Cristiani e musulmani in MEDIO ORIENTE: una convivenza millenaria alla fine? Per Campanini è errato parlare di persecuzione
Alla conferenza in titolo il relatore prof. Massimo Campanini intende dimostrare come sarebbe mal posto il problema dei cristiani in Medio Oriente se si usasse la parola persecuzione. Intervengo alla fine dall'uditorio con un'analisi tesa a parare eventuale ingannevole dissimulazione. Ricevo feedback nei giorni successivi.
<SOS cristiani d’oriente.fb> filiale italiana dell'associazione umanitaria francese "SOS Chrétiens d'Orient".
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[Pagina senza pretese di esaustività o imparzialità, modificata 24/03/2024; col colore grigio distinguo i miei commenti rispetto al testo attinto da altri]
Pagine correlate: cristiani perseguitati; negare le persecuzioni da loro subite; feedback; Paolo Branca; Siria, Maalula, Ibrahim di Aleppo; Khalil; colonie missione divina; Usa ed Europa in Medio Oriente
↑2023.11.15 <or> storia degli insediamenti israeliani in Palestina dalle origini ad oggi: una delle questioni chiave della crisi mediorientale: «Gli insediamenti sono una flagrante violazione del diritto internazionale» affermava 19Giu2023 Farhan Haq, portavoce aggiunto del Segretario generale dell’ONU, António Guterres. Israele interpreta a suo modo, anche retroattivamente, l’equivocità di regole internazionali in materia di espropri e aree demaniali. Secondo il Report 2022 redatto dalla rappresentanza dell’Unione Europea in Palestina, nel 2022 sono state registrate 28.208 unità abitative in stato di avanzamento in Palestina (compresa Gerusalemme Est), rispetto alle 22.030 del 2021, pari a un aumento di quasi il 30%.
↑2023.10.31 il conflitto in medio oriente rischia di allargarsi: oggi alle 17:30 si potrebbe seguire un nuovo appuntamento di approfondimento in merito, curato da Terrasanta.net (qui rivedibile in differita) il cui direttore, Giuseppe Caffulli, dialogherà con Filippo Landi, giornalista già corrispondente Rai dal Cairo e Gerusalemme.
↑2023.07.31 <avvenire> "La fede scomparsa. Il tramonto del cristianesimo nella terra dei profeti" libro di Janine Di Giovanni che narra il calvario dei cristiani in Medio Oriente stretti a morsa dagli islamisti. Ma anche là dove la persecuzione è più sottile e strisciante; una descrizione drammatica della realtà di minoranza dei fedeli in Cristo in Iraq, Egitto, Siria e Palestina, con cifre ridotte sempre più al lumicino.
↑2021.11.20 riassumo <libert.inst> già nel 2014 si sapeva che anche alcuni paesi dell'UE stavano spedendo armi agli insorti jihadisti siriani offrendo allo stesso tempo asilo ai cristiani che avessero lasciato la loro patria devastata dalla guerra: favorivano così la pulizia etnico-religiosa in Medio Oriente, piano strategico dei wahhabiti assecondati dagli USA. Il Patriarcato della Chiesa ortodossa ha una solida comprensione dei progetti attuali e futuri dei responsabili politici occidentali che, inciuciati con i wahhabiti, stanno attuando la logica del settarismo (razzismo religioso), e sono pochi quelli che capiscono la natura del gioco. I leader della Chiesa siriana lo avevano chiamato il complotto del "cavallo di Troia" dell'Occidente nei confronti dei cristiani del Medio Oriente: incoraggiare l'emigrazione cristiana dalla regione e allo stesso tempo spedire di nascosto le armi che sarebbero state usate anche contro i cristiani che hanno cercato di rimanere e che, guarda caso, non militano tra i ribelli contrari al governo di Assad [CzzC: fatta eccezione per qualche raro tifoso di Padre Dall'Oglio]
