modificato 16/11/2015

Giornata di catechesi con le famiglie ad Arco 25/10/2015 6°7°8° anno

 

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Pagina senza pretese di esaustività o imparzialità: contrassegno miei commenti in grigio rispetto al testo attinto da altri.

 

Tema la Misericordia. Parabola del Samaritano. Domande e testimonianze dal confronto tra genitori:

Perché svicoliamo come il levita? Cosa ci può rendere più attenti e meno diffidenti?

Per principio siamo tutti misericordiosi, ma nella realtà è così raro che ci si emoziona quando se ne vede una testimonianza.

Come discernere tra effettivo bisogno e i furbetti, senza usare la cautela come alibi del nostro mancato muoverci?

A 20 anni ero più generosa che adesso a 50, ma anche a causa delle fregature sulla bontà.

Come curare la nostra tribù senza vedere necessariamente l’altra come rivale? Già tra ragazzi nostri e napoletani, per non dire degli allogeni, si alzano diffidenze e ostilità.

E’ capace di misericordia soprattutto chi ha sperimentato rivolta a sé la misericordia, ed ha imparato che tutto ci è donato come testimoniato da Suor Faustina K: io stessa ho avvertito la presenza del Gesù Misericordioso prima di essere stata capace di dire un sì di accoglienza che mi stava pesando assai.

Guarda caso il samaritano era un border-line.

Siamo distratti, le corse che ci impone la vita non ci permettono di riflettere, eppure sarebbe proprio la realtà quella che ci chiama ad aprire gli occhi sul bisogno di accoglienza e misericordia.

Ci accorgiamo che stiamo trattando la misericordia in termini di solidarietà e accoglienza, ma è quasi inevitabile.

E se i meccanismi di difesa che generano cautela non sono da demonizzare perché dimostrati opportuni dalle scottature, come sarebbe possibile mitigarli perché non spengano la nostra solidarietà?

Perché il samaritano è stato più misericordioso che diffidente? Forse perché ha fatto un’esperienza (la migliore educazione) di fiducia nei rapporti umani che ha abbassato il bisogno dei meccanismi di difesa; e dov’è che si può fare questa esperienza? Ad esempio in famiglia dove l’amato (coniuge o figlio) vive un rapporto di fiducia che configura una possibilità di felicità anche senza bisogno di diffidare dell’altro.

Però tutti possono cambiare, da qualunque posizione di partenza.

Appunti