Ddl #2/2014/PAT <qui pdf> antiomofobia e pro relativa gender didattica

già ai suoi primi passi fu evidente che il ddl si sarebbe dovuto modificare, per non mortificare l’Art.26.3 della dichiarazione universale dei diritti umani sulla priorità educativa dei genitori e l’Art.18 sulla libertà di coscienza, perché, come disse l’Arciv. Bressan 2014.08, una grave lacuna nel progetto di legge è l’assenza di una garanzia per la libertà di chi nella vita quotidiana, per motivi religiosi o filosofici, dissente dalle impostazioni proposte dalla legge; non è un testo che unisce, ma divide; tutto è rimesso alla scuola e ad associazioni gay-lesbiche misconoscendo il diritto primario dei genitori; le “lobby” possono influire.

[CzzC: condivisi appieno il suddetto commento dell’arcivescovo Bressan, e parimenti ribadii l’assoluta contrarietà a qualunque forma di discriminazione basata sull’orientamento sessuale in ogni ambito della convivenza civile. Convengo sull’utilità di censire anagraficamente anche le convivenze omosessuali allo scopo di meglio tutelarne i diritti civili, senza bisogno di inventare i matrimoni gay: riterrei discriminatore chi abusasse di paralogismo nel brandire egalitè (anche laddove la legge naturale, non solo Dio, creò diversità oggettiva), fino a millantare che ciò che non è uguale è discriminatorio, fino ad accusare di omofobia chi invocasse il principio di precauzione per difendere il diritto di un concepito di non essere programmato a nascere per essere ceduto a due gay]

Il ddl in titolo fu proposto dal consigliere Pd Mattia Civico e da Zanella presidente dell'Arcigay TN.

[Pagina senza pretese di esaustività o imparzialità, modificata 10/01/2024; col colore grigio distinguo i miei commenti rispetto al testo attinto da altri]

Pagine correlate: resilienza a disegno di legge #2/2014/PAT in libertà di coscienza, Scalfarotto, gendercrazia sanguisuga e inquisitoria

 

2018.12.30 normativa trentina sulla gender-didattica: <fb> una circolare provinciale sospende i percorsi dell’educazione alla relazione di genere programmati in 24 scuole trentine: la giunta Fugatti-TN vuole accertarsi che il progetto non riguardi la gender-theory secondo cui la differenza tra uomini e donne non sarebbe un dato oggettivo, ma un prodotto della costruzione sociale dei ruoli; <TGreg.mp3> «si ritiene necessario verificare la piena coerenza dei contenuti educativi dei percorsi con le aspettative delle famiglie rispetto ai valori che la giunta Provinciale intende perseguire ed agli indirizzi conseguenti». [CzzC: comprensibile il disappunto di qualche tifoso/a del ddl 2/2014 che temesse di dover mettere un dubbio eventuali importi ipotizzati in budget pluriennale di qualche tifoso Arcigay]

 

↑2017.05.23 mi parrebbe trucco ideologico (paralogismo) mettere in questo rapporto <pat> sotto il titolo di educazione alla relazione di genere tutte le seguenti attività svolte nell’a.s.2016-2017: normativa, programmazione e demografia, conciliazione famiglia e lavoro, servizi per famiglie, gestione/organizzazione, famiglia e nuove tecnologie, distretto famiglia, pari opportunità tra uomini e donne, sport e famiglia, politiche giovanili, sussidiarietà orizzontale

 

↑2016.06.12 DDL-PAT PAT-DDL#126/XV Disegno di legge “Modificazioni della legge provinciale sulla scuola 2006” emendamento per rispettare il primato educativo della famiglia: [CzzC: concordo sulle premesse che richiamano la priorità educativa dei genitori fondata dall'art 26.3 della dichiarazione universale dei diritti umani. Concordo sulle direttive con cui il Consiglio impegna la Giunta

1) IPRASE sia coerente con le linee guida di indirizzo della Giunta e della Commissione permanente del Consiglio provinciale;

2) le iniziative scolastiche in materia avvengano solo previa adeguata informativa degli utenti e relativo coinvolgimento programmatico

3) diritto dell'utenza alla non partecipazione.

Auguro successo all'iniziativa consiliare per impegnare la giunta in materia, vincendo contro chi vi si opporrà avendo scritto in una delibera l'obiettivo di scardinare gli stereotipi di gender, sottinteso anche ricorrendo alla coercitività sulle famiglie che ancora preferissero i termini mamma e papà e si appellassero al suddetto Art.26.3.