↑2021.05.12 <google rainews agi sussidiario> Razzi di Hamas su Israele, bombe israeliane sulla striscia: [CzzC: riesplode una guerra che fa comodo ai più cinici profittatori dei conflitti in Medio Oriente: è una tragedia di provocazioni ed espropri/ossin che risale all'origine delle varie guerre arabo-israeliane, provocazioni rinvigorite dai Trumpisti che spostarono l'ambasciata a Gerusalemme, e alimentate dai coloni sionisti che, sostenuti da Netanyahu, azionano sfratti a Sheikh Jarrah modo pulizia etnica e occupazione alla Giosuè, provocazione raccolta da Hamas che lancia razzi per provocare Israele a bombardare e così esibirlo massacratore di civili, sangue innocente che fa comodo anche a quell'Iran voglioso di vendicare Soleimani e di sabotare gli accordi sunniti di Abramo; il cinismo su questa tragedia è ravvisabile perfino in certi politici occidentali che, senza additare la rimozione delle vere cause del conflitto, si schierano tifosi dell'uno o dell'altro fronte a seconda del calcolo di comodo elettorale]
↑2020.01.30 <NessuLuogoÈlontano.Radio24 at37.45 o qui.wma> secondo quanto intercettato da Wikileaks, MBZ (Mohammed bin Zayed, principe ereditario dell'emirato di Abu Dhabi, considerato l'uomo più potente del Medio Oriente) dice che «il mondo arabo non è pronto per la democrazia, perché se ci fossero elezioni libere gli islamisti le vincerebbero tutte». In realtà la preoccupazione di MBZ non è che i jihadisti vincano le elezioni (ben sappiamo che i jihadisti non amano le elezioni e, se vanno al seggio, ci vanno con altre intenzioni) ma che vincano i fratelli musulmani, il che è una paura del tutto fondata, perché in tutti i contesti in cui ci sono state effettivamente elezioni, i gruppi che in qualche modo si riconoscono nella fratellanza musulmana hanno ottenuto risultati importanti [CzzC: vedi Egitto, dove sono stati poi spodestati nel 2013 con un colpo di stato; vedi la Turchia di Erdogan].
↑2019.05.26 <vatican> giornata dei cristiani d'Oriente (l'anno scorso fu il 25Marzo): partecipano in primis le parrocchie francesi con quelle del Medio Oriente più Etiopia, Eritrea, Turchia, Iran, Ucraina, Romania e India. La regista di The Oeuvre d'Orient desidera esprimere sostegno speciale ai Cristiani in Iraq, duramente colpiti negli ultimi anni e che rimangono divisi tra speranza e ansietà.
↑2019.02.13 <tempi> Dopo l’Isis, gli sciiti minacciano i cristiani in Iraq. «Ci cacciano dalle nostre case». A Bartella le milizie sciite intimidiscono i cristiani e li perseguitano: prese di mira soprattutto le donne. [CzzC: pensavo che i più accaniti contro i cristiani in Medio oriente fossero i sunniti filo wahhabiti, meno gli sciiti; voglio sperare ancora che quanto denunciato configuri un'eccezione e non l'indicatore di una recrudescenza]
↑2018.12.02 Anch'io ho acceso un cero sul balcone per i bambini siriani seguendo l'invito di Fr1 all'Angelus di oggi <video.yt goog fc stampa vaticn vaticv> «aderendo all’iniziativa di “Aiuto alla Chiesa che Soffre”, accenderò ora un cero, insieme a tanti bambini che faranno lo stesso, bambini siriani e tanti fedeli nel mondo che oggi accendono le loro candele [accende il cero] ... Preghiamo e aiutiamo i cristiani a rimanere in Siria e in Medio Oriente come testimoni di misericordia, di perdono e di riconciliazione ... E che Dio, nostro Signore, perdoni coloro che fanno la guerra, coloro che fanno le armi per distruggersi e converta il loro cuore. Preghiamo per la pace nell’amata Siria.
↑2018.11.15 <avvenire> Siria. «I cristiani di Aleppo: chiamati a stare in mezzo». Il frate marista George Sabe: «Tendiamo le mani, come quel Cristo con le braccia spezzate ... si deve osare, perché l'uomo recuperi autostima» Oggi forse siamo testimoni della fine della cristianità nel Medio Oriente e nella città di Aleppo. Ma sarebbe un peccato, perché senza i cristiani la Siria non sarà più la Siria e senza i cristiani d'Oriente la Chiesa avrà perso uno dei suoi due polmoni. Il silenzio che regna ora nei quartieri cristiani di Aleppo rappresenta la sofferenza, la morte e forse la disperazione di una cristianità che ora i grandi del mondo vogliono ridurre al silenzio.
