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ultima modifica il 27/01/2022 |
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Attenzione alle priorità anche nel sottoscrivere petizioni/appelli |
Correlati: efficientare P.A.; appelli; citizengo |
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Pagina senza pretese di esaustività o imparzialità: contrassegno miei commenti in grigio rispetto al testo attinto da altri. |
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Attenzione alle priorità, anche nel sottoscrivere petizioni/appelli verso la P.A., altrimenti potremmo fare il gioco di chi corre ad applicarsi sul meno utile ma più facile impegno x onde rinviare la fatica di affrontare il più utile ma più ostico y. |
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Da: CzzC Inviato: sabato
11 gennaio 2014 11:40 Onorevole Laura Cima (parlamentare), grazie dell’invito a firmare, ma anche tu converrai che urgono ben maggiori priorità legislative da scalare e forse dovremmo prima chiedere ai parlamentari (come ai magistrati parimenti pagati) che duplichino le ore di lavoro dedicate al mandato specifico e che si carburino per migliorare in efficienza ed efficacia. Altrimenti si accingerebbero troppo volentieri alla legge sul cognome, per fare meno fatica (procrastinando impegni più ostici ma ben più importanti per il bene comune). Non credi? Ciao. CzzC ----------------------------------------------------- Da: Laura Cima via Change.org [mailto:mail@change.org]
Inviato: venerdì 10 gennaio 2014 18:28 Ciao CzzC, C'è una nuova petizione su Change.org che crediamo possa interessarti: Chiediamo che la legge sul cognome materno venga messa immediatamente all'ordine del giorno in Parlamento Mi chiamo Laura e sono impegnata in politica da tutta la vita. Come parlamentare, alla fine degli anni ’80 e poi di nuovo nel 2000, ho presentato più volte alla Camera proposte di legge per il cognome materno ai figli. Sono più di trent’anni che si prova a dare una svolta a questa realtà culturale e profondamente patriarcale, e sempre senza successo.
In tutto questo tempo ho visto tante, troppe donne, magari abbandonate dal marito o dal compagno con i loro figli: tutti privati del diritto di scelta. Così come ho visto persone che semplicemente vogliono avere il diritto di decidere, mentre tutte le proposte di legge depositate non vengono prese in considerazione e restano chiuse nei cassetti del Parlamento.
Ora la Corte Europea dei Diritti dell’Uomo di Strasburgo condanna esplicitamente l’Italia perché non permettere di scegliere il cognome materno. Un risultato che è la conclusione di una coraggiosa battaglia giuridica cominciata nel lontano 2006 da una coppia italiana. Nella sentenza che avrà valore definitivo fra tre mesi, i giudici chiedono al nostro Paese di "adottare riforme" legislative o di altra natura per rimediare ai diritti violati.
Ecco perché chiediamo al Parlamento di legiferare finalmente e adottare quelle riforme che ci chiede Strasburgo. Il cognome maschile è uno degli ultimi baluardi di una società patriarcale che ormai non ha più senso.
Una legge sul cognome materno completerebbe la riforma del diritto di famiglia secondo le indicazioni europee. Ed è ormai tempo di agire. Subito.
Laura Cima
----------------------------------------------------------------------------------- 10 gennaio 2014 - Aggiornamento
Il Consiglio dei ministri ha dato il via libera alla bozza del disegno di legge per dare ai figli il cognome della madre. La nostra pressione è preziosissima: si è sentito il dovere di dare una risposta. Ma al momento si tratta solo del primo passo: l’iter parlamentare è lungo, e non dobbiamo smettere di lottare.
La petizione sta andando benissimo e abbiamo già superato 20mila adesioni. Continuiamo a raccogliere il maggior numero di firme possibile. Consegneremo il prima possibile al Parlamento le firme raccolte, ribadendo le nostre sacrosante richieste per una legge che contrasti uno degli ultimi baluardi di una società patriarcale che ormai non ha più senso. Questa email è stata inviata da Change.org a czzc@... Puoi modificare le impostazioni delle notifiche o annullare l'iscrizione dalle email di Change.org. |