 

↑2015.11.06 Estraggo e commento pag.17 del numero di novembre della rivista mensile della Cooperazione: tifa senza se e senza ma per l’OMSgender didattica, graffia i cristiani con illazione a crociate e nega l’esistenza dell’ideologia di gender. Anch’io diffido di toni e pregiudizi che vedono male anche dove ci sia solo una sana educazione contro il bullismo, per il rispetto delle opinioni e propensioni diverse anche in ambito sessuale, per le pari opportunità; ma sulla prolusione di Barbara userei opportuno discernimento auspicando che Coop-Sait sul prossimo# corregga le offese.

 

↑2015.10.08 [CzzC: chi è più orco? Se qualcuno del JJ College of Criminal Justice dicesse «i pedofili oggi possono raggiungere il loro scopo criminale più facilmente di ieri, non solo per la disponibilità di trappole new media, ma anche per una maggiore densità di bambini indifesi rispetto al passato, essendo cresciuta la densità delle famiglie disastrate che non possono dare loro la tutela, la sicurezza e l’educazione affettiva di cui abbisognerebbero» nessuno avrebbe da eccepire. Ebbene, questo era molto probabilmente il pensiero anche di don valvola, espresso male a causa della sua ingenua faciloneria. Ma se

- estendessimo il concetto di orco come colui che abusa non solo sessualmente degli innocenti ingenui,

e considerassimo che La7 fu azionata a sfruttare don valvola da qualcuno/i che l’ingenuità di don Gino ben conosceva, pur sapendolo non orco

ci potremmo chiedere: chi è più orco?

Considerando il pressing omosessista sul ddl PAT#2/2014, un’accurata a indagine potrebbe trovare significativa l’intersezione tra il suddetto insieme di qualcuno/i e l’insieme che cavalcò il caso della prof lesbica cui il Sacro Cuore di Trento lo scorso anno, assieme ad altri 30 td, non rinnovò il con tratto.]

 

↑2015.09.25 <bussolaq>: come l’assessore Sara Ferrari in PAT vorrebbe il gender nelle scuole in correlazione col Centro di Studi Interdisciplinari di Genere (Csg) Uni_TN, la cui coordinatrice, Barbara Poggio, si batte pro ddlPAT2014.02 omofobia.

 

↑2015.02.09 <PAT>: Colpo di scena per il ddl sull'omofobia: approvato l’emendamento #32 della minoranza; ddl rimandato all’estate, come da autunno fu rimandato a primavera. [CzzC: la ragione del contendere? A mio avviso il rispetto dell’Art.26.3 dei diritti umani che i tifosi dei magialeni hanno ostico]

 

↑2015.02.04 Riparte la discussione in aula PAT della legge: il VicePresidente del Consiglio Walter Viola interviene ricordando il dovere di rispettare il diritto delle famiglie ad essere informate sui programmi educativi applicati ai loro figli: “al Liceo classico “Prati”, si stanno facendo 6 ore e di ideologia gender senza nessuna informazione alle famiglie! Caro Presidente Rossi, lei che ha la competenza della scuola e ha sempre detto che ci vuole il coinvolgimento delle famiglie ... »

 

↑2014.10.05 AGGREDITE LE SENTINELLE IN PIEDI a Rovereto.TN: due feriti al pronto soccorso. [CzzC: da commenti sui posts de il Trentino: la violenza è normalmente figlia di maestri di odio, tra i quali potremmo annoverare anche chi sulla prima pagina de l'Adige insulta come incivili e barbari i trentini che non assecondano il disegno di legge PAT #2/2014 supportante bandi di spesa pubblica magistrale con esplicito obiettivo di scardinare gli stereotipi di padre maschio e madre femmina. Tra gli intentati a tale scardinamento]nelle scuole … continua qui con keys sinistraAnticattolica, sedicenti diritti civili branditi contro art.18, art.19, art.26.3 della nostra dichiarazione universale dei diritti umani]

 

↑2014.09.26 <W.Viola>: sta per scadere il termine (30/09) del bando spesato PAT col quale le scuole trentine possono presentare domanda per 4 percorsi formativi di educazione alla relazione di genere, che nella scuola primaria (6-11 anni) si propongono di “fornire agli/alle insegnanti un set di strumenti teorici ed educativi per lavorare in classe con bambini e bambine sullo scardinamento delle rappresentazioni stereotipate del maschile e del femminile, con particolare riferimento alla letteratura per l’infanzia e ai libri di testo”. [CzzC: già il termine scardinamento sarebbe indicatore della sottesa matrice ideologica che spero non sprechi denaro pubblico in onta all’Art.26.3 della dichiarazione universale dei diritti dell’uomo, come parve ai genitori che non mandarono a scuola i figli quando avrebbero dovuto subire analoghi scardinamenti spesati sul conto 10M€/Fornero] Il capogruppo PT Walter Viola interroga il presidente Rossi: come mai la Giunta e la maggioranza continuano ad affermare che nessuna iniziativa “unilaterale” verrà introdotta nelle nostre scuole mentre, a norma non ancora approvata, corre il suddetto bando di gara spesato dal bilancio provinciale: bando da ritirare? Se no, con quali criteri verranno selezionati i “formatori e le formatrici esperti in pedagogia della differenza” chiamati a condurre i laboratori con gli studenti come previsto dal bando? Infine Viola domanda se i responsabili degli istituti scolastici intendano chiedere il parere preventivo dei genitori degli alunni che frequentano i loro istituti