↑2018.10.09 <oraprosiria> alla 73ª sessione dell’Assemblea Generale dell’ONU è riecheggiato più volte il tema della Terra Santa, e del Medio Oriente. <qui> stralci di Donald Trump, Hassan Rouhani, Re Abdallah di Giordania, Abdel Fattah al Sisi, Sheikh Tamim bin Hamad Al-Thani, Michel Aoun, Donald Tusk, Sergey Lavrov, Wang Yi, Arcivescovo Paul Richard Gallagher, Walid al-Moallem (Ministro degli Affari Esteri e degli Espatriati della Repubblica Araba di Siria <suo testo integrale>
↑2018.09.19 <oltrefront> Maalula, la guerra e i cristiani d’oriente: "Per noi i musulmani erano come fratelli” spiega Jihad Abou Mousa, capo della milizia locale di Saydnaya “ma abbiamo scoperto in molti di loro un odio nei nostri confronti che non conoscevamo”. Anche dopo la guerra resteranno nei siriani le ferite che essa ha lasciato, insieme a una grande voglia di normalità e di cambiamento.
↑2018.09.14 <aciprensa> Fr1 avverte: si corre il rischio che sparisca la presenza cristiana in Medio Oriente, proprio la terra dalla quale si propagò la luce del Vangelo in tutto il Mondo
↑2018.08.07 <ops> Consiglio dei patriarchi cattolici d’Oriente (CPCO): «L’Occidente la smetta di fomentare divisioni tra i nostri popoli». 11ª lettera pastorale, pubblicata 2018.05.20 elaborata nel convegno 2017.08 in Libano. «nessun paese arabo conosce la pace o la stabilità» a causa di guerre, terrorismo, povertà, emigrazione dei cristiani. [CzzC: cui principalmente prodest il divide et impera tra i Paesi musulmani del Medio Oriente?]
↑2018.05.01 <standt> “I cristiani d’Oriente ci ricordano che l’Occidente ha smarrito la sua identità cristiana”. Si moltiplicano le iniziative di aiuto affinché cristiani non scompaiano dalla culla del cristianesimo. A questo proposito l’associazione umanitaria “SOS Chrétiens d’Orient” (fb tw yt) ha esteso la sua iniziativa innovativa all’Italia.
↑2018.04.20 <tempi> convegno a Perugia sul dramma dei cristiani in Medio Oriente, 20-21 aprile, con il cardinale Bassetti, Monteduro (Acs), Micalessin, Battistelli e Haddad; si tingerà idealmente di rosso la Fontana Maggiore simbolo della città di Perugia.
↑2018.04.19 <FC libero interris> Fulvio Scaglione: suor Yola Girges: «papa Francesco, fratello, abbiamo bisogno di averti accanto a noi ... Voglio fare questo appello al Pontefice. Affinché riceva in udienza una delegazione di religiose e religiosi che hanno lavorato in Siria in questi sette tremendi anni di guerra. Perché possano testimoniare che cosa è successo e ancora succede alla gente tutta di questo Paese, e anche ai cristiani». [CzzC: preghiamo perché Fr1 esaudisca l’appello, tanto accorato da lasciar pertugio al timore che Fr1 qui non sia del tutto ben informato]
↑2018.04.16 <lorientlejour> «Se la situazione rimane come è ora, i cristiani del Medio Oriente scompariranno in un decennio, anche in Libano» (L’évêque syriaque-orthodoxe du Mont-Liban et de Tripoli, George Saliba, estime que «les chrétiens disparaîtront inévitablement du Moyen-Orient, même du Liban». "Il 70% dei cristiani siriani se ne sono andati dal paese dall'inizio della guerra nel 2011. L'85% dei cristiani dall’Iraq a partire dal 2003: erano rispettivamente oltre 2M e 1,5M. 1400 anni fa, abbiamo perso l'uso del nostro linguaggio aramaico a causa delle conquiste musulmane. Oggi, a causa del fondamentalismo islamico ...", insiste Mons. Saliba
↑2018.04.16 traggo da Linkedin: <linkedin> Oliver Stone: "Abbiamo destabilizzato il Medio Oriente, creato il caos. E poi diamo la colpa all'ISIS per il caos che abbiamo creato". Il suo libro del 2012 e la serie TV, "The Untold History of the United States", suggeriscono che il regista rinnova gli sforzi per sfidare la narrazione tradizionale per quanto riguarda l'eccezionalismo americano, l'imperialismo economico e il "coinvolgimento nefasto" del governo americano in Medio Oriente ...
