PRESEPEFOBIA anche a scuola è alimentata da laicisti indigeni ben più che da musulmani allogeni
Udiamo da Kamel Layachi imam delle comunità islamiche del Veneto e studioso coranico: «Il presepe ci ricorda la nascita di un profeta tra i più grandi nella storia dell’umanità. Il sacro Corano ricorda più volte Gesù ... Perciò la rappresentazione della natività cristiana è una bellissima tradizione e un punto d’incontro e di conciliazione tra due fedi religiose. Non c’è ombra di discordia nel presepe, forse chi lo vieta e lo bandisce dalle scuole è animato da spirito laico o da un atteggiamento ateo ma evocare un presunto turbamento dei musulmani è contrario alla verità».
[CzzC: non sono i musulmani (tranne qualche stato islamista dove si insegna a perseguitare gli infedeli) che ci negano il diritto di celebrare e festeggiare pubblicamente il Natale, sono i soliti estremisti dell'integralismo laicista che ... CONTINUA IN SEGUITO DEL SOMMARIO
[Pagina senza pretese di esaustività o imparzialità, modificata 26/12/2023; col colore grigio distinguo i miei commenti rispetto al testo attinto da altri]
Correlati: festa del Natale cristiano, cristiani perseguitati nei paesi cristiani, laicismo sbilanciato ...
↑2021.12.01 <stampa repubblica google> La commissaria europea all'Uguaglianza, Helena Dalli, ha ritirato le linee guida sul linguaggio inclusivo con i riferimenti al Natale e ai nomi diversi per ♂♀. [CzzC: resipiscenza? Ma va'! Son troppo illuminati quei soloni per non aver previsto anche la ritirata tattica, avendo comunque raggiunto l'obiettivo di misurare l'effetto che fa, come 10 anni fa quando la commissione UE stampò 3 milioni di agende senza la festa di Natale. Bravo il Giornale che scoprì il suddetto documento, ma a mio avviso esagerò tre giorni fa ad usare il verbo vietato nel titolo «In Europa vietato dire "Natale"» (come sbaglia oggi a titolare «Abbiamo vinto: l'Ue si rimangia i divieti su "Natale" e "Maria"»), ma convengo che anche il solo sconsigliare (anticamera Overton del vietare) sia nella fattispecie indicatore di una colonizzazione ideologica che censura parole incarnate da secoli nel linguaggio naturale, assieme a parole come uomo, donna, padre, madre, termini che i suddetti piloti del mainstream aborriscono come stereotipi. I suddetti censori avevano previsto di trovare più esplicito benestare dai musulmani? Si compiacciano dei cristiani che han votato la censura e la giustificano come gentilezza inclusiva anti discriminazione pro multiculturalismo e per i cosiddetti diritti civili]. <vatican> Parolin: distruggere le radici.
↑2017.12.31 <larena>: Niente canti natalizi, ma mantra e balli: la festa di Natale alle monsignor Chiot di VR: balli country, poesie sulla pace e, dulcis in fundo, un mantra induista. «imbarazzo» esprime una cinquantina di genitori, «nel vedere i nostri bambini coinvolti in una festa il cui contenuto, a parte il leit motiv della pace, non sembrava essere il Natale ... » [CzzC: un cenno a Gesù, oltre il mantra, no? No x i laicisti ...]
↑2017.12.30 <avvenire>: Nella canzone sparisce Gesù e compare il Perù. Una maestra di Zoppola (PD) cambia la canzone natalizia «per non offendere nessuno». Il governatore Serracchiani: non si censurano le tradizioni cristiane [CzzC: non gliel’aveva chiesto nessuno scrive Avvenire; ma forse aveva avuto qualche illuminata ispirazione?]
↑2017.12.27 <ansa>: Fr1: ai nostri tempi, specialmente in Europa, assistiamo a una specie di 'snaturamento' del Natale: in nome di un falso rispetto di chi non è cristiano, che spesso nasconde la volontà di emarginare la fede, si elimina dalla festa ogni riferimento alla nascita di Gesù. Senza Gesù non c'è Natale"
↑2017.12.25 <giornale>: Il laicismo francese sospende proiezione agli studenti del cartone sul Natale perché troppo cristiano. 83 studenti di una scuola di Lagon, nella regione della Nuova Aquitania, si sono visti sospendere bruscamente la proiezione del film che stavano guardando nel cinema dove erano stati portati dagli insegnanti il 13 dicembre, prima della sospensione delle lezioni per il periodo natalizio.
↑2017.12.25 <sussidiario>: Natale ad Aleppo: i musulmani vengono a visitare i nostri presepi e le nostre chiese: dopo anni di guerra sanguinosa, è una festa comune tra musulmani e cristiani, racconta il Vicario apostolico della città siriana Georges Abou Khazen.
↑2015.12.01 <amattinodiPD, il Piacenza, et >: udiamo da Kamel Layachi imam delle comunità islamiche del Veneto e studioso coranico: «Il presepe ci ricorda la nascita di un profeta tra i più grandi nella storia dell’umanità. Il sacro Corano ricorda più volte Gesù e dedica un’intera sura a sua madre, la vergine Maria. Perciò la rappresentazione della natività cristiana è una bellissima tradizione e un punto d’incontro e di conciliazione tra due fedi religiose. Non c’è ombra di discordia nel presepe, forse chi lo vieta e lo bandisce dalle scuole è animato da spirito laico o da un atteggiamento ateo ma evocare un presunto turbamento dei musulmani è contrario alla verità».
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[CzzC: non sono gli islamici (tranne una minoranza di stati islamisti dove si insegna a perseguitare gli infedeli) che ci negano il diritto di celebrare e festeggiare pubblicamente il Natale, sono i soliti estremisti dell'integralismo laicista (franco-illuminato?), che, per negarci questa libertà, pur sancita dalla nostra dichiarazione universale dei diritti umani, millantano la necessità di neutralizzare le nostre espressioni religiose per rispettare quelle altrui, il che soprattutto a scuola e negli uffici pubblici; sono adoratori delle stesse matrici dell'estremismo laicista che contro la Chiesa si avvalsero dei Giacobini come di Napoleone, dei leninisti (Lenin veniva da una loggia svizzera) come degli anarchici, ed oggi provano ad aizzare contro la Chiesa (furiosi che Papa Francesco li stia spiazzando) l'ideologia di gender e dell’antispecismo, costasse coccolare l'intolleranza islamista dei wahhabiti piuttosto che ammettere le radici giudaico-cristiane della nostra civiltà; così da qualche secolo, ma non hanno ancora capito che il cuore dell'uomo, di qualunque credo, è ben più vicino al bambino di questo presepe, ancorché finito in croce, che alle lusinghe dei succubi della dea pecunia, ancorché sedicenti illuminati che millantano liberté ed egalité mentre s'inciuciano coi regimi che più le calpestano proprio perché dimentichi di quella fraternité che questo bimbo ha potuto re-insegnare all'umanità in modo straordinario, provenendo da chi la creò]