 

↑2014.09.18 Msg a Lorenzo Baratter firmatario PATT del disegno di legge PAT #2/2014: sono la tua maestra d’asilo nonché amica dei tuoi genitori assieme a mio marito CzzC: in vista della approvazione del disegno di legge #2 chiediamo a te e al tuo partito che il disegno non diventi legge senza esplicitare l’obbligo di subordinare alla approvazione dei genitori qualunque progetto educativo scolastico che contempli commesse di consulenza formativa in materie sensibili come quella in parola, il che, non tanto per questioni religiose (anche se mi piacesti quando ti udii affermare che siamo un partito di ispirazione cattolica, il Vescovo va ascoltato), ma nel rispetto dell’articolo Art.26.3 della dichiarazione universale dei diritti umani che recita «I genitori hanno diritto di priorità nella scelta di istruzione da impartire ai loro figli». Ti auguriamo buona Opera per il Bene comune.

Risposta da Baratter 22/09: stiamo cercando di lavorare proprio in questa direzione, anche in fase di trattative, tenendo conto della sensibilità di tutti

 

↑2014.09.05 <ProVita> L’analisi fatta dal Vescovo Bressan sul disegno di legge ha destato l’attenzione anche in coloro che si erano lasciati imbonire dalla logora teoria della lotta alla discriminazione. È mutato l’atteggiamento da parte dei centristi della maggioranza che ora prenderebbero le distanze dal disegno di legge. Baratter (PATT), firmatario della proposta di legge, afferma: “Siamo un partito di ispirazione cattolica. Il Vescovo va ascoltato”. Il PD pare ora isolato. Il presidente nazionale dell’Arcigay Flavio Romani perde le staffe attaccando duramente il Trentino, reo di mettere in scena “il solito rituale degradato della politica italiana ... perplessità ignobili nel merito oltre che fuori tempo massimo nel metodo ... argomenti più simili alla superstizione che alla fede, usati in maniera indecente da chi dei valori religiosi dovrebbe essere custode, entrando ancora una volta a gamba tesa nel dibattito istituzionale, sovvertendo il suo percorso democratico e facendosi spazio con l’arroganza e i ricatti”. Arcigay accusa altri di “arroganza e ricatti”? Senti chi parla.

 

↑2014.09.01 Ricevo invito a volantinare l’intervista dell’Arcivescovo assieme a questo volantino, il cui contenuto commento con domande all’autore: occorre discernere, cogliere anche il positivo dell’ideologia di genere, non usare espressioni omofobe per contrastare tentativi di ledere diritti umani e il principio di precauzione in difesa dei minori adottabili.

 

↑2014.08.28 Traggo da VT l'intervento dell'Arcivescovo Bressan sul DDL #2/2014/PAT contro l’omofobia e relativa gender didattica. Il diritto della libertà di coscienza è fondamentale e nessuno deve essere messo alla berlina per seguirla. Devo dire che in Oriente (e l’Asia rappresenta il 65% della popolazione mondiale)! si giudica che l’Occidente stia perdendo il senso delle proporzioni. Comunque, una grave lacuna nel progetto di legge è certamente l’assenza di una garanzia per la libertà di chi nella vita quotidiana, per motivi religiosi o filosofici, dissente dalle impostazioni proposte dalla legge. [CzzC: dalla guida una parola chiara e un forte sostegno al pilastro di tutte le libertà configurato dalla libertà di coscienza che implica quella di espressione, di educazione, di coniugazione, ... Sara Ferrari mugugnante? Per budget?]

 

↑2014.07.22 Sa tanto di montatura da omosessisti pro ddl PAT#2 il caso della professoressa che la scuola Sacro Cuore di Trento avrebbe discriminato proprio in quanto lesbica.

 

↑2014.05.03 Questotrentino <QT> stronca le Sentinelle in piedi, montando una dietrologia che le criminalizzi come omofobe, il tutto per portare acqua al mulino della legge Pat antiomofobia e pro relativa gender didattica