↑2018.02.22 <steemit> Il quotidiano libanese Al Akhbar rivela i piani Us-Uk-Fr-Sa per lo smembramento della Siria: scorporare da Damasco la zona nord-est di influenza sunnita e boicottare Iran, Russia e accordi di Sochi, contando sia su Erdogan come doppiogiochista sia sul false flag delle armi chimiche illuminate da Macron come “linea rossa”; i piani sarebbero stati messi a punto 2018.01.11 a Washington tra Hugh Cleary, capo del Dipartimento Uk del Medio Oriente, il francese Jérôme Bonnafont, direttore del ANMO (Afrique du Nord et Moyen-Orient), David Satterfield, vice segretario di Stato Us per il Medio Oriente, il giordano Nawaf Tell e il saudita Jamal al-Aqeel.
↑2018.02.16 <oraprosiria> Papa Francesco, vicino con il cuore e la preghiera alle comunità cristiane sofferenti in Medioriente: ai membri del Sinodo Greco Melkita dice: incoraggiate i fedeli a rimanere nella terra dove la Provvidenza divina ha voluto che nascessero ... Il 23Feb, nella giornata di preghiera e digiuno per la pace, non mancherò di ricordare, in maniera speciale, la Siria, colpita in questi ultimi anni da sofferenze indicibili.
↑2018.01.09 <oraprosiria> Per il 2ndo giorno, colpiti i quartieri cristiani di Damasco con missili; 5 morti e diversi feriti. Anche la sede del Patriarcato Greco Cattolico oggi è stata raggiunta dalle bombe, come ieri era stata colpita la Chiesa francescana e quella Maronita. I filo-wahhabiti e filo-sionisti non vogliono i Cristiani in Medio Oriente?
↑2017.12.05 <sole24h>: Trump decide di spostare ambasciata americana a Gerusalemme da Tel Aviv [CzzC: faccia tosta, Trump, nel millantare rilancio del processo di pace in Palestina con una mossa aborrita da una delle parti, peraltro già concordata con Arabia Saudita e Giordania, vero? Non a caso quei regimi si limitano ad esprimere «seria preoccupazione». Ai tuoi gnomi poco importano ... continua]
↑2017.05.22 <huffingt>: ognuno conosce l'esplicita evidenza trovata dal 2009 che l'Arabia Saudita era "una base cruciale di sostegno finanziario per Al Qaida, i Talebani, LeT e altri gruppi terroristici". Tutti sanno la più recente e molto più dannosa rivelazione del 2016 che l'Arabia Saudita continua a “fornire clandestinamente sostegno finanziario e logistico a ISIS e ad altri gruppi radicali sunniti" in Medio Oriente.
↑2017.04.22 ISIS strumento dei Wahhabiti? <Fulvio Scaglione>: sappiamo che Isis è uno strumento utilizzato in primo luogo da Qatar e Arabia Saudita. Lo ha detto anche Hillary Clinton nelle mail intercettate e pubblicate da Wikileaks. Uno strumento impiegato per devastare Siria e Iraq, per praticare la pulizia etnica di ... Occidentali imbarazzati perché Arabia Saudita e Qatar sono i nostri più grandi amici in Medio Oriente, partner d’affari, quelli ai quali vendiamo armi e tecnologia e ai quali - vero presidente Hollande? - concediamo le massime onorificenze nazionali. Quelli che ... continua
↑2017.04.06 Criticando l'atteggiamento dei cristiani siriani e iracheni, si finisce per rivelare che «Trump è richiamato all'ordine da CHI COMANDA DAVVERO, E NON È LUI». Traggo da un blog la seguente critica che Introvigne il 2017.04 avrebbe indirizzato a cristiani del Medio Oriente: È da quando ero all’OCSE nel 2011 che critico l'atteggiamento dei cattolici siriani ... continua
↑2017.03.30 <tempi>: Quei “regni dimenticati” che l’estremismo islamista sta spazzando via: Copti, Yazidi, Drusi, Zoroastriani: rischiamo di perdere per sempre la ricchezza custodita per secoli dalle minoranze d’Oriente. [CzzC: grazie a Us Uk Fr Tr Il Nato?]
