno (vd incontri ad Arco) |