↑2017.03.21 <picnote link non più efficace> Israele minaccia di distruggere la difesa aerea siriana se tenterà ancora di sparare contro le violazioni israeliane dello spazio aereo siriano. [CzzC: fermati, Israele! Non hai abbastanza colpe davanti a Dio per le guerre e le stragi di inermi in Medio Oriente? Vuoi provocare reazioni per reagire fino a demolire Hezbollah e Assad? Speri ... continua qui (keys Sciiti, inciucio con Jihad) ]
↑2017.03.14 <foxnews>: Dennis Kucinich: perché gli Us sono in guerra con 1000 soldati sul suolo siriano non chiesti da Damasco né autorizzati dal Congresso? Stanno combattendo a fianco e per sostenere la causa di 80.000 jihadisti da 90 paesi diversi? Quasi ½ mezzo milione di siriani sono morti nella guerra alimentata da quei terroristi che continuano a cambiare il loro nome, ma il gioco è lo stesso: mirare a un cambio di gestione fondamentalista islamica in Medio Oriente.
↑2017.02.08 “La persecuzione a danno dei Cristiani in Siria: così l'Europa è rimasta a guardare, quando non ha parteggiato per i jihadisti” <Matrix fb> persecuzione che rischia di estinguere i cristiani in Medio Oriente: dopo 30” di pubblicità vedi video qui, qui e qui da Siria qui da Iraq, qui intervista al Patriarca qui il dramma degli Yazidi. Testimonianze da Maalula, Homs, Aleppo, Qamishli, Mosul [CzzC: dall’occidente non solo l’indifferenza per i cristiani dilaniati e diasporati, ma armi ai dilaniatori: e qui, caro Campanini, abbiamo inermi ammazzati per punire il loro rifiuto a convertirsi all’islam, o no?]
↑2017.02.gg Caro Campanini, hai visto nei mesi e anni successivi quanto male sia capace di fare ad innocenti, anche oltre lo scontato Isis, il jihadismo ben più vasto armato dai wahhabiti e loro alleati? Non riescono a farti cambiare giudizio sulla spada islamica le migliaia di testimonianze dalla Siria, dall’Iraq e dai vari luoghi di sgozzamenti ed attentati al grido di Allah akbar? Credo che esista un islam moderato e confido in spiragli di apertura, ma l’islam non è solo quello moderato e se non credi che Isis, al Nusra e al Qaida siano islamici professi, non mi dirai che non sono islamici i loro foraggiatori tra i quali spiccano i wahhabiti padroni della Mecca.
↑2016.11.08 <orapros> a Damasco il 10 luglio 1860 vennero massacrati in odium fidei 8 frati francescani (sette spagnoli e un austriaco) nel quartiere cristiano di Bab-Touma (oggi bersagliato dai razzi dei jihadisti di Ghuta) dove vivevano dividendo con i poveri il loro pane. Il martirio dei francescani di Damasco è uno dei tanti episodi di sangue che hanno costellato la storia della presenza cristiana in Medio Oriente
↑2016.10.27 <avvenire2016.10.27> Giusto un secolo fa (all’epoca del trattato anglo-francese Sykes-Picot 1916, che inventò il Medio Oriente), la Palestina (quella di allora, non quella spezzettata e occupata di adesso) era stata assegnata a un’amministrazione internazionale; furono gli inglesi, guidati dal premier Lloyd George, che prima di darsi alla politica era stato a lungo avvocato per il movimento sionista, a imporre il proprio dominio a scapito dai patti siglati con i francesi, convinti, gli inglesi, di poter usare gli ebrei come strumento di controllo di un’area ritenuta decisiva per l’influenza sul Mediterraneo. Sappiamo com’è finita.
↑2016.02.27 Cristiani perseguitati in Medio Oriente: comunque perdonano: Padre Douglas “Le istituzioni internazionali devono capire che, quando l’ISIS cadrà, le altre minoranze vorranno vendicarsi, e lo faranno contro qualsiasi musulmano, perché non hanno i concetti di amore e perdono. Noi cristiani no. Noi non giochiamo al gioco dell’odio. Il problema dei musulmani non è con noi, è tra loro e i loro demoni, perché ci considerano demoni. Ma noi non abbiamo problemi con loro. Noi non li odiamo, perché così faremmo il loro gioco. Noi li amiamo comunque, li perdoniamo comunque”
↑2015.09.19 <awdnews~404 google>: Corbyn: l’Occidente ha creato l’Isis: l'Occidente è responsabile della nascita del gruppo Takfiri Isis in Medio Oriente. A renderlo noto Jeremy Corbyn il nuovo leader del Partito laburista britannico.
↑2015.01.20 Trovo illuminante questa analisi de il Sussidiario dal Libano sulle prospettive in M.Oriente: cristiani inascoltati: Arabia Saudita e Qatar, per tagliare il collegamento tra gli sciiti iraniani e gli Hezbollah passante per Iraq e Siria, hanno alimentato prima il mostro di Al Qaida e poi quello dello Stato islamico. Non abbiamo ascoltato i cristiani di Siria che già nel 2011 ci dicevano quanto fosse importante preservare quel compromesso (Sykes-Picot 1916) che, finita l'egemonia ottomana, creò nazioni multiconfessionali in cui convivono sunniti, sciiti, drusi, cristiani, yazidi, alawiti e molti altri, mentre sarebbe stato pernicioso mirare a paesi monoconfessionali come già prefigura Netanyahu.... Continua
↑2011.01.10 <asianews> Papa al corpo diplomatico: la libertà religiosa aggredita da terrorismo ed emarginazione. Nel discorso al corpo diplomatico, B16° denuncia violenze e ingiustizie contro i cristiani in Iraq, Egitto, Cina, Pakistan, Nigeria, India e Medio Oriente. In Occidente c’è un processo che tende a trattare la fede come un fatto personale e irrilevante. “Non si può creare una sorta di scala nella gravità dell’intolleranza verso le religioni” e “libertà religiosa non è solo libertà di culto”. Al Azhar x ritorsione interrompe il dialogo. Egitto richiama ambasciatore vaticano.
↑1700 <wikipedia> dal 1475, quando divenne provincia dell’impero ottomano, il Khanato di Crimea (da Gengis Khan - Tatari) per due secoli fino all'inizio del Settecento azionò tratta di schiavi pro Impero Ottomano e Medio Oriente, esportando circa due milioni di schiavi razziati nelle steppe della Polonia-Lituania e della Russia.
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2014.11.05 il relatore della conferenza in titolo è il prof. Massimo Campanini, associato di storia dei paesi islamici in UniTN (qui il suo volto su youtube2012).
Le poche estrapolazioni che appresso riporto dell’intervento di Campanini (allegherò poi la relazione di Sonia Severini, certamente più esaustiva) lo riassumono solo parzialmente: in più parti della sua prolusione ho vistosamente annuito (ci sono potentati interessati a destabilizzare il Medio Oriente, ci sono tanti islam, tra cui quello di tipo bottom up come quello dei Fratelli Musulmani e quello impositivo top down), ma con le accluse parziali estrapolazioni miro a farti notare come l’obiettività di Campanini mi sia parsa insufficiente nel ponderare la vastità e la cruenza degli attacchi alla millenaria convivenza tra cristiani e musulmani in MO, e il conseguente pericolo di una soluzione finale per i Cristiani in fuga dal terrore indotto da ferale jihadismo, a fronte del quale mi parrebbe ingannevole addurre dissimulazione con la circostanza che miete anche vittime islamiche o che anche Alessandro VI e Giulio II sono stati cattivi o che anche nella Bibbia c’è scritto di ammazzare gli infedeli, come se Campanini non stesse parlando a dei seguaci del Vangelo insegnato dal Magistero Petrino degli ultimi Papi quasi tutti santi, come se non stessimo parlando ad un mondo che dopo le efferatezze della prima metà del 1900 ha enucleato la dichiarazione universale dei diritti dell’uomo, che la sharia offende quantomeno negli Art.18 e Art.19, con la comminazione di male fisico, le false accuse di blasfemia, la discriminazione delle donne, umiliate perfino nell’Arabia Saudita coccolata dagli occidentali armatori e finanzieri inciuciati coi petroldollari. Con questa ammissione di parzialità, ecco gli stralci.
- Il fatto che sia emerso questo aspetto dei cristiani perseguitati in Medio Oriente, secondo me è un problema mal posto. [mp3])
- Una convivenza millenaria alla fine? Secondo me no, per il semplice fatto che il fenomeno dell’Isis, esattamente come era il fenomeno di Al Qaeda prima dell’Isis è un fenomeno storicamente e praticamente contestualizzato in una certa fase molto specifica e molto peculiare della storia del MO, e dei paesi arabi segnatamente, quindi io non credo che ci sia veramente nella prospettiva la soluzione finale di una fine di una convivenza, perché sono moderatamente ottimista nel ritenere che queste manifestazioni di violenza, di cui l’Isis è tristemente protagonista, possano essere in qualche modo superate o in qualche modo modificate e assorbite dalla realtà contestuale; quindi quello che dico è mirato in fondo a supportare e a dimostrare questa conclusione, questo tipo di risposta alla domanda in titolo. [mp3])
- La mappatura anche dal punto di vista quantitativo [CzzC: aveva appena mappato quanto bassa sia la percentuale dei cristiani in MO] mi sembra importante, non perché io voglia dire che il problema dei cristiani in MO sia marginale, ma è un problema che deve essere affrontato, faccio un paragone un po’ stupido, scusate, un po’ come il problema della minoranza tedesca che voi avete qui in Trentino relativamente agli italiani, e questo dà un certo senso di misura, secondo me. [CzzC: quando si scade a paralogismo della specie, la scusa per l’ammessa stupidità potrebbe non bastare a dissimulare l’indicatore di collateralismo con la cultura dominante]. [mp3])
- Quando si è creato lo stato libanese e il Libano si è dato una costituzione, questa rifletteva e tutt’ora riflette il carattere confessionale del Libano, per cui il Presidente della repubblica deve essere cristiano, il primo ministro musulmano sunnita, lo speaker del parlamento deve essere musulmano sciita: quando è stata costituita questa costituzione i cristiani erano circa il 55% e allora venne fatto un censimento, che non si è più fatto: l’ultimo risale agli anni 30 e fu fatto per sancire numericamente il tipo di strutturazione costituzione che vi ho appena detto; adesso in Libano i cristiani sono minoranza, ma non si fa più il censimento proprio per non mettere in discussione il carattere confessionale della costituzione libanese, che continua ad essere in vigore e continua a prevedere per obbligo costituzionale che il presidente della repubblica debba esser cristiano. [mp3])
- Avevo preso un taxi in Egitto: allora ricordo che il taxista (sapete benissimo che i taxisti sono sempre un po’ il polso della situazione, allora quando vado nei paesi arabi cerco sempre di parlare con i taxisti, anche allora che ero un ragazzo) e in quel caso specifico mi capitò un taxista copto; stavamo girando dalle parti della Cairo Vecchia con le grandi moschee dell’Egitto musulmano, allora questo taxista dice “vedi queste moschee, bisognerebbe bruciarle tutte”; esattamente come capita di trovare il taxista musulmano che ti dice “vedi queste chiese, bisognerebbe bruciarle tutte”; è un aneddoto, però, voglio dire, anche questo nell’ottica è significativo [mp3];
- Vi parlo spesso dell’Egitto perché è il mio Paese di elezione: credo che nella mia vita precedente, all’epoca dei Mamelucchi, fossi probabilmente egiziano. Quando i musulmani arrivarono in Egitto, c’era là una violentissima lotta tra due correnti cristiane, una copta monofisita e una ortodossa dipendente dal patriarcato di Costantinopoli; i copti (che erano maggioranza, ma volevano che il patriarca Ciro di Alessandria se ne andasse perché non sopportavano più né lui né la tassazione che da Costantinopoli arrivava sull’Egitto), accolsero i musulmani a braccia aperte e i musulmani conquistarono l’Egitto con estrema facilità [mp3].
- Qui c’è il problema storico secondo il quale si dice che una tendenza dei musulmani era quella di imporre la conversione con la spada: ma questo non è vero per una serie di motivi tra cui uno molto banale, cioè che i musulmani, quando conquistavano i paesi non musulmani, ai non musulmani imponevano una tassa: allora gli arabi scoraggiavano le conversioni, perché altrimenti non prendevano le tasse; una dimostrazione di questo fatto è che l’Egitto conquistato dagli arabi nel 642 è diventato maggioritariamente musulmano 4 secoli dopo [mp3]
- il mio autista mi diceva prima di aver ascoltato una volta una conferenza di Padre Samir Khalil Samir: è un siro-libanese cristiano cattolico grande studioso di letteratura cristiana in lingua araba: è una persona che vive drammaticamente il discorso dell’essere i cristiani minoranza nel MO e in certe sue posizioni è abbastanza, se mi consentite il termine, estremista; è caratteristico il fatto che da gesuita siro-libanese prenda in mano e viva in questa maniera così drammatica questa situazione; invece Saad Sirop Hanna vescovo cattolico a Bagdad, ha un atteggiamento completamente diverso da padre Samir e non ha mai detto, con me perlomeno, sono terrorizzato dall’idea della scomparsa dei cristiani in MO. Concludo. Non vi ho fatto un ragionamento, come posso dire, coerente. Però ho toccato tutta una serie di punti che costruiscono un quadro [mp3]. [CzzC: leggo invero che Saad Sirop Hanna dice «La situazione dei cristiani in Iraq è molto difficile, forse è il momento più difficile della loro storia bimillenaria: la loro esistenza nella terra dei Padri è messa in grande pericolo»]
Chiedo per primo la parola compiacendomi che non si sia parlato di guerra di religione e ...
- la prima cosa bella che abbiamo sentito è che non sono gli islamici ad essere nemici dei cristiani e l’altra è che se questa presenza millenaria è al tramonto, sembra che non ci dobbiamo preoccupare più di tanto;
- infatti non mi preoccupo che questa presenza sia al tramonto, ma che questo tramonto avvenga con le persecuzioni e che i cristiani in MO si riducano così drasticamente perché sono perseguitati; si narra un aneddoto per dire che ci sono dei copti che dicono di bruciare le moschee? Magari quel copto lo dice come quando noi bestemmiamo Dio, ma si guarda bene dallo sgozzare e dal bruciare; il viceversa non è sempre vero. Non voglio che si sottolinei questo viceversa, perché non credo che sia una guerra di religione, però credo che ci siano degli interessi ben precisi che vedono la persecuzione dei cristiani quantomeno come effetto collaterale non voluto, ma se c’è, pazienza, perché l’interesse dominante è altro. Da parte di chi? Vediamo ...[mp3]. Qui appresso in data 05/11 ricostruisco il mio intervento come l’avrei voluto per intero, ma che ho esposto più breve e troncato nel finale perché il moderatore mi pregava di stringere.
- Campanini mi risponde: se la cosa che preoccupa è che i Cristiani possano scomparire dal MO a causa di persecuzioni, questo tipo di discorso viene a essere, se sono stato chiaro, evidentemente contraddittorio con quello che dicevo io, nel senso che io ho cercato di dire che porre il problema della persecuzione dei cristiani in medio oriente secondo me è porlo in maniera sbagliata;[CzzC: nota che l’errore secondo Campanini sarebbe semplicemente nel porre il problema della persecuzione, non nel modo di porlo, come a dire che l’unico modo per non sbagliare, secondo Campanini, sarebbe negare che i cristiani siano perseguitati: altro indicatore di collateralismo con la cultura dominante]. Naturalmente possiamo discutere, io non voglio essere un missionario né credo che si possa raggiungere una soluzione definitiva né a favore di quello che dico io né a favore di quello che dice lei ...[mp3]
Ricevo feedback nei giorni successivi.